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Dental Tribune Italian Edition

4 Endo Tribune Italian Edition - Novembre 2013Clinica & Pratica TF Adaptive: un nuovo approccio alla strumentazione in nickel-titanio «Movimento di rotazione quando lo desiderate, di reciprocazione quando ne avete bisogno» Gianluca Gambarini, MD, DDS; Gary Glassman, DDS, FRCD(D) < pagina 1 Più recentemente, un terzo fattore è diventato importante in questa ri- cerca di strumenti sempre migliori e più resistenti: la tipologia del mo- vimento. Per quasi due decenni, gli strumenti in NiTi sono stati tradizionalmente utilizzati con un movimento rota- torio continuo, ma di recente è stato riproposto da Yared,3 un differente approccio per l’uso degli strumenti in NiTi con movimento di recipro- cazione. Gli angoli di rotazione in senso orario (CW) e antiorario (CCW) usati inizialmente da Yared erano rispettivamente di quattro decimi e due decimi di giro, con una velocità di rotazione di 400 giri/min. Secon- do l’autore, il concetto di usare un solo strumento in NiTi per prepara- re l’intero canale radicolare veniva reso possibile grazie al fatto che e il movimento di reciprocazione ridu- ce gli stress meccanici da strumen- tazione e riduce il rischio di frattura. I recenti dati in letteratura mostra- no che il movimento di reciproca- zione può aumentare la resistenza alla fatica ciclica e alla torsione degli strumenti in NiTi rispetto alla rota- zione continua,4-5 principalmente in quanto consente di non accumulare lo stress nello strumento. Quando lo strumento ruota in una direzio- ne (solitamente quella dell’angolo maggiore) taglia e si ingaggia nel canale, impegnando le spire; nella rotazione continua questo si ripete accumulando stress, mentre nella reciprocazione il fine continuamen- te si disingaggia quando poi ruota in direzione opposta (solitamente a un angolo inferiore); ne deriva quindi che gli stress vengono significati- vamente ridotti. Seguendo questi concetti, recentemente sono stati commercializzati nuovi strumenti, Reciproc (VDW, Monaco, Germania) e Wave One (Dentsply Maillefer, Ballaigues, Svizzera), che utilizzano motori dedicati che producono uno specifico movimento di reciproca- zione (usando angolazioni di circa 150-30° o di poco maggiori). Questa riduzione dello stress della strumentazione (sia torsionale sia fessurale) è il principale vantaggio dei movimenti di reciprocazione; anche se il termine in realtà è piut- tosto vago, in quanto è stato dimo- strato che è possibile utilizzare di- versi movimenti di reciprocazione, ciascuno dei quali influisce sulle prestazioni e sulla sicurezza degli strumenti in NiTi in modo unico e particolare. Quindi, quando si di- scutono i vantaggi e gli svantaggi della reciprocazione, bisognerebbe menzionare con precisione anche l’esatto movimento, in quanto l’ef- fettivo angolo di reciprocazione può avere una sostanziale influenza sia sul comportamento sperimentale sia su quello clinico degli strumenti in NiTi. Un altro possibile vantaggio della reciprocazione potrebbe essere il miglior mantenimento della tra- iettoria originale del canale, dovuto principalmente al movimento che simula la carica di orologio, quindi tende a seguire meglio il canale, in- sieme al minor stress della strumen- tazione e di conseguenza minore ritorno elastico. Però, bisogna sot- tolineare che la reciprocazione non influisce la rigidità intrinseca degli strumenti. Se uno strumento in NiTi piuttosto rigido e con conicità au- mentata viene leggermente forzato in un canale curvo, creerà un mag- gior trasposto del canale rispetto a uno più flessibile, a causa della sua tendenza a scegliere una via più ret- tilinea verso l’apice e raddrizzarsi in uscita. Inoltre, il design della punta potrebbe influenzare notevolmen- te il trasporto del canale, in quanto una punta tagliente sarebbe più pericolosa di una punta pilota non tagliente. Negli ultimi anni la reciprocazione con gli strumenti in NiTi è diventata molto popolare, con un notevolis- simo numero di articoli pubblicati, alcuni di questi studi hanno dimo- strato che nei movimenti di reci- procazione vi sono anche svantaggi intrinseci. È ben noto che una lieve e inavver- tita estrusione di detriti e irriganti nei tessuti periapicali rappresenta una complicanza abbastanza fre- quente durante le procedure di puli- zia e sagomatura, sia con strumenti manuali in acciaio sia con strumenti rotanti in NiTi.6-7 Però, studi recenti hanno mostrato che le tecniche di strumentazione reciprocanti di- sponibili in commercio sembrano aumentare significativamente la quantità di detriti estrusi oltre api- ce,8,9 ma anche spinti lateralmente e non rimossi dai canali; di con- seguenza, si avrebbe una peggior detersione insieme a un maggior rischio di dolore post-operatorio. Anche un recente studio clinico che ha messo ha confronto degli strumenti Reciproc construmenti rotanti in NiTi ha confermato que- sti risultati non soddisfacenti per il movimento 150-30.10 Dato che il movimento di recipro- cazione è formato da un angolo di taglio più ampio e un angolo di rila- scio più piccolo, nel momento in cui ruota in senso di rilascio le spire non rimuoveranno i detriti, bensì li spin- dell’intrappolamento dei detriti nel- le spire. Per ridurre questa tendenza, alcuni autori hanno auspicato l’uso di strumenti rotanti in NiTi glide- path, prima dell’utilizzo di stru- menti WaveOne o Reciproc, ma in questo caso la tecnica globale non è più una tecnica a file singolo, bensì una tecnica più complessa e più co- stosa che utilizza due diversi tipi di strumenti in NiTi, quelli rotanti per il glide-path e quelli reciprocanti per la preparazione vera e propria.12 Fig. 1 - Trasporto del canale in canali curvi con reciprocazione. Il file più flessibile (TF) permette un miglior mantenimento della traiettoria originale. Fig. 2 - Curvatura complessa: l’uso iniziale di uno strumento molto flessibile, a piccola conicità (SM1) permette di negoziare la curvatura più complessa senza errori iatrogeni, come zipping, curvature o trasporto. Fig. 3 - Sagomatura profonda. L’uso clinico di un secondo strumento (06 35) dopo lo strumento 08 25 migliora significativamente la preparazione del terzo apicale, migliorando la qualità della sagomatura canalare e lasciando lo spazio per la tecnica dell’irrigazione rinforzata come la pressione negativa (Endovac). geranno apicalmente e lateralmente. I movimenti di Reciproc e WaveOne sono molto simili (anche se non illu- strati con precisione dai produttori) e questo fatto può spiegare anche la maggior incidenza e intensità di do- lore post-operatorio rilevato in studi di ricerca recenti.10-11 Inoltre, entram- be le tecniche WaveOne e Reciproc usano un solo file piuttosto rigido e grande con conicità aumentata (soli- tamente conicità 08, dimensione 25) che viene utilizzato per raggiungere direttamente l’apice. In molto casi, al fine di raggiungere la lunghezza di lavoro apicale, gli strumenti recipro- canti vengono utilizzati con pressio- ne diretta apicalmente, che produce una forza tale spingere i detriti at- traverso un forame apicale pervio, oltre a correre il rischio di spingere lateralmente i detriti, rendendo la pulizia del canale più difficile. Dato che gli strumenti sono solitamente utilizzati senza aver prima esegui- to un allargamento coronale pre- liminare, questo può portare a un maggior ingaggio delle spire dei file e di conseguenza produrre più tor- que e/o pressione applicata sul file. Inoltre, la capacità di taglio di un file reciprocante è inferiore rispet- to alla rotazione continua. Anche la rimozione dei detriti è inferiore, au- mentando così lo stress frizionale e la necessità di torque sul file, a causa TF Adaptive La tecnica TF Adaptive è stata propo- sta al fine di massimizzare i vantaggi della reciprocazione, minimizzan- done gli svantaggi. Grazie all’utiliz- zo di un esclusivo movimento bre- vettato, l’innovativa tecnologia TF Adaptive, insieme a un’originale tec- nica a tre strumenti, si può trattare la maggior parte dei casi clinici in modo efficace e sicuro. TF Adaptive utilizza un’esclusiva tecnologia di movimento brevettata che adatta automaticamente il mo- vimento allo stress della strumen- tazione. Quando lo strumento TF Adapti- ve non è (o lo è in misura minima) stressato nel canale, il movimento può essere descritto come una ro- tazione continua (in realtà è una rotazione interrotta), che permette una migliore efficienza di taglio e rimozione dei detriti, dato che la se- zione trasversale e il design delle spi- re sono intesi per lavorare al meglio con un movimento continuativo in senso orario. Più precisamente, si tratta di un movimento interrotto con i seguen- ti angoli CW-CCW: 600-0°. Questo movimento interrotto non solo è efficace come la rotazione continua nel taglio laterale, permettendo così l’ottimale movimento di brushing o alesaggio circonferenziale per una miglior rimozione dei detriti nei canali ovali, ma minimizza anche gli errori iatrogeni riducendo la ten- denza ad “avvitarsi”, comune agli strumenti in NiTi a grande conicità usati in rotazione continua. Durante la negoziazione del canale, a causa dell’aumentato stress della strumentazione in particolare nei canali curvi e complessi, il movi- mento dello strumento TF Adaptive passa al modo di reciprocazione, con angoli CW e CCW studiati in modo specifico e che variano da 600-0° fino a 370-50°. In sintesi, aumen- tando gli stress il movimento da continuo si fa maggiormente reci- procante. Questi angoli però non sono costanti, ma variano in base alle complessità anatomiche e allo stress intracanalare applicato sul- lo strumento. Questo movimento “adattivo” è stato quindi studiato per ridurre il rischio di frattura in- tracanalare, senza influenzare le prestazioni, grazie al fatto che il mo- tore Adaptive seleziona automatica- mente, istante per istante, il miglior movimento per ciascuna situazione clinica differente. > pagina 5 WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM