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Implant Tribune Italian Edition

5Implant Tribune Italian Edition - Settembre 2014 News & Commenti sweden-martina.com Prama es el implante nacido de los principios de la técnica B.O.P.T. para simplificar también la implantoprótesis. La libertad de elección entre morfología endo-ósea cilíndrica o cónica y dos diferentes tratamientos de superficie hacen que la colocación quirúrgica sea sencilla y segura. El perfil de emergencia con geometría hiperbólica permite una verdadera continuidad entre el implante y el pilar;el tratamiento anódico permite un perfecto mimetismo con los tejidos blandos. Prama es el implante para lograr la excelencia protésica. Una prótesis sobre implantes tan estética como sobre dientes naturales. Es posible. Dr.IgnazioLoi Anche per gli articoli scientifici una valutazione in doppio cieco? Qual è il punto di forza degli artico- li scientifici? Il fatto che prima della pubblicazione vengano controllati da appositi “revisori”. Ma se il giudi- zio va più agli autori che al contenu- to, i risultati possono essere falsati. Per questo motivo il gruppo edito- riale della rivista Conservation Bio- logy ha pubblicato un articolo per considerare la possibilità di cambia- re il processo di revisione dei mano- scritti, inserendo una valutazione in doppio cieco. Tutti gli articoli scientifici conside- rati affidabili sono sottoposti a peer review, ovvero sono controllati a li- vello scientifico e metodologico da persone esperte e qualificate. Un si- stema che in teoria funzionerebbe, ma non sono pochi i ricercatori che lamentano un giudizio aprioristico, basato più sul curriculum dell’au- tore che non per il valore del mano- scritto inviato per la pubblicazione. Si tratta di una limitazione che mina l’efficacia di tutto il processo e, per questo, alcune riviste hanno scelto di sperimentare una nuova strategia: tenere nascosta ai reviso- ri l’identità degli autori (blinding reviewers). L’idea piace a molti ri- cercatori e secondo Mark Burgman, editor in chief della rivista, trova un «sostegno schiacciante» nel mondo scientifico. Uno degli obiettivi del doppio cieco (doppio, perché anche gli autori non conoscono i revisori) è anche combattere la discriminazio- ne delle donne durante la revisione, oggi ancora elevata. «A parità di cur- riculum», spiega Emily Tesoro, ricer- catrice presso l’University of North Carolina, «gli uomini sono sempre avvantaggiati». Il metodo non è completamente nuovo, dal momento che dal giugno 2013 Nature Geoscience e Nature Cli- mate Change lasciano la possibilità agli autori di scegliere il doppio cieco al momento della sottomissione del lavoro. I dati disponibili di fine di- cembre 2013, però, non sono così ot- timistici: solo il 15% e il 22% dei ma- noscritti inviati alle due riviste per la validazione ha realmente utilizzato il sistema. Inoltre, l’applicazione pratica non è così immediata. «Nel mondo della scienza c’è una preoc- cupazione diffusa nei confronti dei revisori», sostiene Philip Campbell, editor in chief di Nature, che precisa come sia troppo presto per capire se questo tipo di processo di revisione pos- sa migliorare il sistema. Infatti va considerato che nelle aree più specialisti- che non c’è modo di garantire al 100% l’anonimato, essendoci meno persone esperte in quel settore. Intuire l’autore dello studio equivale a rendere vano il tentativo di revisione. Al momento Nature non ha richiesto l’obbligatorie- tà del metodo, ma «potrebbe rendere il processo di revisione più scientifico, grazie alla rimozione di possibili elementi di discriminazione», ha affermato Alastair Brown editor di Nature. Fonte: Galileo – giornale di scienza

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