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Lab Tribune Italian Edition

8 Lab Tribune Italian Edition - Gennaio 2014focus aggiornamento ITP – Ideal Treatment Plan Aggiornamenti monografici < pagina 1 ITP è un’idea che nasce dalla collaborazione di più professioni- sti e di più centri sparsi in tutta Italia, uniti dall’unico obiettivo della ricerca dell’eccellenza e della qualità. Clinici, odontotecnici, ricercatori, che mensilmente, in un preciso ordine logico, presen- teranno il loro contributo che potrà diventare un cammino di approfondimento e confronto. Elementi di estetica, cenni di gnatologia, tecniche e materiali, soluzioni implantoprotesiche. Una carrellata di tecniche e argo- menti spiegati con la leggerezza del linguaggio comune e con l’immediatezza di un case report. Casi clinici che spiegano ele- menti di teoria o nozioni di tecnica odontoprotesica tutti con il filo conduttore del messaggio principale: come progettare un piano di trattamento ideale. Solo una curiosità spiccata, un entusiasmo sempre acceso, e un confronto continuo, solo la ricerca senza freni di soluzioni inno- vative e intelligenti, unita alle nozioni biologiche e tecnologiche di base, possono completare la vera formazione di un odontoia- tra. Il dentista moderno, e il suo odontotecnico, sono un team. Quello che rende questo team eccezionale, al passo con i tem- pi, è la capacità di conoscere e poter sfruttare tutte le soluzioni possibili plasmandole di volta in volta di fronte al caso specifico. Semplificando gli sforzi, migliorando la qualità. Buon viaggio! Fortunato Alfonsi Aggiornamento monografico sulle principali tecniche per la realizzazione di una riabilitazione completa Collana monografica a cura della Fondazione Istituto Stomatologico Toscano, direttore prof. Ugo Covani, Ospedale Unico della Versilia, Lido di Camaiore (LU) Collaboratori – prof. Antonio Barone, – dott. Fortunato Alfonsi, – dott. Giacomo Derchi, – dott. Stefano Santini, – dott. Giovanni Menchini Fabris, – dott.ssa Tiziana Sarrocco, – dott.ssa Valentina Borgia, – dott.ssa Annamaria Genovesi, – odt. sig. Gianni Bonadeo, – odt. sig. Fabio Frascaria, – odt. sig. Graziano Giangiuliani, – odt. sig. Marco Stoppaccioli, – direttore prof. Ugo Covani. Introduzione al piano di trattamento in protesi fissa Il piano di trattamento protesico rap- presenta una delle attività più comuni e allo stesso tempo complesse del- la pratica odontoiatrica quotidiana. La realizzazione di un progetto che garantisca al paziente un risultato ottimale dal punto di vista estetico, biologico e funzionale coinvolge co- noscenze,capacitàevalutazionisiadel clinicochedell’odontotecnico,nonché un lavoro di team intenso e consolida- to. La raccolta di tutte le informazioni necessarie alla diagnosi e, di conse- guenza, alla previsione di un piano di trattamento, risulta fondamentale. Partendo dall’anamnesi fino alla re- alizzazione di una ceratura diagno- stica, lo scopo è quello di avere una previsualizzazione del caso precisa e completa che faciliti e ottimizzi il lavoro del clinico. Ogni passaggio è imprescindibile e indispensabile al raggiungimento del massimo risultato. Anamnesi L’anamnesi, ovvero la registrazio- ne del maggior numero possibile di informazioni riguardo allo stato di salute del paziente, è il primo livello di indagine in ogni studio clinico e ha lo scopo di individuare fattori di rischio e altri elementi di cui tenere conto in qualsiasi terapia medica e odontoiatrica. L’anamnesi familiare riguarda eventuali quadri patologi- ci a carattere ereditario o malattie contratte dai genitori che possono aver influenzato lo stato di salute del paziente. L’anamnesi personale, suddivisa in fisiologica, patologica remota e patologica prossima, inte- ressa le condizioni di salute generale del paziente, sia attuali che pregresse. Solo dopo aver raccolto nel modo più accurato possibile i dati anamnestici e quindi individuato eventuali rischi operatori e aver indagato il motivo della visita, si può passare alla fase successiva ovvero l’esame obiettivo. Esame obiettivo L’esame obiettivo, extraorale e in- traorale, ha lo scopo di individuare eventuali segni patologici e si basa sulle manovre tipiche della semeio- tica medica ovvero ispezione, palpa- zione, percussione e auscultazione. L’esame extraorale prevede lo stu- dio dei vari distretti del volto e del collo, con l’osservazione sia fron- tale che di profilo. In particolare si ispeziona la cute, si analizzano le linee di simmetria, si palpano i muscoli masticatori, l’articolazione temporo-mandibolare, i linfonodi, le ghiandole salivari alla ricerca di eventuali zone di tumefazione o di alterazioni patologiche. L’esame intraorale comprende l’ana- lisi dettagliata di tutte le strutture presenti all’interno del cavo orale, lingua, mucose e annessi anatomici (dotti salivari, frenuli ecc.), prima di passare allo studio delle arcate den- tarie. Di queste ultime si valuta la formula dentaria con l’analisi degli elementi presenti e delle zone eden- tule, lo stato di salute parodontale, la funzione masticatoria, l’occlu- sione, la presenza di parafunzioni e l’osso alveolare. La valutazione anamnestica odonto- iatrica specialistica analizza le arcate dentarie sotto vari aspetti, ovvero più specificamente comprende: – anamnesi restaurativa; – anamnesi endodontica; – anamnesi ortodontica; – anamnesi parodontale; – anamnesi cranio-facciale. L’esame obiettivo viene corredato e completato da indagini radiografi- che, a seconda della necessità. Esami radiografici La fase successiva nella raccolta delle informazioni circa il caso in studio, consiste nell’effettuare esami radio- grafici di primo e di secondo livello. L’ortopantomografia (OPT) offre una visione globale delle arcate dentarie utile all’individuazione di terzi mola- ri inclusi, alla pianificazione di inter- venti chirurgici e implantari, allo stu- dio preliminare dei seni mascellari, alla rilevazione di eventuali patologie endodontiche e neoformazioni dei mascellari. Tuttavia non è sufficien- te per un’analisi più scrupolosa degli elementi dentari e dell’osso alveola- re circostante. È necessario, dunque, procedere allo status radiografico en- dorale completo. Attraverso lo status Rx è possibile visualizzare dettaglia- tamente la corona dentaria, la morfo- logia radicolare e i livelli della cresta ossea. La tomografia computerizzata (TC) dentascan si richiede nella fase chirurgica della terapia implantopro- tesica, poiché permette un’analisi dei volumi ossei tridimensionale, utile alla pianificazione dell’intervento. Recentemente è stata introdotta la metodica Cone Beam, impiegata an- che nella realizzazione di progetti implantoprotesici di chirurgia guida- ta. La teleradiografia del cranio può essere utile in riabilitazioni di tipo or- to-gnatico-gnatologico-ortodontico, anche se non risulta indispensabile. Esame protesico clinico Una volta chiaro il quadro generale, si passa ad analizzare nello specifi- co la situazione protesica, ovvero si procede all’esame clinico protesico, intraorale ed extraorale. L’esame protesico extraorale studia in vi- sione frontale e di profilo le linee di riferimento orizzontali e verticali e individua la presenza di asimmetrie o disarmonie. Il paziente viene valutato sia in posi- zione statica che dinamica, compresa sia una valutazione cranio-facciale, occlusale, articolare e muscolare, che dento-labiale e fonetica. L’analisi dento-labiale e fonetica permette di stabilire il corretto rapporto tra denti e labbra durante il sorriso e la fona- zione. In particolare, i fonemi sono parametri indicativi nella registra- zione della posizione dei denti e della dimensione verticale, nonché nella valutazione del piano occlusale e dei rapporti di forma. Nella valutazione cranio-facciale si studiano le articolazioni temporo- mandibolariinposizionedimassima intercuspidazione, apertura, chiusu- ra, protrusione e lateralità. > pagina 9