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Lab Tribune Italian Edition

4 Lab Tribune Italian Edition - Maggio 2014Focus Normative CO R S I | D I S C U S S I O N I | B LO G | G U I DA CORSO FAD ANTINCENDIO “Addetti antincendio in attività a rischio di incendio basso” visita il sito www.dtstudyclub.it NOVITÀ RELATORI Ing. Basilio Filocamo • Consulente in ambito di sicurezza sui luoghi di lavoro per il settore sanitario; • Sempre nello stesso settore, si occupa di progettazione tecnica e di verifiche su impianti elettrici; • Si occupa anche di verifiche su apparecchiature elettromedicali e di laboratorio. Arch. Rosario Sardo • Ispettore servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (ASP Messina). Formatore sin dal ‘96 in corsi per la sicurezza rivolti ai datori di lavoro, RSL e coordinatori; • Si occupa anche di verifiche e omologazioni di impianti elettrici in luoghi pericolosi. Una situazione di emergenza può determinarsi ovunque: - Nei normali ambienti di vita o di svago; - Nei luoghi di lavoro; - Ambienti misti. Le cause possono essere varie e avere origine interna o esterna ai luoghi interessati. Tra le cause interne possiamo elencare le perdite o rotture (allagamenti o rilascio di materiali pericolosi), guasti, corto circuiti, incendi interni ecc., mentre fra le seconde si annoverano gli eventi naturali o derivanti dalle attività dell’uomo. FINALITÀ DEL CORSO Il corso FAD intende fornire all’utente i concetti base sia da un punto di vista teorico che pratico (attraverso il video illustrativo), per descrivere le procedure da eseguire in caso di incendio all’interno di aziende a rischio di incendio basso. ATTESTAZIONE Alla fine del corso, della durata di 4 ore, sarà possibile scaricare l’attestato di partecipazione firmato dai relatori del corso. MATERIALE DIDATTICO Ad ogni partecipante verrà data la possibilità di scaricare dalla propria pagina personale le slide del corso e di poter fruire del materiale multimediale. MODULI L’INCENDIO E LA PREVENZIONE - Principi della combustione; - Prodotti della combustione; - Sostanze estinguenti in relazione al tipo di incendio; - Effetti dell’incendio sull’uomo; - Divieti e limitazioni di esercizio; - Misure comportamentali. PROTEZIONE ANTINCENDIO E PROCEDURE DA ADOTTARE IN CASO DI INCENDIO - Principali misure di protezione antincendio; - Evacuazione in caso di incendio; - Chiamata dei soccorsi. ESERCITAZIONI PRATICHE - Presa visione e chiarimenti sugli estintori portatili; - Istruzioni sull’uso degli estintori portatili. 90 € Sicurezza sul lavoro Semplice con il Corso Antincendio FAD di Dental Tribune Study Club Ogni azienda italiana, comprese le strutture medico sanitarie, secondo la nor- mativa di legge deve annoverare in organico un addetto antincendio. La formazione antincendio è obbligatoria, come elemento fondamentale per la sicurezza sul lavoro e la tutela della salute dei lavoratori. Il corso di ag- giornamento interattivo in modalità FAD (Formazione A Distanza) proposto da Tueor è dedicato alla tematica della prevenzione degli incendi negli studi odontoiatrici e medici. Ilpartecipanteavràmododiapprendereleessenzialinormativeegliadeguati accorgimenti in ossequio al D.lgs 81/08 per fugare il pericolo e di comportarsi inmodoconsequenziale,graziealmaterialedidatticofornito:semplice,chiaro ed esaustivo. Per ogni partecipante al corso verrà rilasciato automaticamente un attestato di partecipazione e superamento del questionario finale secondo la normativa vigente. Il corso può essere svolto dal dipendente oppure anche direttamente dal datore di lavoro. In base alla tipologia di azienda a cui si ap- partiene, è necessario frequentare un corso per la prevenzione a basso rischio, di medio rischio o di alto rischio. In particolare, gli studi odontoiatrici rientra- no nella categoria del basso rischio, corso che prevede la durata di 4 ore. Il corso è acquistabile subito e in maniera semplice direttamente dal sito www.dtstudyclub.it oppure telefonicamente al numero 011/0463350. Il modello 231 per la sicurezza sul lavoro nelle PMI L’adozione del Modello Organizzati- vo esonera dalla responsabilità am- ministrativa d’impresa. ÈdisponibileilModellodiorganizza- zione,gestioneedicontrolloprevisto dal Decreto Legislativo 231 del 2001 per la sicurezza sul lavoro nelle pic- cole e medie imprese. Le aziende con meno di 250 occupati potranno così monitorare i rischi e adottare un’or- ganizzazione che possa esonerarle dalle responsabilità amministrati- ve previste dal Decreto. Le piccole e medie imprese potranno avere un maggiore controllo sui rischi azien- dali relativi alla salute e sicurezza sul lavoro. E soprattutto potranno adot- tare modelli organizzativi che possa- no esonerare l’azienda dalle respon- sabilità amministrative previste dal D. Lgs. 231/2001. Il documento che introduce le proce- dure semplificate in questo campo, approvato dalla commissione con- sultiva, è operativo dal 13 febbraio scorso (dopo la pubblicazione del re- lativo avviso nella Gazzetta Ufficia- le); si tratta di una sorta di modello 231 specifico per la sicurezza ed è ri- servato alle piccole e medie imprese. Il modello non è obbligatorio per leg- ge, ma è ad adesione volontaria delle imprese. Il valore aggiunto è il fatto che il modello di organizzazione e gestione efficacemente implemen- tata dalle imprese è di fatto l’unico strumento idoneo a prevenire ed evitare le conseguenze della com- missione dei reati legati a violazioni della normativa in tema di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro e la conseguente applicazione delle san- zioni amministrative. Il modello che scaturisce dalle pro- cedure semplificate, consiste in una sorta di valutazione aziendale dei rischi, in grado di analizzare le scelte organizzative dell’impresa per l’a- dempimento degli obblighi giuridici in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel modello, l’alta direzione aziendale deve definire la politica aziendale in materia di sa- lute e sicurezza, individuando even- tuali elementi di criticità, gli obietti- vi di miglioramento e gli strumenti idonei a prevenire la commissione dei reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, commes- si con violazioni delle norme in ma- teria di salute e sicurezza. L’efficacia esimente del modello ha due indicatori fondamentali: la ca- pacità di introdurre strumenti di controllodeiprocessidiapplicazione della normativa e il raggiungimento costante degli obiettivi di miglio- ramento stabiliti dall’azienda. I do- cumenti in forma semplificata, ap- paiono davvero come strumenti di semplificazione, utili per l’impresa che intende implementare il model- lo per la prevenzione dei reati legati alla sicurezza sul lavoro. Difficilmente un’azienda di medio- piccole dimensioni ha le risorse in- terne per predisporre il documento senza l’aiuto di un consulente che abbia le competenze specialistiche e sappia seguire con attenzione tut- ti gli aspetti relativi alla sicurezza di un’azienda. Il modello organizzativo, per avere efficacia esimente, deve contenere tutti gli elementi elencati nell’artico- lo 30 del Testo unico per la sicurezza sul lavoro (TUSL), deve essere attuato in modo efficace dall’azienda ed accompagnato dalla nomina dell’organismo di vigilanza. Le sanzioni che possono colpire l’impresa per fatti di reato commessi da soggetti al vertice sono sanzioni amministrative e pe- cuniarie. Ma il D. Lgs. 231 prevede che si possano attribuire alle aziende an- che sanzioni interdittive che possono prevedere l’interdizione dall’eserci- zio dell’attività, la sospensione delle autorizzazioni funzionali alla com- missionedell’illecito,ildivietodicon- trattare con la Pubblica Amministra- zione, l’esclusione da finanziamenti e contributi, il divieto di pubblicizzare beni o servizi. Fonte: