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Lab Tribune Italian Edition

9Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Teknoscienza << pagina 8 Fase operativa Una volta rimosso il perno (Fig. 5) prima di iniziare la fase ricostruttiva del moncone viene rilevata un’impronta al fine di poter eseguire una ceratura diagnostica. Arrivano in laboratorio le impronte in alginato del pa- ziente dopo aver tolto la corona in ceramica e il perno e, contemporaneamente, le foto con la corona ancora nel cavo orale e la pre- scrizione del clinico con segnalate le criticità del paziente rispetto la sua corona e quello che lui vorrebbe migliorare (forma-colore) (Fig. 6). Dopo aver valutato con il clinico e il paziente le rispettive richieste, procedo ad una ceratura d’analisi con una cera specifica idonea per questo, con la possibilità di poter essere anche provata direttamente in bocca (Fig. 7). A questo punto vengono mandati in studio i modelli con la ceratura dove viene provata direttamente nel cavo orale e si faranno le verifiche del caso; se necessario eseguiamo le modifiche direttamente in studio (Fig. 8). Una volta verificata e accettata la ceratura, i modelli ritornano in laboratorio, dove si ri- controlla che il laterale in cera arrivi integro in tutte le sue parti (Figg. 9, 10). Una volta ri- posizionato il dente sul modello, eseguo delle mascherine in silicone palatale, vestibolare e sezionali, che riprodurranno esattamente la forma e i volumi del dente modellato e servi- ranno al clinico per il rifacimento del perno radicolare e a me per eseguire perfettamente il dente come è stato fatto e provato, aiutan- domi anche nella stratificazione e dare de- gli spessori idonei alla cappetta in disilicato (Figg. 11-14). Dopo aver isolato il campo con la diga di gomma (Fig. 15) grazie all’utilizzo del microscopio operativo (Fig. 16) viene prepa- rato il canale con utilizzo di strumenti ultra- sonici (Fig. 17) per permettere una migliore detersione del canale e aumentare le poten- zialità adesive della ricostruzione post-endo- dontica (Fig. 18). Per la ricostruzione post-endodontica è sta- ta utilizzata una tecnica adesiva utilizzando un perno in fibra di vetro (Fig. 19). L’utilizzo della mascherina guida in silicone, prepara- ta sulla base cera diagnostica, permetterà di eseguire una preparazione del moncone nel rispetto degli spazi ideali-corretti per la ce- ramica (Figg. 20, 21). Anche in questo caso, l’utilizzo del microscopio operativo duran- te la preparazione (Fig. 22) e la rifinitura del moncone eseguita con strumenti ultrasoni- ci (Fig. 23) ci consentirà di risparmiare il più possibile la struttura dentale residua e allo stesso tempo alzare e migliorare il livello di precisione, indispensabile per la buona riu- scita del risultato finale. L’impronta di precisione è stata eseguita con la tecnica del doppio filo utilizzando un polie- tere a doppia viscosità e inviata al laboratorio per la fase tecnica. Successivamente è stato allestito un elemento provvisorio, ribasato in bocca con resina acrilica, dopo aver preparato il perno e passata la fase di condizionamento dei tessuti con un provvisorio eseguito sulle indicazioni della ceratura. Arriva in laborato- rio l’impronta definitiva, e dopo averla con- trollata, pulita e disinfettata, eseguo il model- lo di lavoro (Figg. 24, 25) su cui viene costruita la cappetta in disilicato. La struttura (cappet- ta) viene provata in bocca per controllare il livello di precisione. Livello precisione verifi- cato non solo con l’utilizzo di pasta rilevatrice ma anche attraverso una visione diretta con il microscopio a 16X (Figg. 26, 27). Dopo aver provato la cappetta in disilicato nel cavo ora- le e avuto la conferma della sua precisione da parte del clinico, comincio la stratificazione aiutandomi con le mascherine in silicone (Fig. 28). Alla fine delle stratificazioni e cotture, comin- cio la fase della rifinitura durante la quale, con l’aiuto di polvere aurea, controllo la forma del dente che sto eseguendo (Fig. 29). Dopo la rifinitura e lucidatura, l’elemento appena eseguito viene consegnato allo studio e viene provato. Se tutto risulta corretto e preciso si procede alla cementazione (Fig. 30, 31). Una volta controllato il risultato estetico-funzio- nale e soddisfatte le aspettative del paziente, l’elemento protesico metal-free viene cemen- tato con un cemento resinoso di ultima gene- razione (Fig. 32). Conclusioni La difficoltà di questo caso clinico che ha aperto un ventaglio di opzioni terapeutiche, rappresenta molto spesso l’aspetto più im- pegnativo nella pratica clinica. L’utilizzo di tecniche mini-invasive, la possibilità di ope- rare ad alto ingrandimento in tutte le fasi cliniche e un team approach affiatato ha consentito la risoluzione del caso, andando incontro alle aspettative del paziente. Fig. 17 - Preparazione del canale con strumenti ultrasonici utilizzando microscopio operativo 16X. Fig. 21 - Utilizzo della mascherina guida per la preparazione. Visione laterale. Fig. 25 - Modello di lavoro. Fig. 29 - Verifica forma con vernice aurea. Fig. 30 - Particolare della corona in ceramica e della ceratura. Fig. 31 - Particolare dell’elemento 12 terminato. Fig. 32 - Risultato estetico finale. Fig. 26 - Prova cappetta struttura. Fig. 27 - Controllo livello di precisione sotto ingrandimento 16X. Fig. 28 - Stratificazione cappetta con l’aiuto della mascherina in silicone. Fig. 22 - Preparazione del moncone con utilizzo del microscopio operativo a 16X. Fig. 23 - Rifinitura con strumenti ultrasonici e sotto alto ingrandimento 16X. Fig. 24 - Preparazione modello di lavoro. Fig. 18 - Aspetto del moncone prima della ricostruzione post-endodontica a 16 ingrandimenti. Fig. 19 - Ricostruzione post-endodontica con utilizzo di perno in fibra di vetro. Fig. 20 - Utilizzo della mascherina guida per la preparazione. Visione frontale.

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