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Dental Tribune Italian Edition

24 Dental Tribune Italian Edition - Febbraio 2014Attualità “Come eravamo”: cronologia essenziale dell’AIO a cura del suo presidente, Pieluigi Delogu L’Associazione Italiana Odontoiatri (AIO) vie- ne fondata a Roma nel 1984 dai neonati laurea- ti in Odontoiatria italiani. Quando nel 1980 fu istituito il corso di laurea in Odontoiatria, gli studenti di allora sentirono l’esigenza di fon- dare un’associazione nazionale di nome AISO (Associazione Italiana Studenti di Odontoia- tria) che li rappresentasse. Enormi i problemi organizzativi e di identità culturale che i nuo- vi studenti dovettero affrontare. L’odontoiatra di allora infatti non poteva esercitare poiché mancava la legge che istituisse la professio- ne e l’abilitazione professionale, né sapeva, in realtà, se avesse mai potuto farlo come specialista di un settore della medicina o se, piuttosto, sarebbe stato identificato come una figura paramedica limitata, con sudditanza verso il laureato in Medicina. L’albo professio- nale non voleva che i laureati in Odontoiatria si iscrivessero. Del resto, l’odontoiatra non era riconosciuto nel SSN né poteva inserirsi nelle graduatorie per la laurea specialistica, non fi- gurava nei concorsi ospedalieri e universitari, non esistevano scuole di specializzazione post laurea aperte a “quei” laureati. Mentre l’odon- toiatra nell’Europa della libera circolazione coincideva con il laureato in odontoiatria, in Italia si tentava quindi di non riconoscerlo, dando la “patente” solo al medico. Non poten- do lavorare, non aveva copertura previden- ziale e pensionistica e, dulcis in fundo, ancora nel 1984/1986 non veniva accettato nell’Asso- ciazione Medici Dentisti Italiani (allora AMDI, oggi ANDI), in quanto non in possesso della laurea in Medicina e chirurgia. Nel 1985, final- mente, viene approvata la legge sulla profes- sione dell’odontoiatra e sull’esame di stato: possono iniziare a esercitare, anche se manca ancora la copertura previdenziale (solo nel 1995 l’ENPAM accoglierà gli odontoiatri). Nel 1987 vengono aperte le prime scuole di specia- lizzazione (tra le prime, la specialità di Orto- gnatodonzia di Cagliari) cui seguiranno anche quelle di Chirurgia orale. Nel 1990 il titolo di laureato in Odontoiatria è equiparato anche come punteggio concorsuale al diploma di specializzazione in Odontostomatologia, ma molte ASL continuano a bandire concorsi solo per “gli altri” medici. Nel1992,comedapiùtemporichiestodall’AIO, vengono chiuse le scuole di specializzazione in Odontostomatologia per i medici mentre l’AIO si batte ancora contro la proposta di aprire un ordine con iscritti anche nell’ordine dei medici. La battaglia dell’ordine continua: nel 1994, ricorre anche contro la legge che istituisce la professione di igienista dentale, poiché sembra venga data loro la facoltà di lavorare in proprio senza la supervisione di un odontoiatra-medico, e dopo qualche anno vincerà la causa. Nel 1998 il Senato licenzia la legge sul neo ordine degli odontoiatri, annul- lando (per la prima volta) la doppia iscrizione, contemporanea, dei laureati in Medicina. In tutte le sedi l’AIO ribadisce inoltre la necessi- tà di programmare il numero di odontoiatri sul territorio per una odontoiatria di qualità nell’interesse del paziente. Nel 2000 parte- cipa attivamente all’elaborazione delle linee guida per il progetto ECM, venendo ricono- sciuta tra i provider accreditati dal Ministero per la formazione continua (diverrà provider effettivo nel 2003). Nel 2001 dopo numerosi incontri viene ufficializzato il gemellaggio con la CDS (Chicago Dental Society), la mag- giore società statunitense. Di qui lo scambio: una delegazione AIO partecipa al Midwin- ter Meeting a Chicago, mentre gli americani sono presenti al Congresso AIO di Agrigento. Una partnership che si rinnova ogni anno con reciproci scambi ai congressi più importanti. Nel 2006 il segretario generale AIO, Salvatore Rampulla, viene nominato nel Comitato cen- trale per gli esercenti le professioni sanitarie presso il Ministero della Salute. In prima linea nelle manifestazioni contro la legge Bersani sulle liberalizzazioni, nel 2007 il presidente AIO, Gerhard Seeberger, entra nel board e ot- tiene il prestigioso incarico di president elect dell’ERO (in carica dal 2010), primo italiano a occupare il vertice della divisione Europea FDI. Nel 2007 propone e ottiene un documen- to ufficiale FDI che afferma essere contraria, con il voto del 92% degli stati membri, all’isti- tuzione di una figura professionale di odonto- tecnico in ambito sanitario. Nel 2008 è l’AIO che si oppone alla proposta di accordo con il Ministero della Salute per tariffe ribassate su alcune prestazioni, raccogliendo consensi in coloro che ieri come oggi le riconoscono la di- fesa della libertà intellettuale dell’odontoiatra e dell’identità stessa della professione aggre- dita da logiche di mercato. L’AIO si è sempre opposta alla figura di un odontoiatra affarista, venditore di prestazioni, e ha sempre difeso l’etica professionale e il concetto di atto medi- co quale punto essenziale del rapporto odon- toiatra/paziente. Dental