Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

9Dental Tribune Italian Edition - Settembre 2014 Gestione dello Studio Wisil Latoor laboratorio dentale PROTESI SCHELETRATA ORTODONZIA INVISIBILE PROTESI IN NYLON NANOTECNOLOGIA PER CERAMICA SISTEMI CAD-CAM Paolo Pasquini Responsabile Reparto Scheletrica reparto.scheletrica@wisillatoor.it Roberto D’Ambrosio Responsabile Reparto Protesi Fissa reparto.fissa@wisillatoor.it Daniela Pavesi Responsabile Reparto Ortodonzia reparto.ortodonzia@wisillatoor.it Maurizio Consentino Responsabile Reparto Protesi Mobile reparto.mobile@wisillatoor.it Viale Abruzzi 34 20131 Milano www.wisillatoor.itC O N T A T T A C I 02 29404192 Wisil - Vitallium WISIL LATOOR è il laboratorio dentale specializzato in: WISIL LATOORWiWISIL LATOORWiWISIL LATOORsil LatoorWISIL LATOORsil LatoorWISIL LATOOR È arrivato il Jobs Act (la nuova legge sul lavoro) Ma sarà vera riforma? Il mese di maggio appena trascorso potrà es- sere ricordato come una fase delle conferme politiche di Renzi. Oltre all’importante vittoria elettorale ottenuta il 20 maggio, con la legge di conversione n. 78 del decreto legge n. 34/2014 (a sua volta entrato in vigore il 21 marzo) il pre- mier è riuscito infatti a consegnare agli italiani la prima importante riforma fortemente volu- ta nei primi cento giorni di governo: quella del mercato del lavoro, più nota in gergo renziano come “Jobs Act”. Personalmente, come tecnico, ho vissuto malissimo l’approccio legislativo manifestatosi in questa materia. Probabilmente per immobilismo parlamentare, l’Italia si trova perennemente in emergenza sul mercato del la- voro, attivando addirittura il decreto legge d’ur- genza, senza più passare ai “soliti” decreti legi- slativi (tra i più noti il n. 66/2003, il n. 196/2003, il n. 276/2003 e il n. 81/2008). Segno che i nostri politici hanno cose più importanti sui cui discu- tere rispetto al lavoro degli italiani. Quindi porte aperte al Governo. Nel passaggio di conversione dal decreto alla legge si è potuto assistere a vari assestamenti. Tra quelli che più possono interessare gli studi professionali, ci- tiamo il contratto di lavoro subordinato a tem- po determinato, l’apprendistato e le semplifi- cazioni in materia di DURC. Riprendendo un passaggio, che fu già introdotto dal precedente Ministro Fornero, si consolida finalmente l’eli- minazione della causale per i contratti a tempo determinato. Dunque con la soppressione del comma 1 bis dell’art. 1 del decreto legislativo n. 368/2001, gli studi che vorranno assumere per un tempo determinato (max 36 mesi) po- tranno evitare di indicare le ragioni tecniche, produttive e organizzative, utilizzando un con- tratto a tempo determinato ai sensi della legge n. 78/2014, ed evitando quindi l’impugnazione a scadenza di quelle lettere di assunzione for- mulate con troppa genericità sui motivi della stipula, per trasformarle poi in contratti a tem- po indeterminato con sentenza del giudice. In questo tipo di contratto, la proroga, prima prevista per una sola volta, passa a 5, nell’arco di 36 mesi (il decreto legge 34 ne prevedeva ad- dirittura 8!). Unico punto che dimostra ancora una volta la “sudditanza” al potere sindacale: il limited’impiegodel20%deilavoratoriatempo determinato rispetto a quelli a tempo indeter- minato. In un paese dove i professionisti, come ogni altro imprenditore, hanno paura ad assu- mere, è un vincolo che minaccia di diventare un altro elemento di freno a nuove assunzioni. Su questo limite la norma prevede comunque una delega ai CCNL (che potrà pertanto essere ampliato o ristretto). Per ciò che attiene l’ap- prendistato, trascorso il periodo in attesa che il decreto legge divenisse legge, allorché sembra- va venir meno l’obbligo di formazione esterna demandato alle Regioni e quello di definire una percentuale, il Ministro Poletti ha fatto marcia indietro ridemandando gli obblighi formativi alle Regioni e fissando al 20% (1 apprendista su 5) l’obbligo di stabilizzazione e dunque di con- ferma. Rimane quindi positivo l’intento del Governo di aver semplificato, in modo sostan- ziale, l’utilizzo di questo contratto, riducendo ai minimi termini gli adempimenti in fase assuntiva e abrogando la stesura del piano for- mativo individuale con contenuto dettagliato da allegare alla lettera di assunzione. Nelle intenzioni del Governo c’è quella di ri- durre l’impatto in termini di costi e tempi in capo ai soggetti interessati (studio professiona- le, INPS e INAIL), il cosiddetto DURC (documen- to unico di regolarità contributiva) dunque dovrebbe snellirsi con la procedura telematica di richiesta (da parte di chi ne abbia interesse), con validità pari a 120 giorni, a prescindere del- la tipologia della richiesta effettuata. Trattare nel dettaglio in questo spazio un argo- mento così articolato può ingenerare incom- prensioni. Sarà mia cura pertanto tornare in fu- turo sui singoli argomenti, tenendo anche conto dei quesiti che nel frattempo possano essere sollevati, magari quando si approfondirà il tema del bonus da 80 euro (altro argomento caro a Renzi) o delle onerosissime sanzioni per chi non rispetta i limiti percentuali citati poc’anzi. Massimiliano Gerardi, Consulente del lavoro, m.gerardi@emme5.it

Sito