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Dental Tribune Italian Edition

11Dental Tribune Italian Edition - Dicembre 2013 Medicina Interdisciplinare ISASAN S.r.l. 22070 Rovello Porro (CO) tel. 02 96 75 4179 - fax 02 96 75 4190 www.isasan.com - info@isasan.com conosce la tua bocca TMJ-MBV appositamente studiato per risolvere i problemi del russamento e della respirazione a bocca aperta Molte roncopatie beneficiano dell’aumento della dimensione verticale intraorale associata ad avanzamento mandibolare. TMJ-MVB è il prodotto più idoneo per essere utilizzato dai pazienti che presentano anche disturbi dovuti a disordini dell’ ATM 1 - Consente di muovere liberamente le mascelle 2 - Ottimo profilo aerodinamico con AMMORTIZZATORI D´ARIA 3 - Consente una decompressione delicata dell´ATM 4 - Favorisce la ritenzione durante il sonno Massimo comfort per il paziente C M Y CM MY CY CMY K TMJ MBV copia.pdf 1 21/02/13 14:49 Durante l’incontro “Via il dente ed ora… cosa non fare?”, svoltosi il 30 novembre al Museo dell’Automobi- le di Torino, con la collaborazione di Andi Piemonte, si è dato vita a un documento con una decina di affer- mazioni per un’odontoiatria di qua- lità. Vediamole: 1. Se il bravo odontoiatra è colui che previene, diagnostica e cura le malattie della bocca e dei denti, lo è anche colui che salva molti denti e non mette molti impianti. 2. Non si può realizzare una diagnosi adeguata, né un progetto terapeu- tico basandosi solo su un esami ai raggi X. Chi dice il contrario cura i propri interessi non quelli del paziente. 3. È falso che gli impianti siano sempre “soluzioni definitive” o privi di possibili complicanze nel tempo. In realtà definitivo e biologico sono termini quasi sempre incompatibili. 4. Gli impianti non offrono vantaggi certi nel tempo rispetto ai denti na- turali, le protesi pertanto sono solo una valida alternativa alla natura. 5. Il posizionamento degli impianti dev’essere dettato da condizioni ana- tomiche ideali che riducano al minimo i rischi di complicanze. Correre, quindi, ha senso nello sport, non in medicina. 6. Se non trattate in maniera adeguata le malattie parodontali dovreb- bero escludere il posizionamento, perché non avrebbe senso costruire una casa su un terreno franoso. 7. Subito dopo l’estrazione del dente il posizionamento di un impianto non riduce il riassorbimento osseo susseguente: il corpo infatti segue le leggi della biologia non dell’economia. 8. Il carico immediato non comporta scientificamente un vantaggio in termini di successo a medio e lungo termine: la scienza si basa su dati reali, il resto è marketing. 9. Mantenere una corretta terapia parodontale dopo il posizionamento riduce le complicanze o le intercetta. Ergo: il sorriso è prezioso, occorre averne cura. 10. Ogni paziente dovrebbe ricevere una documentazione adeguata sugli impianti e dispositivi medici impiegati. È un diritto, perché non eserci- tarlo? Un decalogo per il paziente Un’odontoiatria predittiva, preventiva, personalizzata che ritorna alla “Casa Madre”: la Medicina A Bruxelles, presso la sede del Parlamento Europeo, l’Epma promuove un cambiamento di paradigma della classe medica e dei pazienti che porti dalla medicina reattiva a una medicina predittiva. L’UE è pronta a sostenere questo progetto. Nel mese di settembre, nei giorni dal 19 al 21, si è tenuto a Bruxelles il secondo congresso mon- diale dell’Epma (European Association for Pre- dictive, Preventive and Personalised Medicine). L’Epma, sebbene nasca come associazione euro- pea, ha oggi gruppi operativi in tutto il mondo: dagli Usa alla Cina, dall’India al Giappone, fino all’Oceania. La delegazione italiana, composta da specialisti di differenti discipline mediche, era rappresentata per l’odontoiatria dal prof. Carlo Cafiero, dell’Università “Federico II” di Napoli, in qualità di coordinatore nazionale per l’Italia delle attività scientifiche dell’odontoia- tria predittiva, preventiva e personalizzata per l’Epma, nonché membro del Board italiano ed europeo. La sede del congresso, estremamente prestigiosa, era il Parlamento Europeo. L’inaugurazione del Congresso ha visto inizial- mente l’intervento del presidente dell’Epma, il dott. Vincenzo Costigliola, che ha sottolineato come «l’Epma fondata solo 5 anni fa, stia diven- tando una realtà. I suoi principali sforzi sono concentrati sulla divulgazione di un approccio al paziente in chiave predittiva, preventiva e personalizzata,alloscopodioperareuncambia- mento epocale di impostazione da una medici- na reattiva a una medicina predittiva». A questi ha fatto eco il segretario generale Epma, la prof.ssa Olga Go- lubnitschaja, che ha affer- mato come «gli aderenti all’Epma siano consapevoli della grande responsabilità di essere in prima linea per la medicina predittiva, pre- ventiva e personalizzata». A seguire, gli interventi dei politici. Il dott. Henri Malosse, presidente dell’“European Economic and Social Committee” ha dichiarato: «Puntia- mo sull’eccellenza delle iniziative dell’Epma allo scopo di promuovere un cambiamento di paradigma nella mente della classe medica e dei pazienti, che porti dalla classica medicina reattiva a una futuristica medicina predittiva. L’Unione Europea crede fermamente in questo progetto e intende sostenerlo pienamente». Quindi, è intervenuta Patricia Reilly, membro del ristretto Gabinetto del Ministero per la Ri- cerca, l’Innovazione e la Scienza dell’Unione Europea, attualmente retto dall’irlandese Máire Geoghean-Quinn, che ha sottolineato che «ci stiamo avviando a un irreversibile processo ver- so la medicina personalizzata. Una difficile sfida che ha bisogno del contributo di tutti. Sono lieta di vedere molti di voi riuniti qui, oggi, per discu- tere delle sfide della medicina personalizzata». Successivamente, hanno avuto luogo gli inter- venti programmati; fra questi, molto apprezza- ta dai politici e dai colleghi medici l’imposta- zione che il prof. Cafiero ha voluto dare alla sua relazione: «Per troppo tempo – ha detto Cafiero – l’odontoiatria è stata al di fuori della casa ma- dre, la medicina, ritenendo la bocca come un segmento staccato dal resto dell’organismo. È importante che gli odontoiatri considerino seriemente le malattie del cavo orale come la manifestazione clinica di una predisposizioni genetica mediata dalla risposta endocrina e im- munitaria individuale, e influenzata in modo determinante dall’ambiente e dagli stili di vita. L’odontoiatria del futuro deve guardare, come il resto della medicina sta già facendo da tempo, nella direzione dell’odontoiatria predittiva, pre- ventiva e personalizzata». A tal proposito, è stato di recente pubblicato sull’EPMA Journal un lavoro “free access” del- lo stesso prof. Cafiero, in collaborazione con il prof. Sergio Matarasso dell’Università “Fede- rico II” di Napoli (Predictive, preventive, perso- nalised and participatory periodontology: “The 5Ps age” has already started, «EPMA J.», 2013 Jun 14;4(1):16, http://www.ncbi.nlm.nih.gov/ pubmed/23763842) sulla parodontologia predit- tiva, preventiva, personalizzata e partecipativa, che gli autori hanno battezzato come “le 5 P”. Questo paper ha avuto molto successo presso la comunità scientifica internazionale, meritando la “red flag”, cioè una stringa rossa a fianco al titolo che identifica i lavori più consultati degli ultimi mesi. Questo a conferma di un enorme cambiamento dell’impostazione della medicina e dell’odon- toiatria moderna in atto presso tutta la comu- nità scientifica. «E l’Italia non deve rimanere indietro. Anzi, la nostra ambizione è essere tra i capofila di questo cambiamento epocale», ha concluso il prof. Cafiero. WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM