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Dental Tribune Italian Edition

20 Dental Tribune Italian Edition - Ottobre 2013Vita Associativa Un glide path accurato, semplice e veloce PROGLIDER™ ti permette di ottenere un glide path con un solo strumento meccanico, assicurando efficienza e semplicità. È adatto alla maggior parte dei canali radicolari, compresi quelli particolarmente curvi. Preserva maggiormente l’anatomia del canale rispetto agli strumenti manuali. pro glider™ A7681den_proglider_ad_IT_update.indd 2 12/09/2013 17:54 Un glide path accurato, semplice e veloce PROGLIDER™ ti permette di ottenere un glide path con un solo strumento meccanico, assicurando efficienza e semplicità. È adatto alla maggior parte dei canali radicolari, compresi quelli particolarmente curvi. Preserva maggiormente l’anatomia del canale rispetto agli strumenti manuali. pro glider™ den_proglider_ad_IT_update.indd 2 12/09/2013 17:54 XXIIICongressoAidi Al “question time” confronto acceso tra igienisti e odontoiatri Il titolo del Congresso Aidi, 23a edizio- ne,inprogrammail27e28settembre all’Hotel Melià di Milano, suonava “Oltre l’igiene orale”. E in effetti ben oltre si è andati, almeno nella fase iniziale, quando invece della solita prassi dell’inaugurazione con tanto di saluti, ringraziamenti ecc., sul pal- co si sono fatti avanti due… ballerini di tango, Anna e Marcelo che, dopo essersi allacciati con deliberata len- tezza le scarpe, sotto lo sguardo tra il sorpreso e l’allibito dell’uditorio (in prevalenza femminile, come si conviene a un pubblico di igienisti), hanno poi eseguito tre tanghi argen- tini riscotendo alla fine anche begli applausi. Applausi trasformatisi in piccala ovazione quando Marialice Boldi, presidente Aidi ed energica “patron” del Congresso, ha rivelato «perché – ha sottolineato la Boldi – le igieniste sanno fare anche questo!». L’apertura ufficiale del Congresso è coincisa invece con l’annuncio com- piaciuto della presidente di tre pre- stigiosi traguardi conquistati dalle igieniste Aidi: il riconoscimento della rappresentatività dell’Associazione, l’elezione a consigliera (tesoriera) di una delegata al Congresso FDH e, infine, ultimo ma non meno impor- tante, la conferma del consigliere Stefano Chetti a segretario degli igie- nisti d’Europa. Vero clou del Congres- so, tuttavia, oltre agli interventi dei vari relatori, è stata la tavola roton- da, seguita subito dopo. Pur definito ufficialmente un “question time”, si è ben presto trasformato in un di- battito acceso, quasi un’arena, con incursioni frequenti e più che viva- ci, del pubblico. A scaldare gli animi soprattutto la presenza, al tavolo del “question time”, di Alberto Libero, in rappresentanza Andi, e di Pierluigi Delogu, presidente Aio, ossia del “ne- mico”, come li ha definiti spiritosa- mente la presidente Boldi. Ad aprire le ostilità, per così dire, è stata l’avv. ssa Stefanelli, dichiarando il suo pa- rere “tecnico”, secondo cui l’igienista può certamente svolgere l’attività in modo autonomo. Il problema, sem- mai, è di semplice autorizzazione, vi- sto che le varie Regioni si comporta- no in modo differente. Al che, avendo Delogu chiesto: «Ma che senso ha uno studio d’igienista autonomo?», si è sentito rispondere a muso duro dal pubblico: «Sono affari nostri!». Frase che non è piaciuta per niente ai due odontoiatri,fermisulconcettodistu- dio come “squadra”, con il dentista in testa. E ancor meno l’altra, urlata dal pubblico come battuta provocatoria: «In uno studio di igienista c’è sempre posto per un buon odontoiatra». In un dibattito così acceso, a ben poco è servito a Libero rammentare all’uditorio l’“eroica flessibilità” degli odontoiatrisulleproblematichedegli igienisti, invitare l’uditorio a far fron- te comune ai “low cost”, ai vari Grou- pon e Vitaldent, invece di beccarsi tra loro come i polli manzoniani. Il clima, ad un certo punto, era così incandescente, che la Boldi ha scher- zosamente preso su di sé l’impegno di accompagnare i due dentisti fuori della sala “perché li vogliamo vivi”. Alla fine, tutti d’accordo almeno sul fatto che autonomia e autorizzazione all’esercizio dell’attività igienistica rimangono questioni aperte su cui è necessario confrontarsi. Ideale con- clusione del dibattito è risuonato alla fine il pacato ammonimento di Li- bero, frutto di lunga esperienza pro- fessionale e saggezza: «Rimaniamo uniti nell’ambito medico – ha detto – perché se ci spezzettiamo, non si sa dove si va a finire». m. boc che la “tangueira” null’altro era che… un’igienista appassionata di danza, con il suo insegnante argentino doc, WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM