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Implant Tribune Italian Edition

10 Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2013 Fig. 11 Fig. 13 Fig. 15 Fig. 12 Fig. 14 Fig. 16 Fig. 17 Fig. 18 << pagina 9 Una volta che le protesi pre-estrat- tive sono pronte si procede all’e- strazione degli elementi dentari, prelievo di osso autologo dalla branca montante della mandibola (Fig. 10) e intervento chirurgico di rialzo bilaterale dei seni mascellari, eseguito con la tecnica della fine- stra laterale11-14 . Utilizzando uno strumento ultra- sonico, viene aperta una botola sul- la parte laterale del seno mascel- lare, effettuando poi un clivaggio manuale per scollare la membrana di Schneider dalle pareti ossee. Si procede all’inserimento di una mi- scela di materiale eterologo e osso autologo precedentemente raccol- to (Fig. 11). Le protesi pre-estrattive sono adattate alle mucose, benché il paziente sia istruito a segui- re un’alimentazione semiliquida per la prima settimana che segue all’intervento (Fig. 12). A 10 giorni di distanza vengono rimosse le suture (Figg. 13, 14). Si noti l’aspetto dei tessuti gengivali in fase di guarigione, grazie anche alla cura che il paziente pone nelle manovre di igiene orale. Sono indi- cati sciacqui con collutorio a base di clorexidina 0,20%. L’istruzione e la motivazione all’igiene sono un aspetto fondamentale e imprescin- dibile del trattamento implantare. Impianti inferiori, provvisorio inferiore A distanza di circa 40 giorni viene eseguito il posizionamento degli impianti inferiori. Previa verifica radiografica con tomografia com- puterizzata (TC), la protesi totale viene utilizzata come repere per il posizionamento delle fixture im- plantari (Figg. 15, 16). In questa fase è importante eseguire un lembo di accesso con un’estensione tale da permettere un’ottima visibilità e comprensione dell’anatomia ossea mandibolare. La cresta ossea è lie- vemente rimodellata per eliminare i picchi ossei residuati dalle estra- zioni (Fig. 17). Un’attenzione particolare va posta quando ci troviamo nella zona sin- fisaria di mandibole che presenta- no un importante recesso linguale. In questi casi, infatti, è possibile perforare la corticale linguale du- rante il fresaggio dell’alveolo chi- rurgico, con conseguenze emor- ragiche che possono essere molto gravi15-20 . Per verificare il corretto orientamento degli assi chirurgici implantari si possono utilizzare dei pin di riferimento da inserire direttamente nell’osso dopo un passaggio con una fresa da 2 mm; superato questo diametro, non sarà più auspicabile effettuare corre- zioni dell’angolazione del tunnel implantare in modo conservativo. La protesi può essere utile per il controllo dei rapporti implanto- protesici (Figg. 18, 19). Per ottenere una buona stabilità implantare è importante valutare la qualità dell’osso ed effettuare una corretta preparazione del sito. Il raggiungimento del valore cano- nico di torque d’inserimento > 35 Ncm può essere di aiuto al clinico, benché rappresenti solo un valo- re indicativo e non sufficiente, da solo, a garantire il successo del trat- tamento implantare21-23 . La protesi totale inferiore è trasfor- mata in un provvisorio avvitato a carico immediato. Utilizzando dei temporary abutment sabbiati, i fori sulla protesi sono allargati per per- mettere l’inserimento della prote- si nel rapporto occlusale corretto. Dopo una sutura provvisoria, un foglio di diga (mantenuto per un’o- ra in clorexidina concentrata) vie- ne posizionato per isolare la base degli abutment dal resto del campo operatorio (Fig. 20). <> pagina 11 Clinica & Pratica