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Dental Tribune Italian Edition

4 Dental Tribune Italian Edition - Giugno 2014Attualità tra soci nelle società tra professioni- sti e la pubblicità sanitaria. Potranno comunque esser chiariti nei regola- menti attuativi verso i quali, come ANDI, abbiamo fornito alla CAO e le nostre indicazioni alla componente medica nella FNOCMeO». «Abbiamo ripetutamente sottolineato carenze nel testo finale – osserva infine Pier- luigi Delogu, presidente dell’AIO – ad esempio sull’obbligo del professioni- sta di assicurarsi che si rifà a una leg- ge da applicare nella pratica. Oltre ai regolamenti è mancata una norma che obblighi assicurazioni a coprire i professionisti, conditio sine qua non perché possa essere responsabile di alcunché. AIO chiede di individua- re direttori sanitari iscritti all’al- bo nelle società operanti in ambiti odontoiatrici. Ciò non è stato fatto né agli odontoiatri (è stata data una gran possibilità di contraddittorio) né c’era un diritto di voto dei pre- sidenti CAO sul Codice. Ciò detto, è fuor di dubbio secondo AIO che il Co- dice Deontologico, dove sono scritte le regole della professione, abbia un ruolo chiave nel definire i compiti e la figura del medico e odontoiatra. Per noi deve essere uno strumento chiaro che lasci pochissimo spazio alle interpretazioni, essere quindi di sola consultazione. Auspichiamo venga portato alla co- noscenza dei cittadini per metterli al corrente di quale sia il comporta- mento deontologicamente corretto. Al di là dell’analisi e degli elementi di criticità del testo, il nuovo Codice sarà il Codice anche con la formalità del voto degli odontoiatri». 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TUTTO PER L’IMPLANTOLOGIA EVOLUTA IN UN’UNICA AZIENDA ITALIANA: Patented MadeinItaly POTENZIA IL TUO STUDIO CON KM ZERO << pagina 3 Anche i comportamenti di omessa vi- gilanzasarannosanzionati.Digrande importanza è l’articolo secondo cui il medico deve essere in possesso dei titoli previsti dall’ordinamento per l’esercizio della professione ed esse- re adeguatamente supportato per le competenze relative a entrambe le professioni (medica e odontoiatri- ca). I temi delle società commerciali e della pubblicità dell’informazione sanitaria hanno trovato regolamen- tazione adeguata alle nuove regole anche giuridiche che riguardano aspetti particolarmente delicati per gli odontoiatri che operano principal- mente in ambito libero professionale. Nessun arroccamento conservatore, storicamente superato, ma coniuga- re principi tradizionali dell’esercizio professionale con nuove istanze. Il nuovo Codice Deontologico, che sarà completato con alcune specifi- che linee d’indirizzo comportamen- tale e con il giuramento professionale è pronto per confrontarsi con le pro- blematiche sulla tutela della salute, costituirà un punto di riferimento fondamentale per orientarsi in modo correttosuquestionichecoinvolgono la coscienza e l’etica medica nel rap- porto antichissimo e sempre nuovo con i cittadini pazienti. «Il Nuovo Codice di Deontologia Me- dica – osserva a sua volta il presidente dell’ANDI, Gianfranco Prada – con- tiene alcune novità importanti per l’odontoiatra e raccoglie molte delle indicazioni formulate da ANDI le scorse settimane al FNOMCeO e CAO nazionale. È uno strumento utile per la professione, contiene chiarimenti e positività che rendano l'esercizio del- la professione più trasparente. Tra le positività la norma verso il pre- stanomismo,conilrafforzamentode- gli obblighi per prevenire il favoreg- giamento dell’esercizio abusivo della professione e l’obbligo per il direttore sanitario di rendere la propria opera all’interno della struttura in modo continuativo impedendo a un iscritto di seguire più strutture sanitarie. Su altri punti avremmo voluto una ste- sura più precisa: si potevano definir meglio gli aspetti legati all’aggiorna- mento professionale, dare maggio- ri riconoscimenti e agevolazioni ai colleghi che si aggiornano, definire meglio alcuni aspetti del rapporto Foto per gentile concessione di Torino Medica. Foto per gentile concessione di Torino Medica. << pagina 1 Roberto Callioni, past President ANDI, nella sua veste di vicepresi- dente della Confprofessioni e Ma- ria Maggiani, influente consigliera UNIDI. La loro stessa presenza ha dato ovviamente anche la misura dell’importanza della chiamata. Le- onardi ha confermato infatti che il Decreto ministeriale che consolide- rà giuridicamente figura e funzio- ni delle cosiddette ASO, licenziato dalla Commissione Salute, si trova ora sul tavolo di cinque Ministeri. E secondo le sue assicurazioni potreb- be arrivare nella sua forma definiti- va, in “tempi brevi”. «In pratica già quest’estate», commenta la Girardi. Si può quindi senza enfasi afferma- re che il Decreto rappresenterà una svolta epocale, un punto di arrivo (ma anche di partenza) fondamen- tale nella storia delle assistenti alla poltrona? «Per noi è stata una causa nobile avere un profilo professiona- le legato a un protocollo formativo. Aspettavamo questo momento da più di vent’anni – dice con un sospi- ro la presidente AIASO – anche se sono “solo” tre anni che discutiamo del problema. Sono orgogliosa di aver preso parte alla scrittura del Decreto, illustrando al tavolo tecni- co le problematiche ed esigenze del- la categoria». «Abbiamo creato un percorso for- mativo per i giovani – continua Gi- rardi – perché possano entrare nel lavoro con una formazione speci- fica». E come vede la “controparte” questo provvedimento? «Come per tutti gli inizi ci può essere qualche apprensione. Nessuno di chi già la- vora comunque perderà il posto o avrà grosse difficoltà per accreditar- si a questo profilo: ho la parola del dottor Leonardi». Un’ultima curio- sità: numericamente quante sono le assistenti di studio odontoiatrico? «Secondo le ultime rilevazioni, oltre 90 mila». Dental