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Dental Tribune Italian Edition

2 Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2014News & Commenti LICENSING BY DENTAL TRIBUNE INTERNATIONAL PUBLISHER TORSTEN OEMUS GROUP EDITOR - Daniel Zimmermann [newsroom@dental-tribune.com] +49 341 48 474 107 CLINICAL EDITOR - Magda Wojtkiewicz ONLINE EDITORS - Yvonne Bachmann; Claudia Duschek COPY EDITORS - Sabrina Raaff; Hans Motschmann PUBLISHER/PRESIDENT/CEO - Torsten Oemus DIRECTOR OF FINANCE & CONTROLLING - Dan Wunderlich BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER - Claudia Slawiczek MEDIA SALES MANAGERS - Matthias Diessner (Key Accounts); Melissa Brown (International); Peter Witteczek (Asia Pacific); Maria Kaiser (USA); Weri- diana Mageswki (Latin America); Hélène Carpentier (Europe) MARKETING & SALES SERVICES - Esther Wodarski; Nicole Andrä ACCOUNTING - Karen Hamatschek; Anja Maywald EXECUTIVE PRODUCER - Gernot Meyer INTERNATIONAL EDITORIAL BOARD Dr Nasser Barghi, USA – Ceramics Dr Karl Behr, Germany – Endodontics Dr George Freedman, Canada – Aesthetics Dr Howard Glazer, USA – Cariology Prof Dr I. Krejci, Switzerland – Conservative Dentistry Dr Edward Lynch, Ireland – Restorative Dr Ziv Mazor, Israel – Implantology Prof Dr Georg Meyer, Germany – Restorative Prof Dr Rudolph Slavicek, Austria – Function Dr Marius Steigmann, Germany – Implantology ©2013, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. Dental Tribune makes every effort to report clini- cal information and manufacturer’s product news accurately, but cannot assume responsibility for the validity of product claims, or for typographical errors. The publishers also do not assume respon- sibility for product names or claims, or statements made by advertisers. Opinions expressed by au- thors are their own and may not reflect those of Dental Tribune International. DENTAL TRIBUNE INTERNATIONAL Holbeinstr. 29, 04229, Leipzig, Germany Tel.: +49 341 4 84 74 302 | Fax: +49 341 4 84 74 173 www.dental-tribune.com | info@dental-tribune.com REGIONAL OFFICES Dental Tribune Asia Pacific Limited Room A, 20/F, Harvard Commercial Building, 111 Thomson Road, Wanchi, Hong Kong Tel.: +852 3113 6177 | Fax: +852 3113 6199 Dental Tribune America 116West23rdStreet,Ste.500,NewYork,NY10011,USA Tel.: +1 212 244 7181 | Fax: +1 212 224 7185 Supplemento n. 1 di Dental Tribune Italian Edition Anno X Numero 3, Marzo 2014 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 DIRETTORE RESPONSABILE Massimo Boccaletti [direttore.giornale@tueor.it] EDITORE TU.E.OR. Srl - C.so Sebastopoli, 225 - 10137 (TO) Tel.:+39 011 0463350 | Fax: +39 011 0463304 www.tueor.it - redazione@tueor.com Sede legale e amministrativa Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino AMMINISTRATORE Patrizia Gatto [patrizia.gatto@tueor.com] DIRETTORE SCIENTIFICO Claudio Lanteri CO-DIRETTORE SCIENTIFICO Luca Levrini SUPERVISORE SCIENTIFICO Damaso Caprioglio REDAZIONE Chiara Siccardi Ha collaborato Rottermaier - Servizi Letterari (TO) GRAPHIC DESIGNER Angiolina Puglia REALIZZAZIONE TU.E.OR. Srl - www.tueor.it STAMPA ROTO3 Industria Grafica S.p.a. Castano Primo (MI) PUBBLICITÀ Tueor Srl [alessia.murari@tueor.com] DENTAL TRIBUNE EDIZIONE ITALIANA FA PARTE DEL GRUPPO DENTAL TRIBUNE INTERNATIONAL CHE PUBBLICA IN 25 LINGUE IN OLTRE 90 PAESI È proibito qualunque tipo di utilizzo senza pre- via autorizzazione dell’Editore, soprattutto per quanto concerne duplicati, traduzioni, microfilm e archiviazione su sistemi elettronici. Le riprodu- zioni, compresi eventuali estratti, possono essere eseguite soltanto con il consenso dell’Editore. In mancanza di dichiarazione contraria, qualunque articolo sottoposto all’approvazione della Reda- zione presuppone la tacita conferma alla pubbli- cazione totale o parziale. La Redazione si riserva la facoltà di apportare modifiche, se necessario. Non si assume responsabilità in merito a libri o manoscritti non citati. Gli articoli non a firma della Redazione rappresentano esclusivamente l’opinione dell’Autore, che può non corrispon- dere a quella dell’Editore. La Redazione non ri- sponde inoltre degli annunci a carattere pubbli- citario o equiparati e non assume responsabilità per quanto riguarda informazioni commerciali inerenti associazioni, aziende e mercati e per le conseguenze derivanti da informazioni erronee. << pagina<1 Allora, comprende immediatamente che è opportuno dire “dammi una cosa di cui io ho bisogno, e io te ne darò un’altra di cui tu hai bisogno”. È come tentare di fare convivere l’egoismo dell’uomo con il suo altruismo, è conciliare l’interesse per- sonale con l’interesse collettivo, il profitto con il dono. Non solo in periodi di difficoltà o di crisi, ma anche in periodi di importanti cambiamenti è fondamentale focalizzar- si sui temi etici. Mi riferisco per esempio alla massiva introduzione nella clinica ortodontica delle tecnologie digitali: modificare i processi diagnostici e tera- peutici affidandoli in parte a processi in- formatici e digitali è una trasformazione importante, ma che impone necessaria- mente l’esigenza di confrontarci, insieme a quella di svilupparsi con nuovi concetti di “etica digitale ortodontica”. Agire eticamente non è operare clinicamente in modo esatto, piuttosto aggiungere a esso un valore orientato verso il “bene” come forma astratta. Non è dunque raddrizzare correttamente i denti, ma aggiungere al nostro operato un “bene” disgiunto. In tal senso il con- cetto di “missione medica” è fortemente legato a quello di etica: l’attenzione non viene posta sull’obiettivo di cura del paziente, piuttosto sul motivo che porta l’odontoiatra a curare i pazienti. Tale semplificazione non rende conto in modo completo ed esaustivo sul tema dell’etica, variegato e con numerose defi- nizioni. Per comprendere la complessità della questione potremmo inizialmente riflettere sull’agire morale soggettivo e personale; esso si fonda sul ricono- scimento della propria coscienza, sulla consapevolezza e lucidità mentale che appartiene a chi prende atto di un pen- siero e sa riconoscere uno stato d’animo. Il concetto di coscienza racchiude un significato più profondo, che attiene la dimensione etica dell’individuo. Rispondere alla propria coscienza porta all’agire morale, cioè secondo ciò che ciascun soggetto reputa giusto per sé e nel rapporto con gli altri. Possiamo con- siderare la morale come genesi dell’etica, che ne è sua oggettivazione, per semplifi- cazione potremmo definire l’etica come la razionalizzazione e materializzazione delle coscienze collettive di un gruppo. È la condivisione, all’interno di un gruppo di persone, di un patrimonio morale. Esi- ste dunque la singola e intima coscienza, che genera le singole morali, che in un gruppo si esprimono in codici etici scritti e codificati. Un recente convegno dell’Ordine dei medici di Milano ha trattato il tema di etica, economia e aspetti operativi in ambito ortodontico; aspetti disgiunti e diversi che però si legano nel clinico quo- tidiano, dando nuove visioni e stimoli critici. L’etica rappresenta un concetto astratto che merita invece, in particolare in ambito ortodontico, una profonda concretizzazione e attualizzazione. Tale trasformazione, dall’etica astratta a quelle concreta e moderna, è opportuna per numerose ragioni. Una di queste potrebbe essere quella di superare la con- cezione di professione ortodontica come applicazione di una tecnica, espressione di una paternalistica e autoreferenziale terapia del paziente. Un’altra ragione potrebbe essere quella di aggiungere un valore morale, capace, in termini sem- plicistici, di definire una “coscienza orto- dontica”, una voce interiore che impone determinati valori e regole di condotta cui non si deve derogare, pena l’angoscia morale o la perdita dell’autostima. Sono numerose le proposte di principi e codici etici ortodontici in ambito internazionale; esse propongono una professione caratterizzata dal “buon comportamento”, sia nei confronti del paziente sia nei confronti dei colleghi. Ricordo in particolare la rubrica “Ethics in orthodontics”, pubblicata dall’AJO-DO da oltre tre anni e ad accesso gratuito (scelta etica dell’editore!). In essa, Peter M. Greco di Philadelphia offre spunti pratici in ambito morale, stimola al dibattito, cerca di rendere comprensibili principi cosi difficili da rendere concreti. Riassume, per esempio, il giuramento di Ippocrate in 6 principi ortodontici; uno di questi è: «Remember that you are not just treating a malocclusion; most importantly, you are treating a person». Un altro interessante suggerimento giunge dal codice etico delle European Federation of Orthodontic Specialist As- sociations. In esso è curioso il riferimento al “whistle blowing”: in pratica, se un ortodontista viene a conoscenza che un altro collega sta eseguendo male e con incompetenza la terapia, oppure assume comportamenti non etici o illegali, è dovere etico dell’ortodontista informare le autorità competenti. Come esempio potrei ipotizzare alcune affermazioni etiche: «Il suo caso è trattabile anche con allineatori trasparenti, ma io non li utilizzo»; «Quale è il suo desiderio, 0 bisogno?»; «Se vuole la invio a un collega per una seconda valutazione»; «È un caso troppo complesso per me». In linea di massima potremmo affermare che è etico trattare sia il necessario (patologi- co), sia il bisogno del paziente, concilian- do una duplice propensione nell’agire, che tende al “bene”, come principio universalmente riconosciuto, ma anche “all’utile”, manifestazione dell’esigenza soggettiva del nostro paziente, che non deve essere esclusa. Questa affermazio- ne pone l’importante questione se la malocclusione sia o no una patologia: non entro nel merito pur convinto che, tranne rare eccezioni, non lo sia. Relativamente al bisogno del paziente è importante indagarlo, conoscerlo, farlo emergere per chiarirlo in modo definito ed evidente con lui. Un importante contributo è stato dato da Alberto Laino e il suo gruppo di lavo- ro, grazie al suo trattato completo che descrive l’etica con precisione. Sarebbe auspicabile che le nostre asso- ciazioni di categoria ortodontica, prima fra tutte la SIDO, componessero un semplice e fruibile codice etico ortodon- tico, come riferimento morale per tutta la categoria. Come ultima considerazione potrei rifarmi al concetto di gratitudine. Quando una persone risponde “grazie” lo può fare per atteggiamento formale, oppure in risposta a una azione che è fortemente caratterizzata dal bene, bene condiviso. Ebbene, quando un paziente ci ringrazia potrebbe essere l’esito di una nostra azione etica. Luca Levrini Concretizzare e attualizzare l’etica ortodontica << pagina<1 Oltre ai precongressuali “Ortopedia mascellare: indicazioni limiti e nuovi protocolli terapeutici”, alla “Terapia funzionalizzante: indicazioni limiti e controindicazioni”, un momento di richiamo è costituito da “I traumi den- tali, caleidoscopio affascinante” a cura diClaudiaCaprioglio,temarichiamato, il sabato 8, dalla Tavola rotonda coor- dinata da Patrizia Biancucci che avrà come protagonisti pediatri e medici di base, oltre a odontoiatri forensi e orto- dontisti, organizzatori del convegno attraverso le rispettive società scienti- fiche: SIOF (Società Italiana Odontoia- tria Forense) e SIDO (Società Italiana di Ortodonzia). Vi prendono parte anche rappresentanti delle forze dell’ordine, visto che parte della traumatologia dentale è da attribuire a infortunistica, violenza e abusi familiari. “Emergenza traumi dentali” è anche un corso di formazione,ilprimoinItalia,destinato alle due categorie specifiche dei pedia- triemedicidibase,mailvalorevaoltre il contenuto formativo, dal momento che viene posta in evidenza una pro- blematica complessa in cui gli aspetti medico-assicurativi si intersecano con quellisociologiciepenalioltrechéstati- stici, considerando che 3 soggetti su 10 sonovittimediunalesioneoraleeinal- meno uno di essi la causa scatenante è l’eserciziodell’attivitàsportivaoludica. L’evento del Lingotto può essere ideal- mente considerato una seconda tappa verso Expo 2015, l’Esposizione uni- versale che si terrà l’anno prossimo a Milano, mentre il primo passo è stato il Convegno “Dalla biomeccanica alla bio-logica”, tenutosi al Palazzo della Regione di Milano, il 14 febbraio (vedi foto), a cura di Giampietro Farronato e dell’Università. Nell’ambito del “Pro- getto SIDO”, dall’eloquente sottotitolo “Aspettando l’Expo 2015”, è compresa infatti non solo l’International Spring MeetingdiTorino,masonoinclusitutti gli altri, numerosi, eventi di respiro sia nazionale che internazionale in cui la SIDO, una delle maggiori società scien- tifiche italiane (3400 aderenti), verrà coinvoltafinoall’annoprossimo. Tra i momenti culminanti dell’Inter- national Spring Meeting del Lingotto, è da annoverare la “Talents’ Factory” che ha luogo in ambito precongressua- le in Sala Lisbona giovedì 6. Si tratta di una sessione di formazione sulle linee guida per preparare una relazione con- gressuale di standard internazionale. Aperta a tutti i soci SIDO è condotta da S. Paganelli ed E. Barbato e coordinata da S. Allegrini. Altro momento degno di nota è la video conferenza in Sala Cinquecento,ilgiornodopo.Terminata la cerimonia inaugurale, sono previsti treinterventisull’iniziodelTrattamen- to ortodontico nelle malformazioni cranio facciali (Meazzini), sugli Aspetti della crescita cranio facciale (Franchi) e in chiusura, sulla Genetica oro facciale a una importante svolta (Caprioglio e Meozzi). Nella terza giornata congres- suale (sabato 8) infine due “associated events”: il corso, in collaborazione con Aidi, dedicato agli igienisti dentali in Sala Madrid avente per tema “Il bambi- no al centro: l’interazione efficace nella prevenzione della salute orale” e quello rivoltoagliAsoincentratoanch’essosul bambino nello studio odontoiatrico. In particolare sul come saper comunica- re con lui. Tornando al binomio Sido/ Expo e tenendo ben presente qual è la principale mission della SIDO (ossia “diffondere la cultura ortodontica in Italiaealtrove”),èintuibileilgrandeva- lore di comunicazione e di immagine che deriverà all’Ortodonzia (e all’intera Odontostomatologia) dall’inserimen- todelCongressoSIDOtraigrandieven- ti di un’Esposizione Universale certa- mente“storica”,comequelladel2015. A Torino, altra tappa di avvicinamento della SIDO e dell’Ortodonzia all’Expo 2015