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Dental Tribune Italian Edition

6 Dental Tribune Italian Edition - Giugno 2014 www.dtstudyclub.it Le lesioni parodontali che necessitano di correzione chirurgica possono coinvolgere sia il parodonto profondo che il parodonto superficiale. I difetti ossei possono essere considerati la sequela anatomica dell’infezione parodontale deostruente, intendendo il riassorbimento osseo come meccanismo di difesa. Le tecniche rigenerative si sono dimostrate efficaci nella ricostruzione dei difetti infraossei, dove la conoscenza della corretta procedura di gestione dei tessuti molli consente di ottenere un risultato predicibile. Incisione, debridement del difetto, uso di biomateriali e sutura rappresentano la corretta sequenza operatoria. La gestione dei tessuti molli in chirurgia parodontale e mucogengivale Dr. Daniele Cardaropoli WEBINAR REGISTRATO CORSO GRATUITO HOME CORSI ONLINE EVENTSCORSI ONLINE Parodontologia CORSO SPONSORIZZATO DA CO R S I | D I S C U S S I O N I | B LO G | G U I DA Economia Odontoiatrica Dall’Analisi UNIDI di Roberto Rosso (Key-Stone) due dati emergenti Export molto bene, mercato interno ancora in salita Nel presentare, sabato 24 maggio durante gli Amici di Brugg (Rimini), l’“Analisi di settore” Key-Stone alla stampa e agli “addetti ai lavori” per conto dell’UNIDI, Roberto Rosso ha sottolineato come l’andamento del comparto dentale, rispecchi in parte l’andamento dell’economia nazionale. Ossia se un migliora- mento c’è non è in senso assoluto, trattandosi di quello che Rosso de- finisce in realtà «Un rallentamento della decrescita, ossia lo stesso che ha provocato il passaggio da “nega- tivo” a “stabile” del dentale italiano nel giudizio emesso dall’Agenzia di rating Fitch». Sottolineato l’exploit della produzione di dispositivi me- dici, che vede l’Italia rappresentare uno dei maggiori poli mondiali di fabbricazione, richiamato lo sfon- damento del tetto di 740 milioni di fatturato nella produzione, Rosso si concentra sul trend globale della produzione negli ultimi dieci anni, grazie al quale si è registrata una crescita complessiva del 39%, pari a un trend composto del 3,8 all’anno. Mettendolo a confronto con la produzione complessiva del paese, rimasta ai livelli di 17 anni fa, non si può non constatare la crescita ab- norme del comparto dentale. A dare corpo alle cifre, c’è il boom dell’export, che nell’ultimo decen- nio ha registrato una crescita com- plessiva del 63%, con un trend com- posto del 5,6 all’anno. Anche in quelli che Rosso definisce “gli anni più bui della crisi inter- nazionale”, in particolare il 2009, osserva che l’export non era au- mentato (ma neanche regredito) per riprendere a crescere l’anno dopo: segno concreto delle capacità di reazione del sistema industriale italiano, giudicato di nicchia e com- posto principalmente da piccole e medie industrie. Se all’esterno il “Made in Italy” mo- stra la sua voglia di conquistare nuove posizioni, sul fronte inter- no il settore rimane stabilmente a 1,1 miliardi, con un calo nel 2013 dell’1,4. Rosso fa una distinzione a questo punto tra consumi e inve- stimenti: i primi, pur non avendo mai subito un crollo, sono anda- ti in crisi solo nel 2012 sino a fine anno scorso, mentre si segnala un nuovo impulso negli investimenti, dovuto più che altro all’obsolescen- za delle attrezzature. Rosso sottoli- nea, tuttavia, il balzo della seconda parte del 2013, che ha chiuso con lo 0,7% in più. Particolarmente interes- sante il fenomeno della con- centrazione rilevato dall’A- nalisi: poco più del 25% dei dentisti (ossia un quarto di tutta la popolazione profes- sionale odontoiatrica) trat- ta infatti oltre il 60% dei pazienti assorbendo circa il 70% dei consumi: cifre spie- gate secondo Rosso, anche dallo sviluppo delle catene odontoiatriche che sembra- no molto in auge. Colpisce un’osservazione dell’Ana- lisi, secondo la quale, dice Rosso: «L’intero settore po- trebbe evolvere grazie alla capacità e volontà dei den- tisti di sostenere e generare domanda». Si tratterebbe quindi di una crisi non tanto nella richiesta da parte dei pazienti, ma nella volon- tà e capacità dei dentisti: in pratica uno spostamento di attenzione dal paziente al curante. Se il fatturato nel settore è stabile, come affer- mano i dati ministeriali, il ricavo medio di ogni singolo studio è in diminuzione per via di una pletora che per ora sembra inarrestabile. A commento dell’Analisi è interve- nuto, in chiusura di presentazione, Gianfranco Prada, il presidente ANDI, confermando che i dati for- niti dall’Analisi non erano poi tan- to divergenti da quelli dell’ANDI. DT