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Dental Tribune Italian Edition

8 Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2014Il Consulente Eventiculturalicelebrativi Permaggioriinformazioniwww.leone.it/anniversary/ LEONE S.p.a Via P. a Quaracchi, 50 • 50019 Sesto Fiorentino (FI) Tel. 055.30441 Fax 055.374808 • info@leone.it www.leone.it 20141934 Anni Ortodonzia e Implantologia 1corsogratuitoalmese pertuttoil2014 Incontroculturale pertecniciemedici LEOTECH 13/06/2014 Firenze PP14/01-IT EventoInternazionale diOrtodonzia Prof.McNamara & Prof.Sarver Firenze 8 /10/ 2014 Liberi professionisti o imprenditori? Cosa siamo o cosa ci converrebbe essere? Per defi nizione (da Wikipedia) con il termine “libero professionista” si in- dica un lavoratore che, avendo una professionalità acquisita tramite per- corsi di istruzione, la fornisce a vari clienti senza avere datori di lavoro. Impresa, sotto il profi lo giuridico, è invece un’attività economica pro- fessionalmente organizzata per la produzione o lo scambio di beni e/o servizi. Sono considerati, quindi, pic- coli imprenditori (articolo 2083 c.c.) anche coloro che esercitano un’atti- vità professionale organizzata preva- lentemente con il proprio lavoro. Da tempo vi è un contrasto sulla visione dell’attività professionale tra gli Ordini (e non solo quello dei Medici-Odontoiatri) e l’Antitrust. La conferma arriva da un rapporto dell’Authority nel quale viene riba- dito che l’attività professionale altro non è se non attivi- tà imprenditoriale e, come tale, non può essere limitata. Una visione che spesso ha portato Ordine e Agcom a scontrarsi anche in aule giudiziarie, specie per quanto riguarda la que- stione pubblicità e tariffe. Nel 2011 anche l’allora Presidente dell’Autorità garante della concor- renza e del mercato, Antonio Catri- calà, in un’intervista, dichiarò che secondo le norme e lo spirito del Trattato Europeo, l’attività professio- nale viene considerata attività im- prenditoriale. Ne deriva che ci deve essere libertà di defi nire le tariffe e di fare pubblicità per amplifi care la possibilità di scelta dei clienti (pa- zienti). A questo punto, agli Ordini rimane il ruolo di semplici gestori di elenchi di professionisti. Questa è anche la fi nalità di quanto previsto nella bozza della manovra economi- ca nel cui capitolo “Liberalizzazioni e sviluppo” si afferma il “principio di libertà d’impresa” sul quale si deve basare l’esercizio delle professioni. Si sancisce inoltre “l’abrogazione delle indebite restrizioni all’accesso e all’esercizio delle professioni” e si cancella la limitazione dell’esercizio di un’attività economica, mediante indicazione tassativa della forma giuridica richiesta dall’operatore (in poche parole, l’ammissione delle so- cietà di capitale). Noi sappiamo bene che gli studi sono diventati imprese. La loro gestione richiede un notevole sforzo di tempo e denaro sommato all’impegno continuo di svolgere, nel miglior modo possibile, la professio- ne per la quale abbiamo tanto studia- to e che sicuramente amiamo. La crescita che non decolla, il peso delle tasse superiore in larga misura al 50% degli utili, i rapporti diffi ci- li con le banche che, in molti casi, hanno stretto i cordoni del credito, sono fattori che accomunano tutti i lavoratori autonomi (professionisti, imprenditori, commercianti e arti- giani). Ma se le imprese (e le attività commerciali) ben rappresentate, cer- cano e propongono soluzioni (cassa integrazione, incentivi, defi scalizza- zioni, snellimento della burocrazia, mobilità, liberalizzazioni, riforma fi scale, infrastrutture, aumento delle quote export, aggregazioni, aperture all’estero, innovazioni, riforma delle pensioni ecc.) i liberi professionisti (odontoiatri in particolare), asso- lutamente silenti a livello politico- mediatico, subiscono soluzioni che “altri” ritengono utili avendo a che fare con convenzioni assurde, low cost, pubblicità di tutti i tipi e turi- smo odontoiatrico. Di loro si parla solo per tariffe troppo alte, mancan- za di concorrenza, libera pubblicità, libera circolazione, casta, abolizione dell’Ordine e, soprattutto, evasione fi scale. Ma allora, cosa siamo? O me- glio, cosa ci converrebbe essere: liberi professionisti o imprenditori? William