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Dental Tribune Italian Edition

9Endo Tribune Italian Edition - Giugno 2014 Clinica & Pratica << pagina 8 Abbiamo preferito gli strumenti S1 e S2 per la loro capacità di lavorare con- tro la parete canalare, il che è molto utile nei casi di sezioni ovali, dove è di fondamentale importanza pulire tutti gli aspetti degli spazi radicolari. Per il terzo apicale abbiamo scelto lo strumento GTX, in quanto il canale era molto stretto e volevamo elimi- nare la possibilità di trasporto del fo- rame apicale. Sono stati otturati sia il canale artificiale sia quello reale con compattazione verticale a caldo della guttaperca e sigillante a base di MTA (FillApex, Angelus, Brazil). Sulla ra- diografia post-operatoria, la prepara- zioni e l’otturazione sembrano corte, ma questa era la lettura che abbiamo ripetutamente ottenuto mediante il nostro localizzatore d’apice (RayPex5, VDW, Germania) (Fig. 7). Dopo il completamento del ritrat- tamento endodontico, il build-up pre-endodontico è stato lasciato in situ e l’accesso endodontico è stato nuovamente restaurato con SDR, creando un moncone, su cui è stata eseguita una preparazione onlay con frese diamantate (Mani Inc.) (Figg. 8, 9). I margini di smalto sono stati esposti e i prismi di smalto non sup- portato sono stati rimossi con punte diamantate a grana fine. La struttura dentale residua è stata preparata per creare un butt-joint nei margini del restauro. Gli angoli interni sono sta- to arrotondati e le pareti fornivano un percorso di divergenza da 5- a 15- gradi. Le preparazioni dei box pros- simali sono state estese al composito esistente, dal momento che erano localizzate nella dentina. Le dimen- sioni della preparazione fornivano almeno 2 mm di spazio interocclu- sale, il che è stato verificato sull’im- pronta. È stata rilevata un’impronta in silicone condensabile (Fig. 10). È stato realizzato un restauro provvi- sorio individuale con tecnica diretta e cementato in modo provvisorio con un cemento privo di eugenolo (Temp- Bond NE) (Fig. 11). L’aspetto di adattamento del restauro è stato sab- biato dall’odontotecnico. Al secondo appuntamento dopo la valutazione del restauro preparato, la rimozio- ne del provvisorio e la pulizia della preparazione, sono stati valutati l’e- stetica e l’adattamento dell’onlay. È stata applicata la diga di gomma e la preparazione è stata pulita con aceto- ne, mordenzata con acido fosforico al 37%per15secondi,sciacquataeasciu- gata. Anche l’aspetto di adattamento del restauro è stato pulito con aceto- ne prima della cementazione. Sulle pareti della preparazione è stato ap- plicato un cemento composito auto- adesivo a doppia polimerizzazione (SmartCem2, DENTSPLY) e il restauro è stato applicato con una pressione salda fino al completo posiziona- mento. Il cemento in eccesso è stato rimosso con un explorer, un bisturi #12 e filo interdentale nell’area inter- prossimale dopo la polimerizzazione per5secondichehaportatoilcemen- to alla fase “gommosa” (Figg. 12, 13). Il restauro è stato ricoperto con glice- rina e infine polimerizzato per 60 secondi da ciascun lato (Figg. 14, 15). >> pagina 10 Fig. 10 Fig. 11