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Implant Tribune Italian Edition

19Implant Tribune Italian Edition - Maggio 2014 News Internazionali Cancro a testa e collo: prognosi di tumori positivi all’HPVAARHUS, Danimarca: I pazienti con cancro della gola che risultano positivi al papilloma virus umano (Human Pa- pilloma Virus, HPV) hanno una buona prognosi. Fino ad ora, l’effetto di essere HPV-positivi sulla prognosi di tumori localizzati in testa e collo era scono- sciuto. Alcuni ricercatori danesi sono riusciti a dimostrare che lo status HPV- positivo sembra non avere alcun effetto prognostico sull’esito della radioterapia primaria nel carcinoma di testa e col- lo all’esterno dell’orofaringe. Durante il congresso della Società Europea di Radiologia e Oncologia (ESTRO) tenu- tosi ad aprile a Vienna, Austria, la Dott. ssa Pernille Lassen dell’Ospedale Uni- versitario di Aarhus in Danimarca ha presentato i risultati di uno studio che suggerisce che i tumori a testa e collo situati all’esterno dell’orofaringe pro- babilmente non dovrebbero essere trat- tati con strategie di trattamento meno intensivo, come invece suggeriscono gli studi clinici per tumori orofaringei HPV-positivi. «La positività all’HPV ha un impatto prognostico molto potente sulla radioterapia per cancro orofarin- geo e l’HPV-DNA è stato trovato in tutti i tipi di cancro del collo e della testa, an- che se è molto più comune nei tumori orofaringei.Abbiamodecisodiindagare sull’impatto dello status HPV-positivo nei tumori non-orofaringei del databa- se DAHANCA (Danish Head and Neck Cancer Group), che include tutti i pa- zienti danesi con cancro a testa e collo» ha detto Lassen. I ricercatori hanno con- sultato il database per esaminare i pa- zienti con tumori localmente avanzati, che erano stati trattati principalmente con la radioterapia, e identificato 1.606 pazienti con carcinoma della laringe e della faringe. Nel complesso, il 40% dei tumori era HPV-positivo e la frequenza era significativamente più alta nel can- cro orofaringeo (57%) rispetto al cancro non-orofaringeo (13%). La positività al- l’HPV ha significativamente migliorato il controllo del tumore (81% rispetto al 55%), così come la sopravvivenza del cancro (rispettivamente 89% e 55%) e la morte da qualsiasi causa (rispettiva- mente 82% e 38%) dopo cinque anni. «Nei tumori non-orofaringei non abbia- mo trovato alcun impatto prognostico dell’essere HPV-positivo – ha dichiara- to Lassen – questo indica che lo status HPV-positivo non ci aiuta nel predire la risposta al trattamento e quindi nem- meno l’esito di questi tumori. Sappia- mo,dastudidilaboratorio,chelecellule tumorali HPV-positive sono molto più sensibili alla radioterapia rispetto alle cellule HPV-negative, così fino ad ora abbiamo creduto che si sarebbero com- portate allo stesso modo, indipenden- temente dalla zona tumorale. Tuttavia, i dati indicano che questo non è il caso, e al momento non capiamo perché do- vrebbe esserlo, anche se probabilmente potrebbe essere ascritto ad altre diffe- renze genetiche/biologiche tra i tumori, piuttosto che allo status HPV-positivo. Ora vorremmo cercare di delucidare i meccanismi dietro questi risultati di- versi». Ci potrebbero essere, ad esempio, differenze biologiche e/o genetiche tra i tumori non HPV-positivi, hanno detto i ricercatori, come cambiamenti genetici causati dal fumo di tabacco, differen- ze dovute a tumori da cause miste (ad esempio una combinazione di HPV-po- sitivi e tabacco) o forse semplicemente le differenze relative alla zona tumo- rale. «I tumori con varie combinazioni di cause rappresentano una sfida nella nostra pratica clinica quotidiana – con- tinua Lassen –. Abbiamo iniziato il no- stro lavoro a seguito dell’analisi di tutti i campioni di tumore usando reazione a catena della polimerasi, un modo per amplificare il DNA per poter analizzare i cambiamenti nelle informazioni gene- tiche.Speriamochequestociconsentirà di capire meglio perché il ruolo del- l’HPV nei tumori non-orofaringei è così diverso. Al momento ci sono pochi dati disponibilisuquestoargomento,quindi scoprirlo sarà un importante passo ver- so l’ottimizzazione del trattamento per questi pazienti». Il professor Vincenzo Valentini, Presidente della ESTRO, e un radioterapista del Policlinico Universi- tario Agostino Gemelli di Roma hanno commentato: «Questi risultati avranno unimpattoimportantesultrattamento dell’HPV + tumori della testa e del collo ed è molto probabile che portino ad un cambiamento nella pratica corrente». DT