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Implant Tribune Italian Edition

25Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2013 Clinica & Pratica << pagina 24 Completata la fase preliminare si è proceduto con la fase chirurgica. È sta- to allestito un lembo muco-periosteo con incisione crestale e svincolo me- diano, che ha facilitato l’estrazione degli elementi dentari residui e ha per- messo la successiva regolarizzazione della cresta ossea. Con l’ausilio della mascherina chirurgica, e sotto abbon- dante irrigazione di soluzione fisiolo- gica, è stato preparato il letto implan- tare, seguendo la sequenza di frese (Kit chirurgico Edierre®) per l’inserimento di viti rispettivamente di 4,2 mm di diametro e 11 mm di lunghezza nei siti di 4.6, 3.6, 4.4, 3.4 e di 3,75 mm di dia- metro e 13 mm di lunghezza nei siti di 4.2 e 3.2 (Primer S.R. Edierre®, Genova, Italy). La posizione è stata controlla- ta grazie a indicatori di parallelismo (Figg. 6-8). Gli impianti sono stati po- sizionati con torque di inserimento di 35 N/cm, a eccezione dell’impianto posizionato in zona 4.6, per il quale si è registrato un torque inferiore ai 25 N/cm e si è valutato non idoneo al ca- rico immediato. Verrà utilizzato nella riabilitazione protesica a guarigione avvenuta.Alemboapertosonostatiin- seritiimonconidiritti(abutmentdritti per protesi avvitata, Edierre®, Genova, Italy) e a questi grazie alle viti di con- nessione sono state avvitate le cappet- te in titanio (Fig. 9). Dopo aver control- lato, tramite la mascherina chirurgica, lacorrettaposizionedellecappette,siè chiuso il lembo con sutura riassorbibi- le (4.0 vicryl) (Fig. 10). Si è eseguito un controllo radiografico post-operatorio per evidenziare il corretto inserimen- to degli impianti e controllare che l’accoppiamento con le componenti protesiche sia avvenuto in modo con- gruo (Fig. 11). La mascherina chirurgi- ca è stata utilizzata per riprodurre le emergenze delle cappette sulla protesi rimovibile del paziente. Questa ultima è stata forata in corrispondenza dell’e- mergenze e si è verificato che non vi fossero interferenze tra le cappette e l’arcata antagonista (Figg. 12, 13). Le cappette in titanio sono state uti- lizzate per trasferire la posizione degli impianti sugli analoghi da laborato- rio. Le cappette sono state fissate, in questo caso, mediante resina rosa per ribasature alla protesi provvisoria. Il paziente è stato invitato a occludere secondo la guida fornita dalla cera di masticazione fino all’avvenuto induri- mento della resina. Una volta indurita la resina, le cappette sono state svitate e la protesi rimossa. A questo punto il tecnico ha proceduto con il posiziona- mento degli analoghi sulle cappette e il modello è stato colato e montato in articolatore. Si è replicato sul model- lo in gesso la corretta posizione degli impianti procedendo poi con l’opa- cizzazione delle cappette per aumen- tarne l’adesione con la resina (Figg. 14a-d). La protesi così costruita è stata opportunamente scaricata e sono sta- ti eliminati i precontatti, limitando il sovraccarico implantare e ottenendo un maggior controllo sui micromovi- menti presenti sull’interfaccia osso- impianto. Eseguito il controllo intrao- rale, la protesi è stata posizionata e le viti della stessa sono state serrate con torque di 15 N/cm (Fig. 15). <> pagina 26 Fig. 7 - Regolarizzazione dei margini ossei. Fig. 9 - Monconi per protesi fissa avvitati. Fig. 11 - Controllo radiografico post-chirurgico. Fig. 10 - Controllo post-chirurgico con mascherina chirurgica. Fig. 8 - Impianti inseriti visione occlusale. Fig. 12 - Cappette in titanio posizionate.