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Dental Tribune Italian Edition

34 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Aprile 2014 IDEA (dal SIDID) e il tentativo di riunire sotto un’unica bandiera gli igienisti dentali italiani Pubblichiamo un’intervista a Loredana Bellia, responsabile della Relazioni universitarie del Coordinamento nazionale SIDID. Come e quando è nato il SIDID? Nel 2012 da una mia idea in collaborazione con altri colleghi e costituito statutariamente il 7 gennaio di quell’anno. Che cosa ne ha ispirato la nascita? Migliorare la condizione lavorativa, previdenziale e istituzionale dell’igienista perseguendo obiettivi concreti, suscettibili di por- tare la professione a cambiamenti positivi . Perché il SIDID ha incontrato difficoltà a porsi quale rappresentante professionale? Secondo l’art. 1 del Decreto 26 aprile 2012 del Ministero della Sa- lute sull’accertamento della rappresentatività nazionale delle as- sociazioni professionali dell’area sanitaria, tra i requisiti (lettera K) si sottolinea la «previsione dell’espressa esclusione di finalità sindacali». Pertanto il SIDID essendo prevalentemente un sinda- cato e pur rappresentando la categoria degli igienisti dentali e quindi delle professioni dell’area tecnico sanitaria, non poteva essere dichiarato rappresentativo, pur se in possesso degli altri requisiti e presente a livello nazionale. Quando e perché si è deciso di dar vita a IDEA facendovi confluire il SIDID? Occorreva creare una “nuova casa” per un maggior numero di igienisti dentali, perchè solo l’unità poteva dare alla categoria la forza per raggiungere obiettivi non realizzati. Costruire un nuo- vo soggetto, oltre le barriere associative e pregiudiziali personali per un nuovo spirito di categoria. Occorreva una nuova bandie- ra, sotto cui riunire la categoria creando interesse associativo per migliaia di colleghi mai o non più iscritti ad associazioni. Stiamo raggiungendo l’obiettivo: IDEA ha ridato entusiasmo ai delusi e creato interesse tra chi mai pensava di poter lavorare per un’as- sociazione. Quali sono i punti qualificanti del progetto? Riguardano l’aspetto organizzativo e politico/sindacale. IDEA è un’associazione non verticistica che realizza principi della democrazia partecipativa: grande autonomia organizzativa ed economica regionale, per una omogenea ramificazione sul territorio. La struttura è “low cost”: i ricavi, utilizzati fonda- mentalmente per organizzare l’attività formativa, solo in mi- nima parte per far funzionare la macchina, fondata sui prin- cipi del volontariato. L’associazione dev’essere un’opportunità per i soci, non il contrario: di qui una quota associativa bassa e tutti corsi gratuiti. Da un punto di vista politico, IDEA si caratterizza per la forte e in- novativa spinta sindacale. Consci dell’importanza di lavorare in team con tutte le figure del dentale, non possiamo dimenticare che l’igienista è considerato ancora “a sovranità limitata”. IDEA vuole far acquistare alla categoria il ruolo di protagonista nella prevenzione e tutela della salute orale degli italiani. Come è stata accolta la nuova sigla dalla base? Benissimo! La base SIDID ha accettato con entusiasmo la costitu- zione di IDEA perché ha visto, nei principi fondatori, l’attuazione del programma SIDID. Non una nuova sigla, ma nuova realtà. Quali saranno le prime iniziative del nuovo sodalizio? Abbiamo organizzato eventi formativi gratuiti per i soci, av- viato iniziative sindacali (come la petizione per bloccare l’au- mento di aliquote della gestione separata INPS o l’attività di contrasto all’abusivismo) e organizzative (una rete nazionale di cooperative di igienisti dentali e gruppo di acquisto solidale in loro favore), di grandissimo respiro, per dare sostegno agli associati ed aiutarli nella soluzione dei quotidiani problemi professionali. Non ritiene che la nascita di un altra sigla possa rendere meno efficace l’azione sindacale? IDEA non è nata per essere un’altra sigla, ma per portare sotto un’unica bandiera gli igienisti dentali italiani, creare interesse nei 4000 lavoratori che non hanno mai manifestato interesse per associarsi. Con IDEA si rafforza l’azione sindacale creando una forza d’urto più consistente per raggiungere gli obiettivi sperati. DT Diagnosi precoce del cancro orale Dr. Gaeta Giovanni Maria www.dtstudyclub.it www.dtstudyclub.it ll cancro del cavo orale è una patologia che potenzialmente può colpire tutti gli adulti. I dispositivi che utilizzano la fluorescenza diretta rappresentano una metodica utile ai clinici al fine di facilitare il riconoscimento precoce di lesioni potenzialmente maligne e neoplastiche del cavo orale e il management di lesioni clinicamente non evidenziabili. La presentazione si propone l’obiettivo di fornire le conoscenze di base fondamentali per un corretto inquadramento diagnostico mediante le metodiche cliniche, strumentali e molecolari utilizzabili per il riconoscimento precoce delle lesioni neoplastiche o potenzialmente tali da parte dell’operatore. Durante l’intervento verrà mostrato come superare le barriere di tempo e distanza fra studio e laboratorio inviando in tempo reale tutte le informazioni relative al paziente per consentire il progetto e la finalizzazione di manufatti protesici in modo completamente digitale. Il relatore porterà la propria esperienza di utilizzo quotidiano dell’impronta ottica e della rilevazione del colore in modo oggettivo e completo mediante sistemi digitali di ultima generazione. La relazione sarà una dimostrazione dei vantaggi che le nuove tecnologie consentono a beneficio dei pazienti e dell’efficienza di studi e laboratori. Trasferimento digitale fra studio e laboratorio: impronta ottica e rilevamento del colore Dr. Matteo Iaria WEBINAR REGISTRATOWEBINAR REGISTRATO CORSO GRATUITOCORSO GRATUITO HOME CORSI ONLINE EVENTSCORSI ONLINE Odontoiatria generale HOME CORSI ONLINE EVENTSCORSI ONLINE Digital dentistry - Cad/Cam CORSO SPONSORIZZATO DA Aprite gli occhi e fate aprire la bocca! Ogni due ore circa, per ogni giorno dell’ anno, in Italia, muore un uomo o una donna per cancro del cavo orale. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni per questa malattia è di meno della metà mentre quello di mortalità è più elevato di altre forme di tumore come quello della cervice uteri- na, del linfoma, del testicolo, della tiroide o del mela- noma, di cui esiste maggiore diffusione informativa e conoscenza da parte dei pazienti. Differentemente ad altre forme di cancro, la ricaduta sulla vita sociale del paziente è molto pesante. Basti pensare a cosa significhi relazionarsi senza la possibilità di poter parlare in maniera corretta, o presentarsi in pubblico con il volto sfigurato da interventi di chi- rurgia altamente demolitivi. L’elevato tasso di mortalità associato a questo tipo di tumore non è legato alla difficoltà diagnostica, ma alla sua individuazione quasi sempre tardiva. Solo il 4% dei tumori del cavo orale è diagnosticato in un primo stadio. Tra le cause, oltre l’alcool e il tabacco, oggi conosciamo la relazione con un virus della famiglia dei Papova, il ceppo 16 (HPV16) che viene individuato in circa un terzo dei tumori. Molto spesso il virus può essere presente senza manifestazioni cliniche. In questo caso i soggetti non bevono, non fumano, e sono giovani. A tutt’oggi non esiste un programma efficace di screening sulla popolazione, ma esistono delle semplici procedure che lo specialista può seguire ogni qual volta un paziente si presenti alla prima visita: adeguata osservazione delle mucose orali, della lingua e dell’orofaringe, eventual- mente supportate da indagini di basso costo e semplice attuazione come test di colorazione vi- tale o di autofluorescenza dei tessuti. In caso di lesioni evidenti all’osservazione clinica l’attua- zione di un PAP test e/o di un prelievo bioptico con successivo esame istologico. Nei soggetti a rischio per sesso ed età, un test in fase liquida mediante brushing delle superfici mucose per la ricerca dei ceppi oncogeni di HPV. La chiave del successo è quindi solo nella diagnosi precoce e questa è affidata all’odontoiatra. Se viene effettuata nel primo stadio della malattia il tasso di sopravvivenza può arrivare al 90% dei casi! Aprite gli occhi… e fate aprire la bocca! Giovanni