Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

today Amici di Brugg Rimini 2014

4 57° Amici di Brugg • Rimini Workshop Andi a Cernobbio: come sarà la professione nel futuribile socio economico? Il titolo del V workshop indetto dall’Andi, sabato 9 maggio, nell’incantevole cornice di Villa d’Este a Cernobbio, è stato più che di ampio respiro: “In quale evoluzione socio economica tro- verà risorse la professione odontoiatrica del futuro?”. Ma si può ipotizzare il quadro socio economico in cui si evol- verà la professione senza necessariamente allargare lo sguardo al futuro che incornicerà non solo vita ed atti- vità dei dentisti, ma delle loro famiglie e più in generale, di tutta la società? No, non si può. Ed infatti gli interventi di sociologi ed economista, moderati da Franco Di Mare della Rai, si è allargato “sui massimi sistemi socio economici” alla luce della crisi e dell’attuale rivoluzione industriale, la terza, dopo la classica (dickensiana) del secondo Ottocento e quella del dopoguerra, quando (1952) un tornio venne comandato per la prima volta da un computer. Di Mare ha esordito con un’osservazione che non può non aver fatto piacere ai vertici Andi e ai presidenti provinciali accorsi in buon numero a Cernobbio: ossia l’attenzione che la maggior Associazione italiana dei dentisti dà ai proble- mi più generali della società (cosa che pochi altri sindacati medici fanno) grazie “anche” al workshop voluto una decina di anni fa dal past president Roberto Callioni. Ricollegandosi etimologicamente al signifi- cato della parola “crisi”, Di Mare ha dato ampio spazio attraverso un’intervista TV registrata a Domenico De Masi, sociologo celebre ed argu- to secondo cui «c’è un fantasma che gira per l’Europa ed è il modello di sviluppo». In real- tà sia De Masi che Maura Franchi, sociologa a Parma e Stefano Micelli della Ca’ Foscari, relatori della mattinata, sono d’accordo che occorra una diversa distribuzione mondiale di ricchezza. Se le nuove tecnologie sono spietate “job killer”, istruttrici di posti di lavoro, del resto storicamente anche nelle altre rivoluzioni indu- striali hanno sempre “ucciso” parte dell’occu- pazione. Il vero problema è “quale direzione percorrere?” Perché, parafrasando Seneca, “nessun vento è favorevole, se il marinaio non sa dove volgere le vele”. Alcune indicazioni provengono dai consumi che “parlano di noi (e non solo del mercato)”come si evince dalla modifica del paniere, espressione di un cambiamento non solo di abitudini consumistiche, ma di valori. Micelli ha ipotizzato l’avvio di una manifattura definitiva “addi- tiva” non sottrattiva, come in passato: in parole più semplici, grazie alle tecnologia in 3D un prodotto futuro sarà molto più espressione della creatività individuale che non di una produzio- ne massificata. Naturalmente data la circostanza non si poteva- no non applicare questi interrogativi-base alla medicina, definita «in prima linea nella terza rivoluzione industriale». Per stare più in ambito odontoiatrico: le protesi future saranno fortemente personalizzate, con denti stampati in resina nel giro di pochi minuti. Sui temi più specificatamente odontoiatrici si sono intrattenuti anche i relatori del pomeriggio: Dario Righet- ti, della Deloitte, Società specializzata in revisione bilanci, Aldo Piperno dell’Università di Napoli che ha parlato della attualità della professione odontoiatrica nel nostro Paese e Francesco Maietta (Censis) di sanità integrativa per un’odontoiatria di qua- lità, ma sostenibile per tutti. Dental Tribune Gianfranco Prada, Presidente ANDI. Il 24 maggio, in occasione di “Amici di Brugg”, come di consueto l’istituto Key- Stone presenta i risultati dello Studio di Settore Unidi, arricchito dalle analisi con- giunturali relative al primo trimestre 2014. I risultati del settore vengono considerati secondo due diverse prospettive, di fatto due differenti mondi, non sempre stretta- mente dipendenti: quello della “Produzione italiana” e del “Mercato nazionale”. Di seguito alcune anticipazioni. La “Produzione italiana” in ripresa Il settore produttivo di dispositivi medici per il dentale continua ad essere particolar- mente virtuoso. L’Italia rappresenta uno dei maggiori poli di fabbricazione – escludendo lo shock del 2009 che ha marcato un decremento importante, immediatamente risolto da un biennio 2010-2011 straordinariamente positivo – ha ripreso la sua crescita che, secondo i primi dati che verranno presen- tati, appare in buona ripresa. La buona vocazione all’esportazione e la riduzione dei consumi nazionali si sono quindi compensati, consentendo comun- que al comparto un certo margine di crescita, che ha visto un ulteriore miglio- ramento delle sue performance nel 2013. Il “Mercato nazionale” con segnali contrastanti Questo ambito non riguarda la produzio- ne, ma i consumi e gli investimenti di studi odontoiatrici e laboratori odontotecnici. Dinamiche fortemente differenziate tra consumieinvestimenti,iprimi–veravaria- bile dipendente dall’accesso degli italiani alle cure odontoiatriche – non hanno mai avuto un vero e proprio crollo. Nonostante la grave crisi iniziata nel 2009 il mercato è andato in recessione soltanto nel 2012 (tecnicamente per recessione si intendono 2 trimestri consecutivi in negativo), anno nel quale per la prima volta i consumi di dentistieodontotecnicisonocalatiintermi- ni di valore. Situazione perdurata fino a fine dello scorso anno, seppur con un progres- sivo “rallentamento della decrescita” dopo il picco negativo della primavera 2013. Stando al Panel Key-Stone della ricerca “Sell-out Analysis© ”, l’ultimo esercizio ha chiuso a circa -1,5% (un po’ più marcato per i consumi dello studio e poco più favo- revole per quelli del laboratorio avvantag- giati dall’uso di prodotti per tecniche CAD/ CAM di maggior valore aggiunto). La con- giunturale del primo trimestre 2014 vede finalmente un segno positivo con un +1% nel trimestre puntuale e (non si vedeva da 24 mesi) un +0,2% sulla cumulata annua- le. In questo indicatore non sono inclusi l’Ortodonzia e l’Implantologia, che hanno dinamiche assai differenti e, stando alle prime proiezioni dello Studio Unidi, il segno pare ancora negativo. Totalmente diverso, invece, l’andamento del mercato delle attrezzature, il cui acqui- sto è fortemente correlato al clima di fidu- cia degli operatori. Come si può osservare nel grafico riepi- logativo (Fig. 1) – che mostra l’andamento trimestrale dell’ultimo biennio – il trend negativo proveniva dai periodi preceden- ti a quelli sotto analisi ed è rimasto tale almeno sino a tutto il primo semestre del 2013. Successivamente si è assistito a una ripresa piuttosto repentina, a partire dalla seconda parte dell’ultimo anno, confer- mata anche dalla congiunturale del primo trimestre 2014. Questo ritorno agli investimenti da parte di studi e laboratori, può in parte essere dovuto ad un maggior clima di fiducia, ma è probabilmente molto influenzato dalla Studio di settore dell’Unidi e analisi congiunturale Key-Stone Fig. 1 - Tendenza cumulata mercato consumo e attrezzatura. mancanza di sostituzione delle attrezza- ture negli ultimi anni, tecnologie che vanno comunque incontro ad obsolescenza ed il cui rinnovamento non può essere procra- stinato a tempo indefinito. A ciò si aggiunga l’apertura di alcune centinaia di nuovi studi dentistici apparte- nenti al canale della cosiddetta “Odontoia- tria commerciale”, normalmente dotati di tecnologie all’avanguardia. Roberto Rosso

Vista generale