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Dental Tribune Italian Edition

5Dental Tribune Italian Edition - Novembre 2013 News & Commenti Sollievo immediato* e duraturo dall’ipersensibilità dentinale L’innovativa Tecnologia Pro-Argin® agisce direttamente sulla causa dell’ipersensibilità occludendo immediatamente i tubuli dentinali. Sollievo continuo dallo studio fino a casa già dopo la prima applicazione1 1.HamlinDetal.AmJDent2009,22(SpecIssA):16A-20A. PRIMA DOPO Fotografia al SEM della superficie della dentina non trattata e trattata con Tecnologia Pro-Argin® Tubuli esposti Tubuli sigillati P R O G R A M M A D I T R AT TA M E N T O NUOVO Tecnologia Pro-Argin® In studio A casa *Per un sollievo immediato, applicare il dentifricio fino a 2 volte al giorno sul dente sensibile e massaggiare per un minuto. (Nathoo S et al. J Clin Dent 2009; 20 (Spec Iss):123-130) Per un sollievo immediato e duraturo in studio, utilizzare elmex® SENSITIVE PROFESSIONAL™ Pasta Desensibilizzante. (Schiff T et al. Am J Dent 2009; 22 (Spec Iss A): 8A-15A) GABA Vebas S.r.l. viale A.G. Eiffel n. 15 - 00148 Roma numero verde 800 90 30 10Materiale informativo per Professionisti Dentali adv prof SE_PRO_Sistema_230x300_AW_dentale:adv prof gaba 210x297 24-10-2013 15:28 Pagina 1 Fiducia nel futuro? Un commento alla ricerca Key-Stone Interessante la descrizione di uno stato d’animo collettivo espressa dalla ricerca OmniVision 2013 su un campione rappresentativo della categoria professionale odontoiatrica. Nella nostra attività, ormai ven- ticinquennale, di organizzazione degli studi non disponiamo di un campione strutturato, poiché, com’è ovvio, operiamo su clienti che ci richiedono di intervenire. Però, vuoi per l’esperienza acqui- sita e vuoi per il numero significa- tivo di clienti che si riferiscono a noi, vorrei tentare una riflessione su quanto emerge dal quadro pre- sentato da Key-Stone. Occorre aggiungere che il nostro pacchetto clienti tende a collocar- si al di sopra dello studio “piccolo”, con due riuniti o un eventuale ter- zo poco utilizzato. Ciò perché riteniamo che l’azio- ne di organizzazione dello studio debba restituire al titolare, pagati i consulenti, più soldi di quanti ne aveva quanto ha deciso di iniziare. Se così non è, significa – secondo noi – che chi è intervenuto non ha lavorato bene. E in uno studio piccolo il rischio di non raggiungere un simile obietti- vo è eccessivo. Inoltre, in questo momento (or- mai lungo e che durerà ancora alcuni anni) anche gli studi medi sentono le difficoltà, cioè studi composti da quattro riuniti in poi, o di dimensioni ancora maggiori. E che fino al 2008 mai avrebbero preso in considerazione l’idea di dover ottimizzare la loro struttu- ra. La difficoltà è ancora maggiore per gli studi che devono affronta- re il passaggio generazionale e nei quali il titolare vuole passare agli eredi una struttura in grado, al- meno in teoria, di reggere bene il mercato futuro e il cambiamento che si prospetta, ma che nessuno riesce ancora bene a disegnare in uno scenario credibilmente reali- stico. Per venire alla relazione di Key- Stone, condivido del tutto l’affer- mazione che siano soprattutto gli studi piccoli ad avere una negati- va visione del presente. E altresì normale che non vedano un futuro, quasi fosse un baratro obbligato nel quale, alla fine, si dovrà cadere come un gruppo di lemmings. La nostra lettura del settore odon- toiatrico con studi piccoli coin- cide con la visione che ne hanno gli operatori. Probabilmente, non esiste per essi un futuro a medio termine e quasi certamente a lun- go termine. Gli studi piccoli stanno perdendo clienti, con maggiore o minore celerità, a vantaggio degli studi medio-grandi sui quali i titolari hanno, da tempo, investito in qua- lità per giungere a esprimere l’ec- cellenza. Gli studi medi, su dati di rileva- mento nostro, stanno avendo un notevole aumento di flusso di nuovi pazienti, a volte anche con percentuali che toccano le due cifre. Del resto questo fenomeno interessa tutta l’area dei servizi, soprattutto in momenti di crisi economica e finanziaria. Osserveremo con attenzione quel 53,3% di ottimisti, positivi cauti e neutrali fiduciosi individuato dal- la ricerca in oggetto. Augurando loro che i risultati dell’indagine siano strutturali e non un mo- mento passeggero. Franco Tosco, Lessicom Srl Sull’indagine alcune considerazioni avanzate da Franco Tosco