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Implant Tribune Italian Edition

13Implant Tribune Italian Edition - Maggio 2014 News & Commenti Alla base del vostro successo Per maggiori informazioni: www.geistlich.it Da oggi acquisti on-line su: shop.geistlich.it Indicazioni cliniche e tecniche chirurgiche su: www.regenerationfocus.itwww.regenerationfocus.it LEADING REGENERATION tutti i prodotti_dental cadmos_230x285_120314.indd 1 4/15/2014 5:41:35 PM La preservazione non dipende dallo spessore della parete ossea vestibolare Limitare al minimo il riassorbi- mento osseo dell’alveolo estratti- vo? La combinazione di sostituto osseo e membrana in collagene è la soluzione scelta dal dr. Daniele Cardaropoli. In questa intervista discute i risultati di recente pub- blicazione dei suoi studi clinici1,2 sulla tecnica di preservazione della cresta. Dr. Cardaropoli, in cosa si distingue il suo ultimo lavoro dagli altri studi clinici in tema di preservazione della cresta? Innanzitutto questo studio scientifico è il primo a evidenziare che la cresta si riassorbe in maniera inversamente proporzionale allo spessore della pare- te vestibolare. In secondo luogo, con la preservazione della cresta con Geistlich Bio-Oss Collagen® e Geistlich Bio-Gide® abbiamo conservato la maggior parte del volume in modo indipendente dallo spessore iniziale della parete corticale: oltre il 90% del volume orizzontale, an- ziché solo il 66% come avviene in guari- gione spontanea. In senso verticale, nel gruppo test si sono persi solo 0,5 mm, anziché gli 1,5 mm della guarigione spontanea. Perché questo risultato è sorprendente? Una parete ossea vestibolare sottile è un fattore di rischio di riassorbimen- to osseo. Questo è stato dimostrato in numerosi studi3,4 : più è sottile, più è elevata la percentuale di osso fascico- lato. E questa struttura, se non viene più rifornita con sostanze nutritive dal legamento parodontale, notoriamen- te si riassorbe. Quindi, nella guarigione spontanea, se la parete vestibolare è molto sottile, si riassorbe molto pro- babilmente in maniera completa. Più è spessa, migliori sono le possibilità di mantenere il volume della cresta. In caso di guarigione spontanea questa correlazione è risultata evidente. Ma nel gruppo sottoposto a preservazione della cresta, il volume di tutti gli alveoli è stato efficacemente conservato, in- dipendentemente dallo spessore della parete vestibolare. Ci sono altri fattori da considerare che possono influire sul riassorbimento del tessuto osseo? I risultati di alcuni studi indicano gli effetti negativi del sollevamento di un lembo, ad esempio quelli di Nobuto et al.5,6 . La creazione del lembo attiva vari processi biologici, che conducono a ridotto apporto sanguigno, influendo negativamente sul riassorbimento del- la regione ossea superficiale. Questo effetto indesiderato si osserva soprat- tutto nel caso di una parete vestibolare sottile. Inoltre, bisogna considerare che la mobilizzazione di un lembo, nono- stante copra l’innesto in modo ottima- le, sposta in direzione coronale la linea mucogengivale e si perde quindi del tessuto cheratinizzato. Per il paziente può risultare più difficile osservare una buona igiene orale attorno all’im- pianto. Come avete gestito la chiusura dell’alveolo nei casi in cui non era possibile una guarigione per prima intenzione della ferita? Per superare i problemi correlati al sollevamento del lembo abbiamo lasciato guarire l’alveolo con la mem- brana esposta, ottenendo degli ottimi risultati. L’epi- telio è guarito completamente tra la terza e la quarta settimana. In nessun paziente la guarigione del tessu- to molle è durata più di 4 settimane e non sono state mai riscontrate infezioni. Quali accorgimenti consiglia quando si sceglie la guarigione aperta? È importante che la membrana sia veramente sta- bile. Deve essere tagliata su misura e adattata con cura sotto il solco perché sia distesa a stretto contat- to con l’innesto. Può essere fissata con una sutura orizzontale incrociata, senza che il filo attraversi la membrana stessa. Inoltre, è necessario proteggere la membrana contro le infezioni. Oltre agli analgesici, abbiamo prescritto per 6 giorni antibiotici orali e collutorio di clorexidina 0,2% ogni 8 ore fino a com- pleta chiusura della ferita. La bibliografia è disponibile presso l’Editore.