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Dental Tribune Italian Edition

32 Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2014Speciale Giovani Indurisce in ambiente umido e in presenza di fluidi biologici Bioattività con formazione di apatite Biocompatibilità Attività antibatterica Stabilità dimensionale (fillosilicato brevettato) Adeguata espansione Adattamento marginale Non si degrada nel tempo the endodontic cement inducing formation of APATITE Dallaricercaitaliana il cemento endodontico che induce la formazione di apatite Indurisce in ambiente umidoIndurisce in ambiente umido Bioattività con formazione di apatite Biocompatibilità Stabilità dimensionaleStabilità dimensionale 22070 Rovello Porro - CO - tel. 02 96 75 4179 - www.isasan.com - info@isasan.comS.r.l C M Y CM MY CY CMY K BIOSEALER.pdf 1 16/01/14 17:22 Malagnino invita i giovani a pensare per tempo al loro futuro Nel suo recente incontro con i giovani, avvenuto a Roma nell’ambito dell’ul- timo Congresso del Collegio Docenti, Giampiero Malagnino, Vice Presiden- te vicario della Fondazione Enpam (Ente Nazionale di Previdenza ed Assi- stenza dei Medici e degli Odontoiatri, NdR), ha toccato diversi punti della condizione giovanile. Dopo aver esor- dito deplorando il consistente fl usso di giovani neoprofessionisti, che non trovando un lavoro soddisfacente nel proprio paese vanno a tentare fortu- na altrove, Malagnino ha osservato che seppur robusta (e dannosa per l’economia nazionale) è la fi umana di giovani preparati che mirano all’este- ro, lo è altrettanto quella dei giovani polacchi, romeni ecc. che approdano nel nostro Paese. Da qui, il tentativo dichiarato dell’Ente di porre un freno, in qualche modo, all’attuale disper- sione di risorse intellettuali in corso con gravi ripercussioni sulla nostra economia. Dopo aver sottolineato l’importanza della componente pro- fessionale della società, ha richiamato l’entità del fatturato prodotto dai pro- fessionisti in Italia (e i dentisti sono sicuramente dei professionisti e non aziende, come vorrebbe qualcuno) ammontante, oggi come oggi, a circa 420 miliardi. L’incipit di carattere generale dell’in- tervento di Malagnino è sfociato nell’invito ai giovani a prendere co- noscenza dell’Enpam attraverso il suo sito e, più in generale, a conoscere meglio l’attività degli Ordini, poiché passa attraverso queste istituzioni l’a- iuto per accedere agli incentivi offerti dall’UE per l’avvio alla professione. Richiamandosi più in particolare alla previdenza, un aspetto cui un giova- ne di solito non pensa all’inizio di car- riera, il Vice Presidente ha sottolinea- to l’iscrizione all’Enpam sulla base di un prestito d’onore per gli studenti di Medicina e Odontoiatria agli ultimi due anni di facoltà. Una forma di so- lidarietà di categoria che li metterà in condizione di godere di un periodo di versamenti più lungo, circostanza di cui i benefi ciari apprezzeranno solo in un secondo momento tutta l’uti- lità, e che potrebbe diventare subito apprezzabile nel caso deprecabile di una invalidità. Malagnino, infi ne, ha esortato calda- mente i giovani ad avviare forme di pensionamento volontario, in virtù anche del noto principio che “più si versa, meno tasse si pagano”. Pren- dendo le mosse dalla solidità del bi- lancio Enpam (16 miliardi di cui uno “utilmente” investito) li ha invitati più in generale a stare, una volta lau- reati, “vicini alle istituzioni”. Paola, al ritorno dal Collegio dei Docenti, dove la massima attenzione è stata rivolta ai giovani, puoi esprimere il tuo parere? Un congresso nazionale di odontoiatria è sicura- mente un evento importante per uno studente, per cominciare a rendersi conto di ciò che potrà rappresentare la sua professione dopo la sospirata laurea. Proprio per questo quando i nostri profes- sori dell’Università di Catania ci hanno prospet- tato la possibilità di partecipare al XXI Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti di Odontoiatria ho accolto l’invito, insieme ad altri colleghi, con entusiasmo. Al momento di partire alla volta di Roma si sono manifestate in me diverse sensazio- ni. Anzitutto il desiderio di confrontare quanto fin qui studiato con le relazioni che sarebbero state presentate durante il congresso, poi il desiderio di scambiare esperienze e opinioni con colleghi di altre università, infine il desiderio di visitare gli stand espositivi ricchi di nuovi materiali e innova- tive tecnologie. Già cinque anni or sono, dopo aver superato l’esame di ammissione al Corso di Laurea in Odontoiatria, si paventava un diffuso malesse- re riguardo la mia futura professione. La pletora odontoiatrica e l’ancor più preoccupante elevato numerodistudentiitalianicherientrerannodall’e- stero dopo aver conseguito la laurea, scompagine- ranno ulteriormente gli equilibri già delicati dell’o- dontoiatria italiana, incidendo negativamente sul nostro futuro professionale. Quotidianamente i nostri rappresentanti studenteschi e finanche i nostri professori ci illustrano questa amara realtà. Proprio per questo ho molto apprezzato che, nell’ambito di un convegno puramente scientifico, noi studenti abbiamo avuto la possibilità di assi- stere a dibattiti sul ruolo della formazione univer- sitaria e post-laurea e sul futuro della professione odontoiatrica. Si è parlato, infatti, di core-curricu- lum, cioè una formazione sempre più uniforme e con parametri di qualità per gli studenti di tutti gli atenei italiani. Ne deriva che è compito dell’Univer- sità garantire un percorso formativo d’eccellenza uniformandosi a livello nazionale. Al termine del congresso l’impressione che ne sca- turisce è che per noi giovani prossimi odontoiatri non può esserci futuro professionale senza qualità nella formazione. E a ciò potrà contribuire anche l’incrementodellespecializzazionipost-laurea,che permetteranno di acquisire una specialità nella qualità, passaporto indispensabile per una sicura affermazione professionale. Come mai hai scelto il percorso di Odontoiatria invece di Medicina? È stato determinante per la scelta avere un padre odontoiatra? Ilfattodiesserefigliadiodontoiatrahasicuramen- te influito, anche solo in maniera inconscia, sulla mia scelta che comunque è stata ponderata e ra- gionata. L’aver superato, infatti, entrambe le sele- zioni di ammissione ai Corsi di Laurea in Medicina e Odontoiatria mi ha posto di fronte a una difficile scelta. Ma proprio perché oggi l’odontoiatria, così comemoltealtreprofessioniintellettuali,sipresen- ta in profonda crisi, il primo requisito per la scelta della professione è l’amore, la passione indipen- dentemente dalle prospettive di guadagno. Indub- biamente sono consapevole di quanto “costi” fare l’odontoiatra oggi, quanto impegno occorra per ottenere i risultati professionali e quanto ne oc- corra per mantenersi al passo con la professione. Ciò si può fare solo se si intraprende questa strada conpassione,conlaconsapevolezzadidovercirap- portare con persone molto diverse tra loro ma che hanno tutte il diritto di avere una prestazione pro- fessionalmente valida. Proprio per questo mi sento di vivere la condizione di figlia d’arte con assoluta serenità, consapevole che all’indiscusso vantaggio di poter avere un accesso privilegiato alla forma- zionepratica,debbacorrispondereunafortemoti- vazione per la professione unita a forza d’animo e capacità di sacrificio. Molti giovani preferiscono andare a studiare in altre città d’Italia, al Nord o all’estero. Scelta casuale Catania o di principio? La scelta di rimanere a Catania, mia città natale, è stata puramente casuale avendo superato qui il concorso di ammissione al Corso di Laurea; ciò no- nostante, ormai giunta al penultimo anno del mio corso di studi, mi sento di poter ben giudicare il percorso formativo affrontato, essendo molto sod- disfatta delle competenze teoriche che i nostri pro- fessori hanno saputo trasmetterci. Certamente la formazione pratica non è apparsa pari a quella te- orica, ma proprio per il fatto che, a partire dall’an- no della mia ammissione, la Laurea in Odontoia- tria sia diventata magistrale con l’inserimento del sesto anno, ritengo che an- che questa ca- renza sarà presto colmata. Ecco perché sia io sia i miei colleghi di Corso abbiamo accolto questo pro- lungamentomoltofavorevolmente,considerando- lo non tanto un ostacolo quanto piuttosto un’op- portunità in più per una formazione universitaria più performante. Infine come vedi il futuro dei giovani odontoiatri e in particolare delle giovani odontoiatre? Credo fermamente che un giovane abbia il “dove- re”diessereottimistaversoilpropriofuturoprofes- sionale. Certo, questa professione sta diventando sempre più complessa richiedendo competenze di alto profilo. Non per niente il conseguimento della Laureaèconsideratodatuttisololabasediparten- za di un lungo percorso. Ecco perché ritengo che i giovani futuri odontoiatri debbano muovere i pri- mi passi consapevoli delle difficoltà ma con gran- de serietà, guardando al futuro con sano realismo. Il fatto, poi, che recenti statistiche indicano un alto tasso di femminilizzazione nell’odontoiatria, credo potrà contribuire a migliorare la nostra fu- tura professione. Ritengo, infatti, che le donne si- ano nate per essere medici proprio perché spesso riescono a guardare i problemi anche dal punto di vista emotivo. E questo potrà rappresentare un valore aggiunto a una professione che sempre più dovrà guardare al guadagno di salute che riesce a generare,piuttostochealmeroritornoeconomico. Odontoiatria: questione di scelta Intervista a Paola Campagna, studentessa al V anno di Odontoiatria a Catania WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM