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Lab Tribune Italian Edition

9Lab Tribune Italian Edition - Maggio 2014 Focus Aggiornamento Dental Tribune International The World’s Largest News and Educational Network in Dentistry www.dental-tribune.com DTI_Mediamix2014_A3_NEU_Layout 1 22.01.14 10:19 Seite 1 << pagina 8 L’analisi di queste linee permette di orientare correttamente il piano in- cisale e il piano occlusale della futura riabilitazione protesica. Non sempre è possibile riscontrare armonia tra la linea bipupillare e le altre linee orizzontali del viso, e questo può creare delle difficoltà di valutazione nell’analisi estetica del paziente. In generale la linea bipupil- lare viene presa come piano di riferi- mento orizzontale. Quando gli occhi non sono allineati tra loro, ovvero non sono paralleli all’orizzonte, il piano orizzontale viene preso come piano di riferimento ideale. Il corret- to utilizzo dell’arco facciale può aiu- tare il clinico e il tecnico a replicare la situazione intraorale, permetten- do una modellazione dentale più vi- cina possibile alla realtà estetica del paziente. In visione frontale, l’analisi estetica viene completata dall’esame delle linee verticali, in particolare della linea mediana. La linea mediana è una linea verticale che passa per la glabella, la punta del naso, il filtro labiale e la punta del mento. Se l’alli- neamento di questi punti non è ide- ale, si prende come riferimento per la linea mediana il filtro del labbro superiore. La composizione delle linee del viso permette di avere parametri di rife- rimento con i quali confrontare gli elementi di simmetria, le differenze dimensionali, i punti speculari e so- vrapponibili e le anomalie del volto. Dopo aver analizzato le linee orizzon- tali e verticali, in visione frontale è possibile suddividere orizzontalmen- te il viso in tre parti, le cui proporzio- ni determinano l’armonia del volto. Il terzo superiore del viso è compreso tra l’attaccatura dei capelli e la linea sopracciliare, il terzo medio va da quest’ultima alla linea interalare ed il terzo inferiore si estende dalla linea interalare alla punta del mento. Un adeguato rapporto estetico tra i terzi del volto deriva dalla loro suddivisio- nearmonicaeconferisceuncomples- sivo disegno di bellezza. Il terzo inferiore del viso è la zona in cui operiamo con le nostre riabilita- zioni estetiche e rappresenta uno spa- zio condizionante l’espressione e l’a- spetto complessivo del viso. Si divide a sua volta in tre terzi, ovvero un ter- zo superiore, che coincide col labbro superiore, e due terzi inferiori rap- presentati da labbro inferiore e men- to. Nell’esame del terzo inferiore del viso vanno registrate informazioni importanti tra cui la riduzione della dimensione verticale, che comporta una ridotta visibilità delle labbra, un ripiegamento dei margini delle lab- bra verso l’interno e la modifica della linea del mento sul labbro inferiore. Visione laterale L’analisi estetica si completa con la vi- sione laterale del viso del paziente e il confronto con i pianti di riferimento. In visione laterale, il piano di Franco- forte, che passa tra il punto più basso dell’orbita e la parte più alta del me- ato acustico, definisce la corretta po- sizione naturale del capo. Lo studio delle fotografie e un’analisi cefalome- trica possono coadiuvare l’osserva- zione clinica. Dall’esame del volto del paziente in visione laterale è possibile distingue- re il profilo in normale, convesso o concavo. Uno degli elementi utili a determina- re il tipo di viso è l’E-LINE, che analiz- za la posizione delle labbra rispetto ad una linea immaginaria che con- giunge la punta del naso alla punta del mento. In un profilo normale, le distanze delle labbra dall’E-LINE sono per il labbro superiore di 4 mm e per il labbro inferiore di 2 mm. A completamento dell’analisi in vi- sione laterale, si esamina l’angolo naso-labiale, definito dall’incontro a livello del punto subnasale della linea tangente alla base del naso e della li- nea tangente al bordo esterno del lab- bro superiore. In un profilo normale, l’angolo naso-labiale è di circa 90° nell’uomo e 100° nella donna. Infine, l’osservazione delle labbra e dei filtri labiali del paziente consente diarricchirel’analisiesteticaconulte- riori parametri, utili nella definizione della linea del sorriso e dell’esposizio- ne dentale. In linea generale, possia- mo individuare pazienti con labbra sottili, spesse o medie. Le proporzioni normali delle labbra prevedono che il labbro superiore sia alto la metà del labbro inferiore, ma le variabili indi- viduali a cui rapportarsi sono mol- teplici e vanno comunque tenute in considerazione. Inconclusione,l’analisiesteticaconsi- ste di un’osservazione clinica del viso del paziente in rapporto a parametri ideali che permette di raccogliere informazioni utili al clinico e al tec- nico nella progettazione del restauro protesico. Di conseguenza, è possibile correggere le discrepanze del volto con i piani e le linee ideali con modi- fiche quali: - ristabilimento del parallelismo tra il piano occlusale e la linea bi- pupillare; - ridefinizione della verticalità del- la linea interincisale; - ripristino della dimensione verti- caleedell’altezzadelterzoinferio- re del viso; - modifica della disposizione den- tale senza interferire con i musco- li mimici; - ripristino della dominanza dei denti anteriori.