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Implant Tribune Italian Edition

20 Implant Tribune Italian Edition - Settembre 2013L’Intervista Dall’osteointegrazione alle perimplantiti: quale scenario per il futuro? Intervista al professor Massimo Simion Professor Simion, con la stessa forza con cui si è diffusa la moderna implantologia osteointegrata, adesso si parla di diffusione della perimplantite? È una nuova patologia da prendere in seria considerazione? Certo. Il paziente trattato con im- pianti dentali è sempre un pazien- te a rischio, a dispetto di quanto si sosteneva negli anni Novanta, quando le percentuali di successo a lungo termine superiori al 95% ci facevano dire che un impianto sa- rebbe durato per sempre. I dati di allora non possono essere utilizzati con gli impianti di oggi e attual- mente il paziente implantare deve essere considerato come un pazien- te affetto da malattia parodontale in fase di mantenimento. Quindi sono state fatte delle affermazioni sbagliate? No. Quando abbiamo parlato del 97% di sopravvivenza implanta- re stavamo raccogliendo dati che riguardavano una tipologia di impianti codificata che successi- vamente è stata modificata. Dopo i primi anni l’industria ha rivolto l’attenzione della ricerca verso lo sviluppo di superfici implantari trattate con acidi, sabbiature o os- sidazioni anodiche per ottenere un maggior tropismo degli osteoblasti su superfici ruvide. L’obiettivo era ottenere una in- tegrazione e una funzionalità precoci e quindi anche una dif- ferenziazione commerciale dei prodotti. Questo ha naturalmen- te cambiato il valore dei dati che avevamo raccolto nella prima fase della ricerca sull’osteointegrazione. Come vede lo scenario attuale dell’implantologia osteointegrata? L’implantologia osteointegrata è stato uno dei fattori che più hanno influenzato l’odontoiatria negli ul- timi trent’anni, ma adesso dobbia- mo seriamente rivalutare in manie- ra critica e retrospettiva i successi ottenuti a lungo termine e non solo quelli a breve termine. L’alta predicibilità del trattamento implantare non è più un punto di forza di questa terapia? Oggi ci confrontiamo quotidiana- mente con le infezioni perimplan- tari che costituiscono la principale causa di insuccesso implanto-pro- tesico e si manifestano a distanza di 5 anni o più. Non sempre le in- tercettiamo, ma la pe- rimplantiti sono molto diffuse. Purtroppo le conse- guenze di un fallimen- to tardivo sono più gravi perché compro- mettono il tessuto os- seo perimplantare e la riabilitazione protesica definitiva. Al contrario, un falli- mento precoce si può correggere con la so- stituzione dell’impian- to senza gravi conse- guenze. Se l’obiettivo della te- rapia implantare è la sopravvivenza a lungo termine, con le nuo- ve superfici trattate quest’ultima non è af- fatto migliorata perché forse i fallimenti tardivi sono au- mentati più di quanto siano dimi- nuiti quelli a breve termine. Ma che peso possono avere le perimplantiti in termini percentuali? Dati precisi non esistono ancora perché la comunità scientifica è divisa nella determinazione dei cri- teri diagnostici e nella definizione delle perimplantiti. Alcuni considerano come perim- plantite anche i fisiologici adat- tamenti dell’osso. In base a questa interpretazione il 56% dei pazienti sarebbe affetto da perimplantite. Alla luce dei nuovi criteri diagno- stici più realistici, emersi al recente congresso della Osteology Founda- tion a Monte Carlo, ritengo che con le superfici implantari ruvide il ri- schio di infezioni dei tessuti perim- plantari difficilmente curabili sia aumentato di molto e le percentua- li di prevalenza si attestino sul 10- 12% degli impianti e il 20-25% dei pazienti. Valori percentuali comun- que troppo alti rispetto al passato. Come si deve comportare l’odontoiatra? Bisogna saper distinguere tra le proposte che ci vengono fatte dalle aziende ed essere aperti a rivedere i propri protocolli chirurgici. A Milano, Assago, il 15 novembre 2013 si terrà un corso, da me orga- nizzato, per fare il punto sulla mo- derna osteointegrazione e soprat- tutto sulle perimplantiti. Maggiori informazioni si trovano sul sito www.osteointegration-revi- sited.it. Ritengo che sarà un evento molto utile per chi vuole aggiornarsi in maniera libera e senza il coinvolgi- mento degli sponsor tradizionali. La perimplatite è una patologia difficile da trattare? Certamente: il trattamento della perimplantite oggi non è predici- bile. Infatti la terapia non chirur- gica non si rivela efficace e anche la terapia chirurgica a cielo aperto ha percentuali di successo intorno al 50%. Il problema di sempre è la decontaminazione batterica delle superfici ruvide. Purtroppo anche per la diversa tipologia di super- fici disponibili è molto difficile identificare protocolli standard e attualmente gli operatori devono accontentarsi di ricorrere a metodi empirici. Con l’avvento dei fattori di crescita la GBR, di cui lei è stato uno dei padri, la perimplantite è destinata ad avere un ruolo diverso? Nel nostro gruppo abbiamo lavo- rato molto alla semplificazione della terapia e abbiamo lavorato all’introduzione di tecniche e ma- teriali per l’ingegneria tissutale. In modo particolare abbiamo studia- to i Platelet Derived Growth Factors (PDGF), un fattore di crescita di derivazione piastrinica che favori- sce la rigenerazione sia del tessuto osseo che dei tessuti molli. Purtrop- po il PDGF è disponibile negli Stati Uniti, ma non in Europa e non mi sembra che burocrazia, limiti legi- slativi e dati della ricerca facciano intravedere una disponibilità com- merciale a breve termine. Poiché gli altri fattori di crescita hanno delle forti limitazioni sia operative che legislative che di efficacia clinica, credo che la GBR per ora sia una delle poche strade percorribili per gli aumenti di volume senza ricor- rere ad alternative molto più inva- sive e non sempre predicibili. Via Roma 10 · 39100 Bolzano · Tel. 0471 / 469576 · Fax 0471 / 469573 www.bredent.it · e-mail info@bredent.it Distributore per I’Italia: Sistemi implantari SKY Sei sistemi implantari - unico tray chirurgico Inserimento semplice e predicibile classic narrow mini1 mini2 WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM