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Lab Tribune Italian Edition

Lab Tribune Italian Edition - Maggio 2014 www.antlo.it Il Nuovo Laboratorio Odontotecnico torna nei laboratori italiani. Ricca di contenuti tecnici e caratterizzata da una nuova veste grafica, questa rivista fa ritorno per diffondere la forza della cultura e della formazione Antlo. PosteItalianeS.p.A–Spedizioneinabbonamentopostale–D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004n°46)art.1,comma1,NO/Torino-Contieneinsertipubblicitari P. e A. Smaniotto Digital Dental BioTechnology: utilità e bellezza delle nuove tecnologie D. Edelhoff, O. Brix Riabilitazione totale complessa in ceramica integrale. In team il successo è pianificabile (seconda parte) M. Belluz, I. Vanini, C. Borromeo Riabilitazione restaurativo-ortodontica complessa in un caso di traumatismo dentale sportivo L. Santoni, A. Appiani Funzione ed estetica: la risoluzione di un caso complesso con restauri Metal free 2 2014 l a b o r a t o r i o odontotecnico ilnuovo Maggio 2014 Anno 33, n° 2 In uscita a maggio il secondo numero! Abusivismo e dintorni Più che semiserie, amare le considerazioni sullo “scippo con destrezza” perpetrato al Senato Passati alcuni giorni da quando il Senato ha approvato un provvedimento che inaspri- sce non poco le sanzioni per l’esercizio abu- sivo delle professioni, è giunto il momento per alcune riflessioni ulteriori su quanto successo. La vicenda è purtroppo nota anche se vale la pena rammentarla pur in estrema sintesi. Il sen. Marinello, di professione odontoiatra e prima del mandato parlamentare autore- vole dirigente Andi, ha l’indubbio merito di presentare nell’aprile 2013 un ddl che non solo inasprisce non poco le sanzioni per quanti esercitano abusivamente una pro- fessione, ma prevede anche – per la prima volta – la fattispecie del reato di abusivo esercizio dell’attività nelle arti ausiliarie delle professioni sanitarie, come ancora purtroppo è definita l’attività odontotecni- ca. Ma ciò che da subito ha meritato il no- stro incondizionato plauso è l’aver previsto al terzo comma dell’art. 1 la stessa pesante sanzione degli abusivi per i “prestanome” aggravata dalla previsione dell’inibizione perpetua all’attività. Non c’è infatti dubbio alcuno che il feno- meno del “prestanomismo” trovi in odon- toiatria il suo habitat naturale e che tale fenomeno si configuri come il “padre” naturale dell’esercizio abusivo che - è bene ripeterlo ogni volta - si consuma pressoché esclusivamente negli studi odontoiatrici. In altre parole, altrettanto chiare, se si riuscisse a debellare o quanto meno a contrastare efficacemente il “pre- stanomismo” si riuscirebbe a debellare o quanto meno a contrastare efficacemen- te lo stesso “abusivismo”. Un termine quello del “prestanomismo” usato con molta cautela, spesso con tanta difficoltà e sempre con eccesso di ritro- sia da parte degli ambienti odontoiatrici sia associativi (Andi e Aio) sia soprattutto ordinisti con l’intramontabile dottor Giu- seppe Renzo (crediamo stia veleggiando verso i 20 anni di Presidenza interrotta della Commissione Nazionale Odontoiatri) che da sempre “dà letteralmente i nume- ri” sul fenomeno dell’abusivismo (ultima- mente sembra che il fixing si sia orienta- to sui 10.000) ma è colpito da improvvisa afonia quando deve pronunciare il termine “prestanome”. D’altra parte, le varie CAO provinciali non brillano certo per i provve- dimenti disciplinari contro i “prestanome” partendo forse da un assunto e dall’applica- zione della proprietà transitiva: se un feno- meno non viene menzionato non esiste (as- sunto) e se non esiste è giusto non punirlo (applicazione della proprietà transitiva). In breve, un’altra dimostrazione dell’esistenza della dimensione altra, non terrena ma ex- tragalattica, dove spesso dimostrano di vi- vere certi dirigenti odontoiatrici. Del dottor Renzo ci piace ricordare anche - a proposito di abusivismo e di “prestanomismo”, termi- ne per il quale il Nostro sempre generoso di dichiarazioni, comunicati e circolari non ri- esce mai a trovare le giuste lettere sulla ta- stiera - un gustoso lapsus freudiano. In uno dei tanti convegni che lo vede protagonista – se non sbagliamo nel 1999 alla Sala del Ce- nacolo della Camera dei Deputati – arrivò ad affermare che in Italia accanto ad un abili- tato all’esercizio dell’odontoiatria esisteva un abusivo. Non concordiamo certamente nella dimensione del fenomeno ma sicura- mente concordiamo sul fatto che accanto ad un abusivo c’è sempre un prestanome. D’altra parte se altri applicano la proprietà transitiva in senso negativo, crediamo sia legittimo applicarla anche in senso positivo. Ma si ha così tanta ritrosia da parte di certi ambienti ad usare il termine “prestanome” che in Commissione Giustizia del Senato d’improvviso scompare persino la fattispe- cie astratta e la relativa dura sanzione che nel ddl Marinello prevedeva addirittura l’i- nibizione perpetua all’attività. E così il dottor Renzo in una lettera inviata a tutte le CAO, all’indomani della decisio- ne della Commissione Giustizia del Senato, si felicita non poco con quanto avvenuto, sottolineando le sanzioni per gli abusivi ma dimenticandosi completamento dello “scip- po con destrezza” (tanto per rimanere nel linguaggio giuridico) avvenuto sulle sanzio- ni per i “prestanome”. E proprio riflettendo sulla citata lettera, ci sono balzate alla men- te alcune considerazioni più che semiserie, molto amare: - forse non avendo una grande consuetu- dine nell’usare il termine “prestanome” il dottor Renzo non è riuscito a trovare le parole giuste per rappresentare lo “scip- po con destrezza” perpetrato in Commis- sione; - se fosse stato confermato il comma dell’inibizione perpetua per i “prestano- me”, considerato quanto detto nel 1999 (“ad ogni dentista corrisponde un abusi- vo” e quindi tutti i dentisti sono presta- nome) il povero dottor Renzo si sarebbe giustamente trovato con un Albo Odon- toiatri senza più iscritti e quindi con un titolo (Presidente) senza alcun valore e senza “occupazione” connessa al titolo. E noi da sempre siamo per la strenua dife- sa dei livelli di occupazione ma anche dei titoli, anche se preferiremmo che, al pari delle lauree, non avessero valore legale. Ma è così tanta e tale la “ritrosia” a tratta- re il termine “prestanome” e il fenomeno ad esso collegato che anche nei commenti successivi all’approvazione il 4 aprile scor- so dell’amputato ddl Marinello tutti i rap- presentanti odontoiatrici e non intervista- ti non fanno quasi cenno allo “scippo con destrezza”. Qualcuno come il Presidente FNOMCeO, Amedeo Bianco, non si preoccu- pa gran che del fatto in quanto “saranno gli ordini dei medici a provvedere” (SIC) ed un “generoso” Giuseppe Renzo afferma addirit- tura che “mancando gli strumenti gli ordini possono ben poco” senza nulla aggiungere sullo “scippo con destrezza” che certamente avrebbe rappresentato un bello strumento. Ma fosse anche rimasto il comma sul “pre- stanomismo” tutto il quadro – dal punto di vista odontotecnico – non sarebbe stato affatto definito, mancando il tassello fonda- mentale del profilo professionale, in caren- za del quale l’odontotecnico chiamato dal clinico a compiere le cd. prove di congruità e spesso anche a prendere le impronte (fatti- specie che si ripete ogni minuto di ogni ora di ogni giorno di ogni mese di ogni anno) in- corre nelle pesanti sanzioni previste dal ddl Marinello come abusivo. Se infatti anche la Camera dei Deputati do- vesse approvare pedissequamente il testo uscito dal Senato, il clinico che chiama il tecnico a fare le cd. prove di congruità ma anche altre manovre non rischia nulla, il tecnico paga una pesantissima sanzione e casomai, come non infrequentemente ac- cade, lo stesso clinico – che al servizio in più richiesto al tecnico non riconosce alcun onorario – la sera presso l’ordine e/o alle ri- unioni del suo sindacato odontoiatrico tuo- na contro l’abusivismo e contro gli odonto- tecnici. Dimostrando così ancora una volta l’esistenza di una dimensione altra, non terrena ma extragalattica, dove è possibi- le praticare – per dirla alla Miklos Jancso – “vizi privati e pubbliche virtù”. Certo ci possiamo consolare in parte con le sanzio- ni previste per l’abusivismo odontotecnico e se qualcuno si domanderà perché queste vengono quantificate in circa 1/10 di quelle previste per l’abusivismo odontoiatrico, gli si potrebbe rispondere che la ragione – forse – sta nel fatto che di norma le protesi vengo- no installate nel cavo orale del paziente con un ricarico di 10 volte rispetto al costo del- la fornitura. E si sa, le brutte abitudini sono dure a morire. E all’ignaro paziente che al momento del pagamento esclama “Ma quanto è caro, dottore, questo ponte!” di so- lito il clinico risponde “Signore ha ragione, ma sapesse quanto sono avidi gli odonto- tecnici!” E a tal proposito, chissà perché la mente corre subito alla fatturazione separa- ta, così tanto contrastata dai tanti abitanti di quella dimensione altra, non terrena ma extragalattica. Si può ovviare a quanto sopra raccontato con tanta amarezza e qualche punta d’iro- nia? Sì, si può e soprattutto si deve! Programma CULTURALE 2014 - Eventi del circuito nazionale 14 giugno 2014 Sestri Levante (GE) 2° Congresso Antlo Nordovest – Memorial Alfredo Buttieri 26-27 settembre 2014 Montesilvano (PE) 31° Congresso Nazionale Antlo Massimo Maculan