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implants - international magazine of oral implantology

151_2014 expert article _ implantoprotesi Lindhe e Araujo hanno dimostrato che i cambiamenti che l’osso subisce dopo un’estra- zione, a seguito della perdita di vascolarizza- zione del legamento parodontale, sono per lo più a carico della corticale vestibolare, che va incontro a un maggior riassorbimento rispet- to alla porzione palatina2 . Come emerge dagli studi di Tarnow e collaboratori, per consegui- re una migliore estetica è necessario che la distanza interimplantare sia di almeno 3 mm, al fine di rendere possibile l’ottenimento di una papilla interdentale stabile nel tempo3 . Nella pratica clinica non sempre però que- ste linee guida sono di facile applicazione, spesso anche a causa di un biotipo gengivale sottile, che difficilmente consente di nascon- dere le strutture protesiche tradizionali. Nei casi in cui l’esigenza estetica è predo- minante si rende quindi indispensabile l’utiliz- zo di strutture metal-free, dotate di una tran- slucenza simile a quella del dente naturale, garantendo un adeguato mimetismo estetico. Fig. 3_Particolare dei monconi naturali dopo la decementazione delle corone in cui è evidente la mancanza di un tessuto dentale sufficiente a garantire un adeguato effetto ferula per eventuali corone. Fig. 4_CBCT preoperatoria. Fig. 5_Dopo le estrazioni si verifica l’integrità della corticale vestibolare, in questo caso ben mantenuta. Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5