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Dental Tribune Italian Edition

3Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2014 Attualità VITA SUPRINITY è un materiale della nuova generazione di vetroceramiche per CAD/CAM. In questo innovativo materiale ad elevate prestazioni, per la prima volta la vetroceramica viene rinforzata con biossido di zirconio. Il materiale offre quindi alta resistenza, sicurezza del processo di lavorazione ed eccezionale affidabilità. La struttura particolarmente omogenea assicura semplicità di lavorazione e riproducibilità dei risultati. VITA SUPRINITY convince inoltre per l'ampia gamma di indicazioni. Per ulteriori informazioni consultare: www.vita-suprinity.com facebook.com/vita.zahnfabrik 3448I VITA SUPRINITY® – vetroceramica. Rivoluzionaria. La nuova vetroceramica ad alte prestazioni rinforzata con biossido di zirconio. affidabile sicura +ZrO2 SiO2 Li2O Per informazioni: VITA ITALIA srl, tel. 02 9039261, e-mail d.pogliani@vita-zahnfabrik.com estremamentetrem resistente << pagina 1 Dopo un anno di ardua disamina, articolata dal punto di vista scienti- fico, legale e medico-legale, i rappre- sentanti delle due parti concordano ora (con una “posizione condivisa” come dice il titolo del documento) che l'odontoiatra può eseguire te- rapie anche con finalità estetica sui tessuti molli, come il medico chirur- go “nei limiti consentiti dalla legge, con destinazione e delimitazione alla cura della zona anatomica di competenza, definibile come l'area corrispondente ai denti, alla bocca, alle mascelle e ai relativi tessuti, come meglio individuato dall'art. 2 L. N. 409/85.” Nessun limite invece per i laureati in Medicina e Chirur- gia con la specializzazione in odon- tostomatologia, che a tutt'oggi, per la cronaca, rappresentano circa il 50 per cento dei dentisti. Da tempo, numerosi odontoiatri hanno iniziato a fornire servizi di medicina estetica ai loro pazienti. Sia Alberto Massirone, Presiden- te Agorà, che Gianfranco Prada (ANDI) sottolineano che la medici- na estetica può ricoprire un ruolo importante nell'integrazione delle cure odontoiatriche, ma i percor- si formativi sono molto differenti così come le relative professionali- tà. I corsi di Medicina Estetica, che in Italia non è una specializzazio- ne ufficiale, durano 4 anni come un normale training specialistico. Di qui l’individuazione di percorsi formativi clinici e terapeutici per fornire al paziente rimedi efficaci e sicuri. Definito da lui “un grande risultato”, Prada ha assunto l'impe- gno di diffondere l’accordo presso tutti gli iscritti ANDI (oltre 23.000), intensificando così assieme ai colle- ghi della Medicina Estetica, la lotta contro l'abusivismo, ossia contro coloro, laureati e non (soprattutto estetiste) che si avventurano nella pratica medica. Pienamente d'accordo sulla sacro- santa battaglia anche il Presidente della SIES, Maurizio Priori, il qua- le sottolinea, quale conseguenza dell’accordo, l'opportunità per 6-7 mila medici estetici, di lavorare all'interno dello studio odontoia- trico, fianco a fianco con il denti- sta, con la possibilità , tra l'altro, di praticare trattamenti e interventi su qualsiasi parte del corpo ad inte- grazione delle competenze e speci- ficità professionali del collega. Una sinergia che in un momento di crisi, come l’attuale, è destinata a creare nuove (e reciproche) opportuni- tà. Ma se uno studio odontoiatrico vuole anche aprirsi alla medicina estetica – sottolinea Prada – deve controllare quali autorizzazioni sia- no necessarie nella propria regione, perché essendo diverse le norma- tive locali, quel che è consentito in un’area, può non esserlo nell’altra. Altra conseguenza fondamenta- le, debitamente sottolineata dalle parti firmatarie, è che nell'ottica di coerenza con l’oggetto dell’accordo (ossia che per un odontoiatra i limi- ti di intervento sono i mascellari e non il terzo inferiore del viso o al- tre parti ancora) i 12 mila assicura- ti con la convenzione ANDI Servizi non godranno più di copertura assicurativa per attività di medi- cina estetica eseguite al di là delle proprie competenze. Se l’accordo, come sottolineano giustamente Aldo Nobili e Marco Scarpelli, si presenta sostanzialmente come un Gentlemen’s Agreement, questo non gli impedisce di essere definito come “storico”. Non risulta infatti, che analoghi accordi per la “deli- mitazione dei confini” siano stati firmati sinora da altre specialità, né in Italia né tantomeno all’estero. Di qui la sua presumibile applicabilità. Obiettivo dichiarato, ora, è farlo re- cepire nelle Raccomandazioni, per la quali esiste un’apposita Commis- sione che accoglie e vaglia revisioni e integrazioni. p.g. “Storico” accordo tra ANDI e le Società di Medicina e Chirurgia Estetica (Cisme) La Giornata della Salute Orale internazionale Celebrata da AIO, alla camera, sulle note di “Happy” Bello celebrare la “Giornata del sor- riso” mondiale il 20 marzo, lo stesso giorno della “Gior- nata mondiale del- la Felicità” con un richiamo al noto inno alla gioia (la canzone “Happy” di Pharrell Williams, attualmente in vetta alle classifiche)! Magnifica la cornice della Sala Refettorio, alla Camera, in cui l’Aio, partner FDI, ha ce- lebrato con enfasi la Giornata Mondiale della Salute Orale. Le proposte in- terdisciplinari per sensibilizzare medici di altre specialità e la popolazione su salute orale e prevenzione si sono concretizzate (è una novità) in questa manifestazione cui prendono parte delegazioni di pediatri Fimp, dell’As- sociazione Medici Diabetologi e degli specialisti ambulatoriali Sumai con il suo presidente, Roberto Lala, che sottolinea la necessità di reinvestire in prevenzione. «Alla prevenzione e ai suoi convegni vengono dedicati pochi fondi – stigmatizza il Presidente della Commissione Affari sociali ed ex presidente Fnomceo Sardegna, Pierpaolo Vargiu – Importante sollecitare la politica con una giornata simile». In rappresentanza Fimp, rappresentante dell’80% dei pediatri, interviene anche un pediatra di famiglia (Sarra) a sostegno dell’iniziativa congiunta: «Quando si parla di prevenzione i pe- diatri credo siano i giusti interlocutori. Noi dobbiamo intercettare proble- matiche orali e indirizzarle all’odontoiatra e all’igienista sin dall’età pre- scolare, così come li indirizziamo all’oculista». Della connessione tra malattia parodontale e sistemica si parla da tempo. Di qui l’intervento dell’Associazione medici diabetologi italiani, a ribadire l’importanza di un intervento formativo tra le due specialità. Sambenero, in rappresentanza della Fnomceo nazionale, sottolinea il ruolo centrale del dentista nell’intercettazione delle malattie «capace di portare avanti un paziente dal bambino in poi e intercettarne i fattori di rischio molti anni prima attraverso il cavo orale e le anamnesi. Sua caratteristica inoltre, è vedere spesso il paziente per tutta la vita». <> pagina 4 WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM