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Dental Tribune Italian Edition

18 Dental Tribune Italian Edition - Giugno 2014Speciale Giovani Test d’ammissione per Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e le professioni sanitarie In quarant’anni di militanza uni- versitaria, prima come presidente di commissione per l’accesso al numero programmato e poi come commissa- rio, ho avuto il privilegio di valutare i sistemi di ammissione utilizzati negli anni. Di qui la mia proposta per l’ac- cesso al numero programmato. Nel rapporto Eurostat 2013 si eviden- zia che in Italia il 15% degli studenti abbandona gli studi senza aver con- seguito la laurea: nell’ambito della Co- munità Europea è la percentuale più bassa. È solo uno dei motivi per cui il nostro Paese sta perdendo competi- tività: non riesce a formare in modo adeguato i futuri professionisti. Tra gli studenti dai 30 ai 34 anni, solo il 22,4% porta a termine gli studi universitari, mentre nella Comunità Europea la media è nettamente più alta (37%). Questo dimostra che il sistema di ac- cesso programmato e la formazione devono essere modificati (Fig. 1). An- che le proteste dei sindacati studente- schi o il calo dei candidati alla prova di ammissione (9.000 nel 2013, 5.798 nel 2014)nelletreUniversitàromaneindi- cano chiaramente che la prova di am- missione non è più adeguata ai tempi. Inoltre,iricorsipendentialTARcreano un’atmosfera di sfiducia nei confronti delle istituzioni. Quindi da più parti viene richiesto al MURST (Ministero dell'Università e della Ricerca Scienti- fica e Tecnologica, NdR) di rivalutare il sistema di accesso. La mia proposta è permettere a tutti i richiedenti l’am- missione libera ai canali del I anno propedeutico per: - corso di laurea in Medicina e Chi- rurgia; - corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria; - lauree biomediche. Sulle lauree viene istituito un anno propedeutico con esami obbligatori di Biologia, Istologia, Fisica e Chimica da sostenereentroilprimoannodicorso. Nel mese di luglio, solo dopo il su- peramento degli esami obbligatori dell’anno propedeutico, gli studenti potranno sostenere un test valutativo aquizperviatelematica,onderendere il tutto più sicuro e più veloce. Nel valutare i risultati della prova di ammissione verrà considerata an- che la media degli esami obbligatori sostenuti nell’anno propedeutico. La commissione preposta chiamerà i candidati per un colloquio seguendo la graduatoria nazionale. I candidati potranno scegliere il corso preferito, fino ad esaurimento dei po- stiprogrammati,siasuiCorsidilaurea che sulle lauree biomediche. Gli studenti che risultano in graduato- ria oltre i posti programmati e coloro Percentuali di laureati nei paesi UE Irlanda 52,6% Lussemburgo 52,5% Lituania 51,3% Media Ue 37% Malta 26% Croazia 25,9% Romania 22,8% Italia 22,4% Fonte: Eurostat – dati 2013 Fig. 2 Fig. 1 SCUOLE MEDIE SUPERIORI (ULTIMO ANNO) PROGRAMMAZIONE UTILIZZANDO LE OPZIONI SECONDO REGOLAMENTO AMMISSIONE LIBERA AI CANALI DEL I° ANNO DEL Corso di laurea in Medicina e Chirurgia; Corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria; Lauree Biomediche ANNO PROPEDEUTICO Esami obbligatori (Biologia, Istologia, Fisica, Chimica) da sostenere al I° anno di Corso Solo dopo il superamento del test valutativo (quiz) degli esami obbligatori dell’anno propedeutico VALUTAZIONE FINALE: MEDIA ESAMI OBBLIGATORI SOSTENUTI + RISPOSTE QUIZ GRADUATORIA NAZIONALE COLLOQUIO del Candidato con la commissione e scelta del corso da parte del Candidato secondo la graduatoria, secondo i posti programmati nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e delle Lauree Biomediche Gli studenti che risultano in graduatoria oltre i posti programmati e coloro che entro luglio non hanno superato i quattro esami prescritti, una volta superati gli esami obbligatori potranno sostenere il test valutativo (quiz) l’A.A. successivo Tirocini: tutte le criticità di un sistema ancora in bilico Lo scarso numero di pazienti e riu- niti sui quali operare, insieme alla mancanza di tutor di sostegno, sono alla base dell’insoddisfazio- ne di massa dei numerosi studenti del Corso di laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria in merito alla formazione conseguita durante tirocini pre-clinici e clinici. Si- tuazione che crea un abisso tra la formazione teorica, per lo più sod- disfacente, e quella pratica, non ancora altrettanto apprezzabile. Il concetto base di ogni insegna- mento universitario è, infatti, quello della formazione dello studente, che dovrebbe essere prepa- rato al mondo del lavoro con opportuni tirocini. Nozione che resta, purtroppo, solo a un livello teorico, stando agli ultimi dati presen- tati dal professore Michele Paolantonio, ordinario di Parodontolo- giapressol’UniversitàG.D’AnnunziodiChieti,ilquale,nellospazio didattica, in occasione del XVIII Congresso Nazionale della SIDP, tenutosi dal 13 al 15 marzo 2014, ha messo in evidenza possibili de- bolezze nel metodo di insegnamento del Corso di laurea in Odon- toiatria e Protesi Dentaria, sulla base di un sondaggio, a cui ha sot- toposto studenti e professori di diversi Atenei nazionali. Lo studio ha rivelato quanto possa essere non pienamente soddisfatta una parte, non prevalente, ma di sicuro consistente del corpo docenti e studentesco, in linea con le molteplici denunce di associazioni cheoperanonelcampoodontoiatrico,primefratuttel’Aiso,cheha deciso di promuovere il progetto in questione, al fine di un’attenta riflessione sul metodo didattico e l’applicazione di ideali migliorie nel sistema di formazione del futuro odontoiatra. Il sistema didattico italiano vanta una scuola di pensiero all’avan- guardia, motivo di vanto per i milioni di studenti e odontoiatri, forgiati su una solida base teorica. Tuttavia, il quadro viene a cam- biare per la formazione pratica, a causa di mancanze strutturali e tecnicheneitirociniclinici,dicuiglistessistudentisidiconoinsod- disfatti. In particolare, una significativa percentuale dei tirocinanti degli ultimi anni, che dovrebbero essere odontoiatri quasi formati, dichiaradinonavermaiformulatodiagnosiepianiditrattamento né di aver eseguito una chirurgia parodontale di accesso e ancora di non aver mai applicato un impianto endosseo. La pratica viene meno e prevale la teoria. Di conseguenza, l’autonomia del tiroci- nante scarseggia, perché non ci si sente pronti a riconoscere in pri- mapersonastatipatologicieformularediagnosispecifichenonché stilare piani di trattamento adeguato. La situazione viene aggrava- tadalloscarsonumerodipazienti,che,negliAteneinonconvenzio- nati con il SSN, non vengono messi a disposizione dall’Asl, compor- tando una mancata occasione di opere di prevenzione o interventi di informazione e motivazione da parte dei tirocinanti. Inaggiunta,unapercentualepreoccupantedeglistudentidialcuni Atenei, compresi tra il IV e V anno, dichiara di non aver praticato neanche tirocinio su manichini. Ciò comporta un’insicurezza di fondo, dalla quale essi non riescono a liberarsi, neanche dopo aver concluso il percorso di formazione. Lo scopo dei tirocini è proprio questo:perfezionarelapraticitàchelacategoriarichiede,sullabase dellenozioniteorichechealezionesisonoacquisite,che,nelnostro sistema universitario, sono a dir poco eccellenti. Gliinterventisonodunquenecessariperrenderemiglioreunsiste- ma che ha tanto da offrire, per non cadere nell’errore di ritenere maggiori le criticità rispetto ai vanti della categoria, col rischio di forgiare futuri odontoiatri incerti del loro operato, per mancanza di occasioni in cui provare la propria preparazione. Praticità che ha bisogno di supporti e fonti preziose di apprendimento sul campo pratico dell’esperienza. Primo fra tutti il reclutamento ancor più consistente di personale di supporto, in aggiunta di professori, per assistere ogni tirocinante nel corso della formazione. Gli stessi do- centi, infatti, lamentano uno scarso numero di tutor, cercando di sopperirealmeglioaquestemancanzestrutturali.Adoggi,inmol- ti Atenei, essi risultano del tutto inesistenti o troppo scarsi per af- fiancarel’interocorpostudentesco,dalmomentocheanchelesedi universitarienonoffronoaltrimezziperincrementarneilnumero, come ad esempio bandi di concorso o borse di studio. Come emerso dalla discussione successiva alla relazione, dove non riesce il sistema universitario, dovrebbe essere la classe politica a mettere in atto sensibili miglioramenti nel sistema didattico e di formazione. Si promette, infatti, in cambio di qualche voto in più, unulterioreampliamentodeiposti,chefinisceperlederelaqualità delle prestazioni, mentre occorrerebbe ridurre il numero di posti a un corso di laurea che, ad oggi, non riesce a garantire all’intero corpus studentesco tutoraggio e assistenza. Ci si trova così a lottare col collega per avere un posto di primo piano negli interventi o per avere un proprio diritto, che è quello alla formazione. Iragazzisonoavididisapere,cercanocostantementedifarequanta più pratica possibile, che è compito del sistema didattico garanti- re a chi della manualità farà il suo mestiere. È necessario, dunque, sfruttare le grandi nozioni impartite da un gruppo di docenti in- vidiati e utili per formulare diagnosi impeccabili, trasformarle in pratica,magariincrementandoleoreditirocinio,cosìchetuttipos- sanooccupareunpostodovutoconilricorsoamezziefficaci.Inun paese, che resta ancora indifferente di fronte alla piaga delle lauree estere,agiresuquestiprobleminonsignificaperdereulterioretem- po, ma garantire efficienza a un sistema che alimenti le ambizioni dei giovani studenti degli Atenei italiani. Mauro Andrisani, Segretario Nazionale A.I.S.O. (Associazione Italiana Studenti di Odontoiatria) Mauro Andrisani che entro il mese di luglio non avran- no superato i quattro esami obbliga- tori prescritti, sosterranno il test valu- tativo di ammissione l’A.A. successivo (Fig. 2). Questa proposta di accesso al numeroprogrammatohaunavalidità obiettiva: permette di offrire ai candi- dati un’unica preparazione, fornita da docenti che utilizzano un unico pro- gramma nazionale pubblicato online. Dopo aver superato i quattro esami obbligatori e quindi aver ricevuto una preparazionedibaseidenticaaglialtri, lostudentepotràauto-valutarsitrami- te degli appositi test. Una volta supe- ratilostudentepotràiscriversialcorso di laurea a numero programmato: la proposta mira inoltre alla diminuzio- nedelleprotesteedeiricorsi.Perappli- care tuttavia, con successo la modula- zione del numero programmato per l’ammissione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria, Farmacolo- gia e Biologia e alle professioni sani- tarie è indispensabile fare prima un censimento di tutte le strutture didat- tiche e delle risorse umane disponibili nelle Università italiane, altrimenti il progetto di modifica dell’ammissione rimane una sterile utopia. Manlio Quaranta