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Dental Tribune Italian Edition

7Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2014 Gestione dello Studio Eventiculturalicelebrativi Permaggioriinformazioniwww.leone.it/anniversary/ LEONE S.p.a Via P. a Quaracchi, 50 • 50019 Sesto Fiorentino (FI) Tel. 055.30441 Fax 055.374808 • info@leone.it www.leone.it 20141934 Anni Ortodonzia e Implantologia 1corsogratuitoalmese pertuttoil2014 Incontroculturale pertecniciemedici LEOTECH 20/06/2014 Firenze PP14/01-IT EventoInternazionale diOrtodonzia Prof.McNamara & Prof.Sarver Firenze 8 /10/ 2014 Gli studi professionali dicono no all’esclusione dalla Cassa integrazione in deroga «Lo schema di decreto sugli am- mortizzatori sociali in deroga, che introduce l’esclusione del settore studi professionali dal sistema di sostegno al reddito, ha suscitato tra i liberi professionisti italiani un profondo senso di ingiustizia e di- sorientamento». Così afferma un comunicato emanato il 22 gennaio da Confprofessioni. Intervenendo presso la Commissione lavoro del Senato, presieduta da Maurizio Sac- coni, Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, ha chiesto «che i datori di lavoro, titolari di studi pro- fessionali, siano riammessi al be- neficio». Dopo aver ricordato come negli ultimi tre anni il settore, che abbraccia attività e discipline spesso distanti tra loro, sia stato colpito du- ramente dalla recessione, ha sotto- lineato il profondo senso di respon- sabilità sociale ed etica dei datori di lavoro, soprattutto nell’ambito occupazionale. «Nel 2013 – osserva la nota – il saldo occupazionale ne- gli studi resta ampiamente positivo rispetto ad altri settori economici. In particolare tra i giovani che si affacciano al mercato professionale attraverso un contratto di apprendi- stato». «Negli studi professionali la CIG in deroga non è l’anticamera al licen- ziamento o un pretesto per allegge- rire il costo del lavoro – puntualiz- za il presidente di Confprofessioni – bensì un atto estremo e doloroso, sosta obbligata per chi deve supera- re difficoltà contingenti e ripartire di slancio appena le condizioni di mercato lo consentano. La raziona- lizzazione della spesa non giustifica la scelta di escludere dagli ammor- tizzatori sociali in deroga un intero settore economico». Dati alla mano negli ultimi cinque anni, i liberi professionisti-datori di lavoro han- no infatti dosato con attenzione gli strumenti previsti dalla legge. Lo dicono i dati dell’INPS (gennaio-di- cembre 2013), secondo cui il ricorso alla Cassa dei dipendenti degli studi ha inciso per poco più dell’1% del totale. «Privare ora gli studi di uno strumento essenziale per le politi- che occupazionali e di sostegno – ha concluso il presidente Confprofes- sioni – significa mettere in difficoltà un settore economico dalle grandi potenzialità per il rilancio del pa- ese e abbandonare la strada dello sviluppo dei servizi professionali in Italia».