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Implant Tribune Italian Edition

21Implant Tribune Italian Edition - Maggio 2014 Industry Report www.quidentista.it Partner meridol® Clorexidina 0.2%, collutorio Trattamento Intensivo, è adatto prima e dopo qualsiasi trattamento odontoiatrico per proteggere le gengive. Inibisce i meccanismi di adesione e aggregazione batterica. meridol® con protezione antibatterica combatte le cause dei problemi gengivali, non solo i sintomi. È adatto ad un utilizzo quotidiano e prolungato, in quanto aiuta ad inibire in modo selettivo i batteri parodontopatogeni e rispetta l’equilibrio fisiologico del cavo orale. Per mantenere e prolungare il successo dei trattamenti odontoiatrici. NUOVO Clorexidina 0,2% Balsamo per le gengive TRATTAMENTO INTENSIVO USO QUOTIDIANO Adv prof meridol_CHX_dentale_AW_Layout 1 24/03/14 15.47 Pagina 1 << pagina 20 La formulazione più utilizzata è il collutorio, con concentrazione della clorexidina pari a 0,2% o 0,12%, con tempo di sciacquo pari a 30-60 secon- di, con 10 o 15 ml di prodotto, rispetti- vamente; da pochi anni è disponibile in commercio anche il collutorio con- tenere clorexidina 0,3%. Lo sciacquo va effettuato almeno 30 minuti dopo l’uso di dentifrici contenenti sodio- laurilsolfato, per l’interazione anta- gonista con questo o altri surfattanti/ detergenti anionici; analoga interazio- ne è nota nei confronti della nistati- na. Un’interazione inibente l’attività antiplacca potrebbe verificarsi anche nei prodotti commerciali contenenti sistemi anti-pigmentazione, sulla cui piena efficacia permangono ancora dubbi. L’agente anti-discolorante, in- fatti, inibisce l’attività pigmentante della clorexidina legandosi a uno dei due residui guanidinici, responsabili del legame con i cromogeni alimen- tari, ma anche con le superfici orali e batteriche.Ènoto,inoltre,cheimiglio- ri risultati antiplacca si ottengono nel breve termine, quando le manovre di igieneoralesonodifficili,inadeguateo impossibilidaeffettuarsi.Alcontrario, l’utilizzo a lungo termine, per periodi superiori a 10-15 giorni, è gravato da- gli effetti collaterali sopra descritti. Inoltre, poiché sangue ed essudati in- fiammatori ne diminuiscono l’attività antiplacca, la clorexidina è più efficace quando utilizzata come presidio pre- ventivo, cioè per inibire la formazione del biofilm su una superficie non an- cora colonizzata dai batteri e per con- servare lo stato di salute gengivale. L’associazione fluoruro amminico- fluoruro stannoso, brevettata negli anni ‘80 dall’azienda svizzera GABA e formulata in collutorio o dentifricio (meridol®), è stata ampiamente stu- diata per i suoi effetti antiplacca. L’at- tività antibatterica dell’associazione è assicurata dallo ione stannoso, stabi- lizzato mediante inserimento nel polo idrofilo della molecola di fluoruro am- minico, che ha a sua volta un’attività antibatterica intrinseca, grazie alla presenza del fluoro e della componen- te amminica. I dati provenienti da studi in vitro/in situ hanno evidenziato importanti ef- fetti inibenti sulla crescita del biofilm e sulla vitalità delle specie batteriche in esso contenute; gli studi clinici hanno indicato un’attività antiplacca clinicamente significativa, inferiore a quella della clorexidina, ma priva de- gli effetti collaterali associati all’uso dell’antisettico biguanidico (pigmen- tazioni, alterazioni del gusto). Per tali caratteristiche, l’associazione fluoruro amminico-fluoruro stannoso ben si presta all’utilizzo prolungato, specie nei pazienti in terapia di manteni- mento, nei quali permette di ottenere un migliore controllo della placca e della gengivite rispetto a quello otte- nuto con la tradizionale igiene orale meccanica. Trial clinici documentano inoltre l’efficacia clinica del fluoruro amminico-fluoruro stannoso dopo chirurgia parodontale o implanta- re, supportandone l’uso alternativo alla clorexidina in queste situazioni cliniche, così come l’effetto sinergico dell’associazione collutorio-dentifri- cio-spazzolino meridol® sulla riduzio- ne dell’indice di sanguinamento (62% rispetto alle misure standard di igiene orale domiciliare). La posologia d’uso del collutorio contenente l’associazio- ne fluoruro amminico-fluoruro stan- noso prevede 2 sciacqui giornalieri, ognunodelladuratadi30secondi,con 10 ml di prodotto non diluito. Il triclosan è un antisettico fenolico presente da quasi 50 anni in prodotti commerciali per l’igiene personale o l’igiene delle mani in ambiente ospe- daliero; dagli anni ’80 è presente nei dentifrici come agente antiplacca. È dotato di attività antibatterica ad ampio spettro d’azione e di proprietà anti-infiammatorie intrinseche. Il tri- closan danneggia la membrana cellu- lare, inducendo rapidamente la morte dei microrganismi con cui viene a contatto, oppure ne inibisce la crescita interferendo con l’uptake degli ammi- noacidi; l’attività anti-infiammatoria è mediata dall’inibizione esercitata sulla biosintesi delle citochine pro-in- fiammatorie e dei mediatori flogistici, nonché sull’attività collagenolitica dei fibroblasti gengivali. Colgate ha brevettato una specifica formulazione del triclosan con un copolimero PVM/MA (Polivinilmetil etere/acido maleico), che aumenta la sostantività dell’antisettico fino a 12 ore (Fig. 2). Gli studi disponibili in let- teratura documentano altresì effetti benefici sulla flora sottogengivale, rallentamento della progressione del- la parodontite lieve/moderata, ridu- zione di tartaro, alitosi e carie. È stata altresì dimostrata l’efficacia del triclo- san-copolimero nella riduzione della perdita di attacco nei giovani, specie a livello di tasche profonde, e la ridu- zione degli indici di placca e di flogosi, compreso il sanguinamento, a livello dei tessuti perimplantari. L’utilizzo, anche a lungo termine, del dentifricio contenente triclosan 0,3%-copolimero 2% non è gravato da nessun effetto collaterale specifico, come pigmentazione o disgeusia, né da insorgenza di resistenze o superin- fezioni; la sua sicurezza, peraltro, è do- cumentata da più di 80 studi e certifi- cata da autorità regolatorie negli USA, in Canada e nell’Unione Europea.