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Dental Tribune Italian Edition

34 Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2014Attualità IDEA: una nuova realtà nel panorama associativo degli igienisti dentali È nata da poco, ma ha ormai un seguito di quasi mille igienisti dentali e all’attivo già nove eventi formativi, tutti sold out in pochi giorni, e altri nove in programma sino alla fi ne dell’an- no. Stiamo parlando di IDEA – Igienisti Dentali Associati – la nuova associazione di rappresentanza degli Igienisti Dentali, costituitasi solo cinque mesi fa e già diventata una realtà di ri- ferimento per l’intera categoria. «È stata costituita nel mese di dicembre scorso» ci racconta la dott.ssa Rossella Ferraroni, coordinatore nazionale di IDEA «da un gruppo di colleghi intenzionati a dare vita a una nuova as- sociazione che si ponesse come obiettivo principale quello di riunire sotto un’unica bandiera l’intera categoria ed evitare, così, quel frastagliamento e quelle divisioni che tanto avevano nuociuto allo sviluppo della professione». Il gruppo promotore ha avuto sin dall’inizio le idee ben chia- re sul nuovo modello associativo: partecipazione democratica e assenza di ogni verticismo esasperato, forte e innovativa spinta sindacale, grande attività di servizio concreto ai soci e impulso alla crescita scientifi co-professionale della categoria. Con orgoglio la dott.ssa Ferraroni (in foto) spiega che si tratta di un’associazione low cost: «IDEA ha una visione precisa della gestione economica associativa: quote di iscrizione irrisorie, parteci- pazione gratuita per i soci a tutti gli eventi forma- tivi e riduzione al minimo delle spese di gestione. Noi riteniamo che la formazione obbligatoria non debba essere un costo per gli igienisti dentali, ma un impegno dell’associazione verso i propri iscritti». Anche il modello organizzativo di IDEA è forte- mente innovativo: «l’associazione è gestita da un Coordinamento Nazionale, i componenti del qua- le hanno piena autonomia nell’ambito dell’inca- rico specifi co che gli è stato attribuito. Non esiste alcun vertice, alcun Presidente: il coordinatore nazionale ha mere funzioni di rappresentanza, in quanto, come dicevo, la gestione è affi data colle- gialmente all’intero Coordinamento Nazionale». L’attività di IDEA è fortemente decentrata a livello regionale, ove operano in piena autonomia, i Co- ordinamenti Regionali. Ma ciò che ha caratterizzato sino a oggi l’atti- vità di IDEA è stata la forte e innovativa spinta sindacale: «Riconoscimento della vera autono- mia professionale degli Igienisti Dentali, piena attuazione del diritto a svolgere l’attività anche all’interno di un proprio studio di igiene dentale, lotta ferma e dura contro ogni forma di abusivismo» chiarisce la dott.ssa Ferraroni «rappresentano i tre impegni che abbiamo preso con i nostri soci e non ci tireremo indietro fi no a quando non avre- mo raggiunto questi obiettivi». Su un punto, il coordinatore nazionale vuol porre l’attenzione ed è il rapporto tra l’associazione e i propri soci: «IDEA ha con i propri soci un rapporto di assoluta correttezza, un rapporto continuo, quotidiano, quasi ossessivo, perché per IDEA i soci sono la vera ricchezza spirituale dell’associazione. Dai soci tra- iamo la forza per l’impegno quotidiano, le idee per il lavoro, gli spunti per la formazione scientifi ca e culturale. Ma il rapporto di collaborazione è reciproco perché IDEA fornisce al socio una continua attività di consulenza professionale, giuridica, fi scale e previdenziale». «Con la categoria degli odontoiatri vogliamo avere un rapporto leale» termina la dott.ssa Ferraroni, «fondato sul rispetto delle reciproche competenze e della reciproca autonomia. Rappre- sentiamo due professioni diverse che hanno il dovere, oltre che il piacere, di collaborare avendo come fi ne ultimo di que- sta collaborazione la tutela della salute del paziente». Il primo Congresso Nazionale di IDEA – Igienisti Dentali Associati – si svolgerà nei giorni 19 e 20 Settembre 2014 a Bologna. “WE CARE – Professionisti della salute a confronto” ne sarà il tema. Fondo Centrale di garanzia: boom di richieste Dal 10 marzo scorso per la prima volta anche i professionisti iscrit- ti agli ordini professionali e quelli aderenti alle associazioni profes- sionali possono accedere al Fondo di garanzia nazionale per le PMI e sempre nella stessa data con criteri di accesso meno severi. In un articolo comparso in questi giorni sul sito www.impresanews. it, si legge che sono raddoppiate le richieste nei primi due mesi del 2014. Il Fondo Centrale di garanzia per le PMI ha registrato numeri da primato con le operazioni accolte raddoppiate, i fi nanziamenti in au- mento del 74,6% e l’importo garan- tito dell’80,5% rispetto al periodo gennaio-febbraio 2013. La carenza di liquidità, soprattutto tra le aziende più piccole, sta portando a sfruttare al massimo lo strumento che è utile per garantire gli operatori fi nanzia- ri (banche, confi di, società di lea- sing) che concedono fi nanziamenti. Il governo ha promesso un rifi nan- ziamento di 500 milioni di euro. Bisognerà vedere, continua l’arti- colo, se il trend di inizio 2014 sarà confermato o addirittura accelerato dalla riforma del Fondo, operativa da marzo. La fonte riporta anche alcuni interessanti dati. Nel 2013, rispetto all’anno precedente, le ope- razioni sono aumentate del 25,8% e i fi nanziamenti accolti del 32,6%. Nei primi due mesi del 2014 si è passati rispettivamente a un 100,6% (14.521 operazioni) e a un 74,6% (1,87 mi- liardi di euro). Nello stesso periodo l’importo garantito è salito a 1,1 mi- liardi (80,5%) e, a fronte di un au- mento delle domande del 58%, il nu- mero di imprese ammesse al Fondo è passato da 5.720 a 11.337 (98%). In generale si registra un trend di ri- duzione dell’importo medio dei fi nanziamenti. Le domande accolte per classe di importo garantito mo- strano una crescita maggiore nelle categorie più contenute, cioè fi no a 100 mila euro e da 101 mila a 500 mila euro. La gran parte delle ope- razioni riguarda imprese di micro dimensioni con un +117%, che rap- presentano il 59% del totale, segui- te da quelle di piccola dimensione (31%) e dalle medie con meno del 10%. Restano visibili alcune tenden- ze ormai abbastanza consolidate del Fondo. Le operazioni a breve ter- mine continuano a rappresentare la fetta prevalente, 53,6% del totale. Spicca inoltre un ampio divario tra il Nord, con il 52% delle domande accolte, e il Mezzogiorno, con il 27%. Rimane ancora limitata la quota di imprese che accedono allo stru- mento con l’obiettivo di investire. In particolare l’85,6% delle operazioni è fi nalizzata a colmare esigenze di liquidità e solo la parte restante è collegata agli investimenti (sebbe- ne questa tendenza sia in crescita rispetto al 2013). Quanto ai settori, l’industria rappresenta il 45% del- le domande ammesse, a seguire il commercio (38%) e i servizi (16%). Crescono del +132% le domande ap- provate relative agli artigiani. Sarà interessante seguire il trend dell’accesso da parte delle libere professioni solo recentemente “am- messe”. Dental