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Dental Tribune Italian Edition

9Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2014 Gestione dello Studio 6/A Via Natta . 43122 Parma . Italy . tel +39.0521.607604 . www.cattani.it . e-mail: info@cattani.it Costruire macchine sempre più flessibili, più sicure, con costi d’esercizio ridotti, che consentano risparmio di energia e di materie prime per una crescita sostenibile: ecco la nostra aspirazione! Oggi si concretizza in Maxi-Smart, l’impianto di aspirazione chirurgica dentale ideale per il funzionamento contemporaneo di quindici poltrone. Frutto dei nostri desideri e della ricerca scientifica Maxi-Smart è un con- centrato di innovazione tecnologica: • Il separatore centrifugo sostituisce sia il Vaso-Separatore che la pompa di drenaggio, gli ingombri sono così ridotti e la manutenzione è più semplice. • Il separatore di amalgama è assemblato, con il separatore centrifugo, sopra al gruppo aspirante ed a lato del filtro secreti, due particolari che risultano così comodi per la manutenzione ordinaria. • Il gruppo aspirante sottostante è carenato. • Il centralino elettrico contiene l’inverter ed il computer. • Il programma prevede la regolazione facoltativa della prevalenza. • La regolazione automatica della portata è in funzione degli utilizzi. • E’ dotato di tutti gli avvisi di pericolo e di controllo a distanza. • E’ il primo grande impianto di aspirazione chirurgica che, oltre alla prevalenza, controlla anche la portata che cresce automaticamente in funzione dell’aumen- tare della richiesta. WE LOVE WHAT WE DO CON MAXI-SMART ABBIAMO RAGGIUNTO LA NOSTRA PIù ALTA ASPIRAZIONE. << pagina 8 Nessuna reticenza, nessuna incer- tezza, nessuna fretta, nessuna an- sia. Lasciate parlare il paziente, non concludete le frasi al posto suo: ha bisogno di raccontare, ha bisogno di capire se siete, finalmente, quelli giu- sti. È l’imprinting, è incancellabile. Un’attenzione particolare ai tempi: il paziente ha impiegato mesi per deci- dersi a fare quella telefonata, ora vuo- le venire subito. Non è possibile che non si comprenda quanta urgenza ha di fissare questa visita! Se non riuscite ad assegnare un ap- puntamento di prima visita nell’arco di una settimana/dieci giorni, avete un problema di agenda. Riorganizza- tela prevedendo degli spazi riservati che non devono essere occupati da appuntamenti operativi. Comunicazione chiara e trasparente quando si congeda il paziente dalla prima visita: protocolli di preven- zione e mantenimento per i pazienti più fortunati, preventivi e piani di pagamento immediati per i casi sem- plici, preventivi e piani di pagamento differiti alla visita di rivalutazione per i trattamenti più articolati che richiedono set-up diagnostici e studi del caso. Incrementate la gamma delle moda- lità di pagamento proposte ai pazien- ti, affiancando il tradizionale sistema degli acconti/saldo (iniziale, inter- medi e finale) con alternative incen- tivanti (sconto pronta cassa, credito agevolato a tasso zero) e formule per- sonalizzate (ad eseguito, rateazione mensile fissa distribuita per tutta la durata della terapia). Informate i pazienti che verranno richiamati in caso sospendano l’ac- cettazione di un preventivo. È sino- nimo di organizzazione, efficienza e serietà: in qualunque caso, volete co- noscere l’esito della loro valutazione. Raccogliete e catalogate le motivazio- ni dei rifiuti, vi torneranno utili per analizzare e correggere i punti di de- bolezza in fase di motivazione clinica o di traduzione economica. Mantenete attivi i pazienti che non hanno accettato un preventivo: escluse quelle meramente estetiche, le terapie proposte mirano a curare una patologia, magari al momento solo insorgente, ma destinata a pro- gredire e a degenerare. Avere il pa- ziente “in casa” quando avvertirà il problema in modo più serio, significa poterlo curare tempestivamen- te con un minimo aggra- vio di costi. A quel punto il paziente vi sarà grato per la cor- rettezza dimostrata e l’attenzione riservata in- nalzando di conseguen- za il vostro studio nella scala di gradimento. Proponetevi come “den- tisti di famiglia”, solleci- tate il vostro paziente a portare con sé in studio il proprio nucleo fami- gliare per una visita glo- bale preventiva. Individuate i bisogni specifici di ogni paziente e stabilite le priorità di intervento proponendo un programma di cura famigliare pluriennale che tenga conto delle ur- genze e delle disponibilità economi- che. Non lasciate che siano i pazienti a decidere chi deve curarsi per primo. Spesso vengono effettuate delle scel- te che non si basano su valutazioni cliniche obiettive, bensì su elementi emotivi discrezionali (curiamo pri- ma i bambini, si curano prima le don- ne, si cura prima chi ha male, oppure si rimanda per paura ecc.). Il medico deve vestire i panni del consulente e, appunto, consigliare per il meglio chi ha deciso di affidare alle sue mani la propria salute orale. Circondatevi di specialisti: odontoia- tria e ortodonzia si affiancano a mol- te discipline collegate che possono integrare e potenziare i risultati del trattamento dentale. Avviare collaborazioni strutturate all’interno del vostro studio con lo- gopedisti, osteopati, postu-rologi, medici sportivi oltre a condividere (e quindi abbassare) i costi di funziona- mento, permetterà di creare sinergie interdisciplinari dal semplice aggior- namento sui temi di mutuo interesse al vero e proprio scambio di pazienti. Informatizzate la vostra struttura: il digitale è onnipresente nella quoti- dianità in numero sempre maggiore, sia singoli soggetti sia famiglie. Le rilevazioni Istat a novembre 2012 evi- denziano che in Italia 6 famiglie su 10 dispongono di un computer colle- gato ad internet. Nell’immaginario del paziente infor- matizzazione è sinonimo di ordine, efficienza, velocità, progresso, inve- stimento, formazione professionale avanzata. L’agenda elettronica consente di assegnare appuntamenti di mante- nimento anche di lungo termine (6 mesi, 1 anno), di ricercare celermente tutti gli appuntamenti passati e futu- ri di un paziente e del suo nucleo fa- migliare, di riallocare appuntamenti in modo sicuro e veloce, di avvisare il settore clinico circa l’arrivo dei pa- zienti, di tenere sotto controllo le di- sdette intervenute e le urgenze inse- rite, di verificare quanti pazienti tra quelli attivi in anagrafica sono privi di appuntamento. L’informatizzazione della cartella consente l’aggiornamento in real time delle prestazioni effettuate con considerevolerisparmioditemponel flusso delle informazioni tra il setto- re clinico e la segreteria e la riduzione dei tempi di attesa del paziente alla reception. La stampa del preventivo, del piano di pagamento, della fattu- ra e di tutta la documentazione da consegnare al paziente (ricette, con- sensi informati, istruzioni pre e post operatorie,permessiperlavoroecc.)è veloce, chiara ed efficiente. Nei software gestionali più evoluti esiste l’opzione di dotare il paziente di un user_id e di una password per l’accesso all’area riservata dove pos- sono essere rese disponibili informa- zioni quali i prossimi appuntamenti, la situazione contabile, documenti informativi oppure comunicare inte- rattivamente con lo studio. Non ulti- mo, l’informatizzazione costringe lo studio ad aggiornare il personale di staff che vive un nuovo momento di socialità e risollecitazione mentale e a rivedere le procedure, spesso caren- ti o ridondanti, collegate al percorso del paziente. Giorno dopo giorno il paziente deve cogliere che lo studio è un luogo di cambiamento, di novità, di attività customer oriented. Tutto deve essere pensato e svolto pensando che il paziente, che non ha gli strumenti per valutare il valore clinico della prestazione, esprimerà il suo giudizio sullo studio muoven- do dagli aspetti più semplici o che gli sono più famigliari. Ed ecco l’importanza della puntua- lità, del coordinamento nella tra- smissione delle informazioni, della pulizia, dell’ordine, della personaliz- zazione del rapporto, dell’attenzione al benessere globale del paziente. Il dato economico viene come con- seguenza naturale di uno scambio di valori, quasi un ritorno al baratto. Se si sentono unici, vi percepiranno diversi. E non se ne vorranno andare. 1. Così titolava un famoso film di Giorgio Capitani degli anni ’90. note