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Implant Tribune Italian Edition

4 Implant Tribune Italian Edition - Settembre 2013L’Intervista < pagina 1 Dott. Cardaropoli, lei è uno degli autori che ha pubblicato di più al mondo riguardo la chirurgia parodontale e l’ortodonzia. Queste tematiche, inoltre, sono state oggetto della relazione tenutasi in California durante il Congresso internazionale AAP-AAO. Può raccontarci questa esperienza? Devo dire che per me è stato un grandissimo onore essere invitato a tenere una relazione durante il congresso congiunto che l’American Academy of Periodontology e l’A- merican Association of Orthodon- tists hanno organizzato in febbraio a Palm Desert, in California. Onore che è diventato ancora maggiore, vi- sto che ero l’unico relatore non sta- tunitense sul palco. Sicuramente il comitato organizzatore è stato mol- to attento nella scelta dei relatori e credo che, personalmente, abbia in- fluito il numero di articoli che negli ultimi anni ho pubblicato sulla te- matica dei rapporti interdisciplina- ri tra ortodonzia e parodontologia, usciti sulle più importanti riviste scientifiche del settore. Nello specifico, durante il congres- so in California mi è stato chiesto di parlare delle possibilità di trat- tamento ortodontico dei pazienti parodontali gravi e dei rapporti tra terapia chirurgica parodontale rige- nerativa e movimento ortodontico per la risoluzione dei difetti infra- ossei. È stata un’esperienza unica, indimenticabile, essere a migliaia di chilometri di distanza da casa pro- pria, in una cornice unica, nel centro del deserto californiano, confron- tandosi scientificamente con i più famosi esperti della materia. Il ricor- do sarà indelebile anche perché ho potuto incontrare per l’ultima volta Vincent Kokich, uno dei più grandi ortodontisti del mondo, oltre ad es- sere l’editor dell’American Journal of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics – di cui sono membro all’interno dell’Editorial Board – e che purtroppo pochi giorni fa è pre- maturamente scomparso. In qualità di clinico, quali sono le specialità a cui si dedica e quali sono i suoi pazienti? Svolgo un’attività completamen- te libero-professionale, mi occupo solamente della terapia chirurgica parodontale e implantare, con par- ticolare riguardo alla chirurgia rige- nerativa. Ma non potrei trattare i miei pa- zienti nel modo giusto se non potes- si contare sul team che mi affianca ogni giorno, un team che ci consen- te di avere un approccio interdisci- plinare, che sicuramente è l’arma vincente per proporre terapie all’a- vanguardia in grado di soddisfare tutte le necessità dei nostri pazienti. Il confronto quotidiano con i miei collaboratori è uno stimolo conti- nuo a migliorarsi e a mettersi sem- pre in discussione. Quanto conta la ricerca clinica nella sua professione? Parallelamente all’attività assisten- ziale rivolta ai pazienti, la ricerca clinica ricopre un ruolo molto im- portante. Devo dire che, insieme alla chirurgia, è la mia grande passione, e per poterla razionalizzare al me- glio, dal 2009 è operativa PROED, una società che si occupa di ricerca scientifica ed educazione continua. Probabilmente oggi la ricerca occu- pa quasi il 50% del mio tempo lavo- rativo. Nell’ultimo anno si è dedicato alla “ridge preservation” e, in particolare con il suo gruppo di ricerca, alla messa a punto di questo protocollo. In che cosa consiste? La guarigione dell’alveolo post- estrattivo è uno degli argomenti più importanti oggetto di ricerca degli ultimi anni, ricerca sia su animali sia clinica. Purtroppo ci sono evi- denze che dopo l’estrazione di un elemento dentario la cresta ossea possa andare incontro a un riassor- bimento orizzontale medio del 50%. Per questo motivo, ormai da alcuni anni, abbiamo incentrato una parte dei nostri sforzi sullo studio di possi- bili alternative terapeutiche in gra- do di evitare questo riassorbimento. Nel 2012, sull’International Journal of Periodontics and Restorative Dentistry abbiamo pubblicato uno studio randomizzato controllato nel quale abbiamo dimostrato la possi- bilità di ridurre questo “inevitabile” riassorbimento osseo a un solo 7% in media. La caratteristica principale della tecnica è che si tratta di un approc- cio a bassa morbidità, che prevede l’utilizzo di un biomateriale di origi- ne bovina protetto da una membra- na in collagene di origine suina. An- che la procedura chirurgica è molto semplice, in modo da poter essere eseguita non solo dagli specialisti implantologi o parodontologi, ma anche dai dentisti generici. Sappiamo che su questo argomento ha tenuto molte relazioni nel mondo e che recentemente ha fatto un’esperienza in alcune realtà della Cina. Quali i suoi commenti? Durante il mese di giugno ho avuto modo di andare in Cina: sono stato in quattro città differenti in soli cin- que giorni, e mi sono confrontato con una realtà molto diversa dalla nostra. In particolare sono rima- sto colpito, nel bene e nel male, da Shanghai, la città più popolosa del mondo. Ad ogni modo, dal punto di vista professionale è stata un’e- sperienza importante, che mi ha permesso di incontrare circa 1000 Ridge preservation: clinica e ricerca Un’intervista a Daniele Cardaropoli I giusti strumenti per un’adeguata pulizia degli impianti. 1 paziente su 5 dopo 10 anni sviluppa perimplantite. Il successo della terapia implanto-protesica dipende da alcuni fattori, primo tra cui l’igiene orale. Proprio per questo TePe, insieme ad esperti dentali, ha realizzato prodotti dedicati alla pulizia degli impianti. Le speciali caratteristiche di TePe Implant Care e TePe Implant Brush, insieme allo scovolino TePe, semplificano la pulizia delle aree più critiche . Pulizia linguale e palatale Implant Care™ Implant Brush™ Pulizia vestibolare Prodotti in Svezia, usati in tutto il mondo. www.tepe.com · infoitalia@tepe.com · tel. +39 02 93291475 · fax +39 02 93594980 AD120091IT colleghi e condividere con loro i ri- sultati delle nostre ultime ricerche. Ho riscontrato da parte loro una grande voglia di aggiornamento e disponibilità ad apprendere nuove conoscenze. Quali sono i suoi prossimi appuntamenti congressuali per l’autunno e per il 2014? Durante l’autunno, tra gli altri even- ti, sarò impegnato al Congresso in- ternazionale di Terapia implantare che si terrà a Verona in settembre, al Congresso della Baltic Osseointe- gration Academy a Kaunas, sempre in settembre, e al Congresso annuale dell’European Academy of Osseoin- tegration a Dublino in ottobre. Nel 2014 posso ricordare che sarò al Congresso dell’American Academy of Periodontology a San Francisco e al Simposio internazionale a Sydney in novembre. C’è la possibilità, per chi fosse interessato, di approfondire il tema presso il suo centro corsi di Torino? Certo! Presso il nostro Centro Corsi PROED (www.proed.it) è possibile seguire i corsi di aggiornamento annuale in parodontologia e im- plantologia. Il Centro dispone di una sala dove è possibile, inoltre, seguire interventi in diretta di live-surgery, su grande schermo in alta definizio- ne, oltre che effettuare esercitazioni pratiche su modelli animali. Con grande piacere il 12 dicembre 2013 ospiteremo il prof. Myron Ne- vins che terrà un corso di una gior- nata sulle più recenti acquisizioni in tema di rigenerazione parodontale e perimplantare. Grazie per l’intervista. Patrizia Gatto NUOVO WEBINAR SU WWW.DTSTUDYCLUB.COM del dr. Daniele Cardaropoli Le tecniche di Ridge Preservation: razionale biologico ed applicazioni cliniche