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Dental Tribune Italian Edition

3Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2014 LA TESTINA ORAL-B PIU’ AVANZATA. PER UNAPER UNA PERFETTAMENTE ANGOLATA PULIZIA SUPERIORE* ORAL-B® PRO6000CON CROSS ACTION® UNANUOVACONQUISTANELLATECNOLOGIA DELLOSPAZZOLAMENTO Le setole dello spazzolino perfettamente angolate e a lunghezza alternata permettono una migliore rimozione di placca del 22% e un minor sanguinamento gengivale del 35%** SPAZZOLINI ELETTRICI ORAL-B® DELICATO, EFFICACE, ACCURATO. *rispetto ad uno spazzolino manuale tradizionale e Sonicare®DiamondClean®. **rispetto ad uno spazzolino SonicareDiamondClean dopo 6 settimane di utilizzo. Sonicare DiamondClean è un marchio registrato di Philips Oral Healtcare Inc. ADV CROSS ACTION 21X29,7.indd 1 3/31/2014 11:21:51 AM L’Intervista << pagina 1 Qual è il modello che ha consentito la salute del cavo orale? Il modello libero professionale. Il SSN garantisce solo il 5%. Non esiste altro in medicina. Il SSN non ha risorse eco- nomiche per sostenere l’odontoiatria. Tutti i modelli possono essere studiati, come esercizio, ma l’odontoiatria co- sta, ovviamente anche al professioni- sta, che oggi più che mai si dota di tec- nologie all’avanguardia e di sistemi di sicurezza importanti, con dettagliate normative. Questo però non deve dare alibi a nessuno: in alcuni casi ci si è ridotti alla vendita di un prodotto, un manufatto. Il modello proposto potrebbe avere una dignità in termini di discussione. Ma dobbiamo capire da dove parte e che obiettivo vuole raggiungere. Dunque Presidente siete contrari anche se in alcuni paesi come la Germania esiste una realtà simile? Qui non siamo in Germania. Si corre il rischio di diventare dei dipendenti. È un momento di grande crisi anche culturale . In alcune regioni, accanto al dentista di famiglia, si propongono modelli di odonto-protesista, dove il SSN fa fat- turare direttamente l’odontotecnico. Altra questione è la definizione della nostraattivitàedeiprofili.Comeama- va dire Dante siamo ancora sospesi. L’Antitrust dice che siamo imprese. Ma l’Inps in merito ai disoccupati dei nostri dipendenti che potrebbero en- trare nella cassa integrazione dice no: noi non siamo imprese, ma professio- nisti. La mia paura più grande è che ci saranno folle di dentisti come noi che si iscriveranno alle liste e qui allora di- ventiamo dei dipendenti. Contrari quindi alla fatturazione diretta degli odontotecnici? Certo, che potrebbe solo ribadire su- perficialmente “quanto guadagna il dentista”. Attenzione anche ai profili definiti dalla legge. Per esempio per quanto riguarda gli igienisti dentali, chi cerca di fare delle fughe in avan- ti rischia la rissa. Agli igienisti non compete la visita né la prescrizione di farmaci. La circolare definisce le com- petenze dell’uno e dell’altro. Ma 60.000 dentisti non sono troppi? È necessaria una programmazione dei fabbisogni. Il Ministero adesso è su questa strada. Noi lo diciamo da tempo che 60.000 dentisti sono trop- pi. L’OMS indica un rapporto ideale di 1 ogni 2.000 cittadini (non pazienti, ma potenziali). Il fabbisogno è quella rilevazione che si fa attraverso il Ser- vizio Sanitario regionale e gli Ordini provinciali, per poter decidere quanti professionisti dobbiamo formare e sono necessari. I fabbisogni devono contemplare l’uscita dalla professione di dentisti con nuovi accessi. Ma tut- ti gli Ordini provinciali hanno detto Renzo: futuri modelli di odontoiatria che non servono in questo momento odontoiatri. Ci credo: ne abbiamo 60.000! Invece le Regioni dicono che ne servono quasi 1000. Ma da dove nasce questo bisogno? Da ammini- strativi e università. Cosa significa Presidente che anche i Corsi di Laurea italiani sono troppi? Sono troppi 34 Corsi. In Europa ce ne sono in tutto una trentina, in Francia ad esempio 12. Ci sono delle univer- sità che si devono chiudere. Bisogna anche avere le attrezzature per fare formazione. <> pagina 4 WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM