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Implant Tribune Italian Edition

FIRST EDITION | NOVEMBER 2013 R&D MAGAZINE 2 < Impianti e componenti che presentano una rugosità media inferiore a 0,1 micron determi- nano una parziale inibizione della formazione del bio lm batterico e della crescita batterica dopo 24 ore. Una rugosità super ciale elevata e conseguenti alte proprietà idrorepellenti (bassa bagnabilità) tendono invece a favorire la forma- zione di bio lm e l’adesione batterica. Anche il trattamento super ciale delle com- ponenti con Nitrato di Titanio (TiN) o Nitrato di Zirconio (ZrN) seguito da ossidazione termica o irraggiamento laser favorisce una signi cativa riduzione della formazione di bio lm e dell’ade- sione batterica rispetto alle super ci di titanio lucide. Altri trattamenti super ciali sono stati propo- sti al ne di inibire l’adesione dei microrganismi quali i rivestimenti antibatterici ed elettro-chi- mici, ma hanno ancora bisogno di ulteriori valu- tazioni prima garantire l’applicabilità. Recentemente l’attenzione della ricerca sulle super ci di titanio degli impianti si è indirizzata sulla possibilità di in uenzare il comportamento cellulare dei tessuti perimplantari, e alcune stra- Poiché durante il periodo di guarigione lo scambio di abutments provvisori è diventata una procedura standard al ne di ottenere il condizionamento dei tessuti molli perimplntari, una rottura del sigillo mucoso potrebbe condi- zionare negativamente la guarigione con impor- tanti conseguenze dal punto di vista estetico. Si è documentato, infatti, che uno scambio ripetuto di abutments è associato con un posi- zionamento apicale del connettivo e con le rela- tive variazioni del livello osseo crestale, mentre ciò non avviene se si utilizzano abutments con microsolchi Laser-Lok® . Uno studio recente ha infatti dimostrato che nei gruppi trattati con abutments Laser- Lok® , sia una una singola, che una ripetuta dis/ riconnessione è associata con una maggio- re stabilità dei valori del contatto connettivo/ super cie implantare rispetto ai gruppi trattati con abutments non Laser-Lok® . Questi dati non solo aprono nuove prospetti- ve alla ricerca nel campo della integrazione dei tessuti molli perimplantari, ma già oggi offrono al clinico la possibilità di gestire i tessuti molli e l’estetica perimplantare con una maggiore pre- dicibilità di risultati (Fig. 6). Gli abutments Laser-Lok sono disponibili nelle versioni: - Viti di guarigione - Viti di guarigione per Simple Solutions - Abutment provvisorio in Titanio/PEEK - Protesi personalizzata per CAD/CAM - Moncone pieno fresabile - Moncone angolato 15° - Moncone dritto estetico (altezza 1, 2, 3 o 5 mm) - Moncone Simple Solutions - Evolution Abutments (per Nobel® Tri-Channel Implant System) Fig. 3 Immagine di una vite di guarizione con tecnologia Laser-Lok® dopo la rimozione dal cavo orale (JEP= Epitelio Giunzionale; CT = Tessuto Connettivo). Fig. 5 Immagine istologica che evidenzia l’attacco sico del tessuto connettivo ad un abutment Laser-Lok® . Fig. 6 A sinistra: (LL) il tessuto perimplantare intorno ad un abutment Laser-Lok® appare clinicamente stabile al sondaggio. A destra (NLL) il tessuto perimplantare intorno ad un abutment non Laser-Lok® si mobilizza facilmente con una sonda parodontale (per cortesia del dr. Davide Farronato). Fig. 4 Immagine di una vite di guarigione a super cie liscia dopo la rimozione dal cavo orale. Fig. 2 Immagine al SEM che evidenzia la presenza di bre connettivali strettamente adese alla super cie Laser-Lok® tegie sono state sviluppate utilizzando i principi di ingegneria. Una di queste strategie è rappresentata dal trattamento laser delle super ci con produzio- ne di microsolchi di 8 micron. Studi su colture tissutali hanno dimostrato l’at- taccamento cellulare da parte degli osteoblasti e broblasti alle super ci laserizzate. Altri studi recenti hanno inoltre dimostrato, in modelli animali e nell’uomo, la presenza di un attacco del tessuto connettivo a questo tipo di micro-super ci laserizzate (Laser-Lok® ). Questo tipo di attacco differisce signi cativa- mente da quello tradizionalmente associato agli impianti di titanio. Gli aspetti più importanti dell’attacco alla super cie Laser-Lok® del tessuto connettivo sono stati identi cati con il fatto che la sua posizione è determinata dalla disposizione dei microsolchi laserizzati, e che le bre del tessuto connettivo sono orientate perpendicolarmente alla super cie dell’impianto agendo come un sigillo alla migrazione apicale delle cellule epi- teliali gengivali e dei broblasti (Figg. 1, 2). Come è stato descritto precedentemente, la gengiva che contorna i denti naturali e la muco- sa intorno agli impianti hanno lo stesso poten- ziale di risposta all’accumulo di placca batterica, ed il uido crevicolare, l’epitelio giunzionale ed il network di bre collagene stabiliscono una barriera che previene la migrazione dei micror- ganismi. Di conseguenza si può ipotizzare che l’attac- co diretto del tessuto connettivo che si forma sulle superfici laserizzate funga da barriera fisiologica alla migrazione apicale dell’epite- lio giunzionale, e possa prevenire la diffusione apicale di batteri e tossine lungo la superficie implantare. L’applicazione della tecnologia Laser-Lok® ai pilastri di guarigione e agli abutments ha aperto recentemente un nuovo campo di ricerca. I primi studi hanno dimostrato che grazie alla super cie Laser-Lok® non solo è possibile otte- nere un attacco connettivale anche su queste componenti (Figg. 3, 4, 5), ma che tale attacco si riforma una volta che una componente lase- rizzata viene sostituita da un’altra.