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Dental Tribune Italian Edition

7Endo Tribune Italian Edition - Giugno 2014 Clinica & Pratica 1. Schilder H. Cleaning and shaping the root canal. Dent Clin North Am. 1974;18:269-296. 2. Walia HM, Brantley WA, Gerstein H. An initial investigation of the bending and tor- sional properties of Nitinol root canal files. J Endod. 1988;14:346-351. 3. Bryant ST, Dummer PM, Pitoni C, et al. Shaping ability of .04 and .06 taper ProFile rotary nickel-titanium instruments in simulated root canals. Int Endod J. 1999;32:155- 164. 4. Machtou P, Ruddle CJ. Advancements in the design of endodontic instruments for root canal preparation. Alpha Omegan. 2004;97:8-15. 5. Ruddle CJ. The ProTaper endodontic system: geometries, features, and guidelines for use. Dent Today. 2001;20:60-67. 6. Gutmann JL, Gao Y. Alteration in the inherent metallic and surface properties of ni- ckel-titanium root canal instruments to enhance performance, durability and safety: a focused review. Int Endod J. 2012;45:113-128. 7. 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Use of Nickel-Titanium PathFile to create the glide path: comparison with manual preflaring in simulated root canals. J Endod. 2009;35:408-12. bibliografia << pagina 6 Per fare un esempio, il ProTaper Next X1 nel tratto D1-D3 ha una se- zione e un centro di rotazione sim- metrici per rimanere ben centrato all’interno del canale nella porzio- ne apicale; successivamente da D4 a D16 ha una sezione e un centro di rotazione asimmetrici. Per quanto poi riguarda le sue conicità, dopo un’iniziale conicità di .04, da D1 a D11 ha 10 conicità crescenti men- tre da D12 a D16 ha conicità de- crescenti, per garantire maggiore flessibilità allo strumento e mino- re asportazione di dentina. I ProTaper Next si usano a 300 giri e massimo torque dopo aver ottenuto un sicuro glide path, utilizzando un movimento di “brushing” in uscita. Anche in questo caso stiamo par- lando di un intero “sistema”, in quanto sono disponibili nelle va- rie misure i corrispondenti coni di carta, i coni di guttaperca e i nuovi Thermafil con il “core” in gutta- perca, chiamati GuttaCore. Sequenza operativa Una volta eseguita una corretta cavità d’accesso e ottenuto l’ac- cesso rettilineo al terzo apicale del canale, con l’eliminazione delle eventuali interferenze coronali, si introduce una lima del calibro 10 portandola delicatamente alla lun- ghezza di lavoro. Una volta che tale lima è libera di muoversi a quella lunghezza, si allarga il sentiero di percorribilità con gli appositi stru- menti rotanti PathFile (Dentsply Maillefer). Il glide path così otte- nuto è sufficiente per iniziare la sagomatura con i ProTaper Next: abbiamo infatti un glide path si- Fig. 10 - L’onda meccanica di movimento si muove lungo le lame dello strumento disegnando nello spazio numerose “envelop of motion”. Figg. 11a, 11b - I ProTaper Next hanno una conicità progressiva e una sezione asimmetrica. Queste caratteristiche assicurano un impegno minimo contro le pareti, la massima rimozione di detriti e una aumentata flessibilità. Si confronti con l’immagine che mostra uno strumento con conicità costante, sezione simmetrica e asse di rotazione centrato. L’azione di taglio dello strumento equivale a quella di uno strumento di doppio calibro. Questo garantisce efficacia e al tempo stesso flessibilità (Foto per gentile concessione del Dr. Scianamblo). curo e riproducibile, la lunghezza di lavoro e la pervietà apicale13 . Con la camera pulpare completa- mente inondata di ipoclorito di sodio al 6%, si inizia a lavorare con il ProTaper Next X1. Questo, come i successivi, viene usato con mo- vimento di pennellatura in uscita e mai con spinta in entrata. Dopo ogni progressione di alcuni mil- limetri, la lima viene estratta dal canale, le sue spire vengono pu- lite dai detriti, si ricapitola con la lima 10, si irriga il canale e quindi si reintroduce fino a raggiungere con uno o più passaggi la lunghez- za di lavoro. Tale sequenza viene quindi ripetuta con il ProTaper Next X2 fino a che anche que- sto non raggiunge la lunghezza di lavoro con uno o più passaggi. Quando la lima X2 esce dal canale con le lame apicali piene di detriti dentinali, questo conferma il rag- giungimento della corretta sago- matura. Si controlla il calibro del forame apicale con una lima Ni- TiFlex del calibro 25 e se questa si impegna alla lunghezza di lavoro il canale è pronto per l’otturazio- ne. Nel caso in cui il forame apicale sia di calibro 30 o di più, si passerà a usare i corrispondenti X3, X4 o X5 a seconda del calibro misurato. Conclusioni I ProTaper Next riassumono in sé le caratteristiche e i vantaggi otte- nuti con i vari miglioramenti tec- nologici: lega in M-Wire, conicità progressive e sezione eccentrica garantiscono una sagomatura si- cura, efficace e semplice da otte- nere (Figg. 13, 14). Fig. 12 - I cinque strumenti ProTaper Next. La maggior parte dei canali radicolari può essere preparata utilizzando solo 2 o al massimo 3 strumenti. Fig. 13 - Il dente estratto è stato preparato utilizzando una lima 10 per il sondaggio preliminare, i PathFile 1 e 2 e i ProTaper Next X1 e X2. Si noti il mantenimento dell’anatomia originale soprattutto nel canale mesiale. Fig. 14 - Radiografia post-operatoria del primo molare superiore di sinistra. I canali sono stati sagomati con due soli ProTaper Next, X1 e X2.