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Implant Tribune Italian Edition

11Implant Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Siamo presenti a: Verona, Milano, Roma e Catania www.sirona.it Tel. 045/82.81.811 ORTHOPHOS XG 3D. Ideale per il lavoro quotidiano dello studio dentistico, l’apparecchio ibrido universale ORTHOPHOS XG 3D unisce i vantaggi dell’imaging 2D e 3D. Con un volume cilindrico del diametro e dell‘altezza pari a 8 cm, ORTHOPHOS XG 3D è indispensabile per ogni esigenza diagnostica dello studio dentistico: una scansione è sufficiente per rilevare le intere arcate dentali del paziente. Sarà una buona giornata. Con Sirona. QUALITÀ HD. < pagina 10 Al fine di creare uniformità di proto- collo i pazienti in oggetto possedeva- no necessariamente i seguenti requi- siti di base: – età compresa tra i 30 e i 50 anni; – buone condizioni di salute genera- le (assenza di patologie sistemiche scompensate), – non fumatori; – edentulismo intercalare; - processo alveolare residuo nell’a- rea edentula sufficiente all’inseri- mento di un impianto di lunghez- za non inferiore ai 10,0 mm e di larghezza non inferiore ai 4,0 mm; – assenza di necessità di chirurgia rigenerativa. Al fine di uniformare le procedure chirurgiche si è optato per le seguenti comuni caratteristiche: – utilizzo di impianti sommersi con superficieottenutapersottrazione; – dimensioni implantari non < 10,0 mm di lunghezza e non < 4,0 mm di diametro; – assenza di impiego di materiali da innesto; – densità ossea compresa tra i valo- ri 2 e 4 secondo la Classificazione di Misch; – posizionamento implantare li- mitato alle aree edentule con esclusione delle aree incisali e di- stali ai sesti; – posizionamento di impianti me- diante lembo chirurgico “a tutto spessore”; Ipazientiselezionatiperlaricercasono stati quindi divisi in 3 gruppi da 10 cia- scuno, secondo il seguente criterio. – GRUPPO 1: 10 pazienti sottoposti a riabilitazione implanto-protesica mediante esclusivo utilizzo di frese tradizionali montate su ma- nipolo, con frese dedicate al corri- spondente sistema implantare. – GRUPPO 2: 10 pazienti sottoposti a tecnica implantare con prepara- zione del sito realizzata esclusiva- mente con inserti piezoelettrici. – GRUPPO 3: 10 pazienti sottoposti a preparazione iniziale del sito im- plantare con inserti piezoelettrici, mentre la fase terminale di prepa- razione dello stesso sito chirurgico è statacompletataconlefresededicate della relativa sistematica implantare (tecnicapropostadagliautoriesotto- postaallaverificadiquestostudio). Su ogni paziente trattato sono stati prelevati in fase chirurgica – previo specifico consenso informato – cam- pioni di tessuto osseo nella sede cor- rispondente all’area di preparazione del sito implantare con le tre diffe- renti metodiche sopradescritte, al fine di comparare istologicamente fra le diverse metodiche di prepara- zione l’entità del danno tissutale os- seo creato. Tutti i pazienti trattati sono stati sot- toposti a terapia antibiotica come di seguito: amoxicillina + acido clavu- lanico compresse da 1 gr; 1 cpr ogni 8 h (3 cpr/die) per 6 giorni. Inizio terapia per os, 1 giorno prima della seduta operatoria. A tutti i pazienti sono stati inoltre pre- scritti sciacqui post-chirurgici gior- nalieri con clorexidina gluconato allo 0,2%, fino alla rimozione della sutura chirurgica. Tutti i pazienti sono stati suturati con sutura Ethicon in Vicryl Plus 4.0®, filo intrecciato riassorbibile rivestito di Triclosan al fine di eserci- tare un ulteriore controllo sul rischio infettivo del sito chirurgico. Seguendo i suddetti parametri sono stati quindi posizionati nel complesso 64 impianti, di cui 28 nel mascellare inferioree36nelmascellaresuperiore. Il follow-up post-chirurgico a 36 mesi, inoltre, prevedeva i seguenti passaggi: – 1 RX endorale di controllo ogni mese circa; – 1RXendoraleinsedediscopertura; – 1 RX endorale al termine della pro- tesizzazione definitiva; – 1 RX endorale ogni 6 mesi dalla protesizzazione definitiva. Per quanto concerne la protesizzazio- ne si è optato per i seguenti criteri: – tempistica protesica tradizionale (3 mesi di attesa per gli impianti posizionati in mandibola e 6 mesi per gli impianti posizionati in ma- scella); – rilievo del valore di ISQ tramite Ostell® confrontato con quello rile- vatoalterminedellafasechirurgica; – protesizzazione con perno monco- ne provvisorio e corona in resina provvisoria avvitata; – ridottaintercuspidazionedegliele- menti diatorici. Dopo un adeguato periodo di carico e di verifica clinica e funzionale (me- diamente 3 mesi) si è proceduto alla protesizzazione definitiva, sempre previaverificadelvalorediISQ,trami- tepernomonconeintitaniodefinitivo serrato con chiave dinamometrica secondo le indicazioni della casa im- plantare e cementazione della corona in metallo-ceramica con cemento Im- plaCem Precision (Dentalica). Di seguito sono sinteticamente de- scritte le fasi seguite per la prepara- zione dei siti implantari con tecnica mista utilizzata in questa ricerca. Tecnica mista di preparazione iniziale del sito implantare mediante inserti piezoelettrici Unavoltaeseguitounadeguatolembo a tutto spessore, al fine di scheletriz- zare l’area edentula, la tecnica di pre- parazione iniziale del sito implantare mediante inserti piezoelettrici preve- de i seguenti 3 passaggi intra-chirurgi- ci fondamentali. > pagina 12 Pratica & Clinica

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