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Lab Tribune Italian Edition

18 Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2013Notizie dalle Aziende18 Notizie dalle Aziende KOMet ItalIa Quando la perfezione diventa di colore bianco Fresoni KOMET in ceramica ZrO2 KOMET Italia Srl Via Fabio Filzi 2, 20124 Milano - Tel.: +39.02.67076654 - Fax: + 39.02.67479318 - info@komet.it - www.komet.it Come riuscire a dare un segno elegante della propria capacità di produzione artigianale? Con i fresoni KOMET in ceramica ZrO2 in bianco brillante. Questi fresoni lavorano in modo elegante e tranquillo, sono ottimamente taglienti e hanno una durata utile esem- plare. Le parti operative in ceramica sono resistenti agli agenti di pulizia e disinfezione chimici per cui rimangono sempre, in ogni situazione, di un bianco brillante. I fresoni KOMET in ceramica ZrO2 esistono in 3 varianti di dentatura: EQ, ACR e GSQ. Quindi vanno bene per la lavora- zione di resine per protesi e i passaggi tra resine dure e resine morbide di ribasatura. Per la lavorazione di provvisori e per i ritocchi alla poltrona. K251EQ.104.060 SirisparmiatempoconilfresonedualeK251EQ.104.060 in laboratorio e alla poltrona. K261GSQ.104.023 Facilita la lavorazione di resine per provvisori con ten- denza all’impastamento e il lavoro di traforatura di co- rone dal blocco di ossido di zirconio. inEos X5 Le impressioni dell’odontotecnico Massimo Merli SironaTimes intervista Massimo Merli, odontotecnico e utilizzatore dei sistemi Sirona, uno dei primi italiani a sperimentare le potenzialità del nuovo scanner extraorale Sirona inEos X5. Quali sono state le sue prime impressioni su inEos X5? La prima impressione che ho avuto durante la fiera IDS di Colonia lo scor- so marzo è stata favorevolmente confermata. Il nuovo scanner inEos X5 permette ancora una volta di affermare la versatilità del nostro sistema CAD/CAM, ora anche in riferimento all’approccio nuovo nei confronti del- la scansione. Quali differenze sostanziali riscontra rispetto a inEos Blue? La dotazione completa permette di montare ogni tipo di modello sul brac- cio robotizzato, sui supporti dei singoli monconi e sulla piastra manuale. Diventa sicuramente interessante la possibilità di modulare le scansioni tra loro – automatica o manuale e ancora totale, parziale o selettiva – in fun- zione delle necessità, aspettative e tempo a disposizione. Risulta notevole, rispetto al passato, la qualità di scansione e la sua semplicità di esecuzione. In che senso anche l’approccio alla scansione ora diventa versatile? L’ho capito solamente utilizzandolo in prossimità dell’orario di pranzo, quando durante una scansione in modalità manuale hanno suonato il campanello del laboratorio Eurosmile di Genova: erano focacce e pizze che i ragazzi del laboratorio si erano appositamente fatti preparare! Ho guar- dato uno dei soci del laboratorio e gli ho detto: «Sai cosa faccio ora? Can- cello tutte le immagini fatte, avvio la scansione automatica e andiamo a mangiare!». Il mio collega è rimasto in un primo momento sbigottito della semplicità e della serenità con la quale ho eliminato le immagini, richiama- to la posizione del braccio robotico e posizionato la piastra calamitata su cui avevo già posizionato il modello master e avviato la scansione. E quindi? Poi cos’è successo? Quindi sono contento, dopo anni da utilizzatore inLab, di continuare a en- tusiasmarmi per il progredire e il rinnovarsi continuo del sistema Sirona, sia nell’hardware che nel software. Finito il nostro pranzo conviviale abbiamo trovato sul monitor del pc Sirona una scansione completa, con la precisione di 8 micron, che le due lampade a led a luce blu riescono a ottenere. inEos X5 offre all’odontotecnico una gamma di opzioni notevoli che rendono – in un periodo così difficile – il nostro lavoro più semplice. Ha notato qualche svantaggio rispetto a inEos Blue? Durante la scansione tutto bene. Si tratta comunque di file più pesanti ri- spetto al precedente scanner, per cui richiede un tempo leggermente su- periore per una scansione completa full arch: in ragione di questo, subito prima di avviare il calcolo del restauro, il software ci avvisa che le scansioni non saranno più accessibili, come accade con Omnicam, per alleggerire il file e quindi proseguire il lavoro in maniera più fluida da parte del software 4.2. E ciò cosa comporta secondo lei? Considerando la complessità e le molteplici possibilità che ci offre il soft- ware inLab, secondo me sarebbe opportuno in alcuni casi fare una copia di backup del file con i margini inseriti, al fine di poter aggiungere, sostituire o intervenire sulle scansioni anche a distanza di tempo. Penso alle immagini di bio copia o bio referenza che è possibile gestire per la costruzione di un lavoro anche complesso. Un ringraziamento particolare all’Odt. Massimo Merli per questa intervista così ricca di feedback! Rhein’83 e Antlo Bello collaborare insieme A volte il coltivare è reso arduo e difficoltoso dalle caratteristiche del terreno dove si va a impiantare il seme. Ci sono casi in cui, invece, il terreno offre una sua fertilità in- trinseca e allora il germoglio vede la luce con facilità e si radica con forza. Credo che l’accoglienza ricevuta dal- la delegazione degli amici di Antlo Veneto in visita lo scorso 26 luglio alla sede bolognese della Rhein’83 abbia ingenerato nei dirigenti pre- senti la consapevolezza che Antlo era semplicemente… a casa! La delegazione Antlo Veneto era gui- data dal presidente regionale Rugge- ro Nanto e composta da diversi col- leghi. A impreziosire e completare la rappresentanza veneta, anche il presidente nazionale Massimo Ma- culan e il suo vice Innocente Pozzan. Accolti in sede dal direttore marke- ting Raffaele Lombardo e dal tecni- co Marco Vannini, sono stati dappri- ma visitati gli uffici amministrativi, potendo così conoscere il cordiale personale. Cordialità anche nel la- boratorio odontotecnico, dove Kitti Brasola e Gian Luca Stefani stavano perfezionando alcuni lavori, utili a un lungo tour in America meridio- nale, progetto delle strategie azien- dali Rhein’83. Si è immediatamente percepito il calore dell’accoglienza dai cartelli esposti all’ingresso dell’azienda: “Benvenuto Antlo Veneto”. Poco dopo ha avuto inizio una tavo- la rotonda, dove è stato consegnato materiale illustrativo e all’interno della quale il direttore Lombardo ha fatto un excursus storico dell’Azien- da, illustrandone le strategie, che rendono ormai la Rhein’83 leader nel settore della componentistica della protesi combinata. A seguire ha avuto luogo un work- shop in sala conferenze, con prota- gonista Marco Vannini, con spiega- zione dettagliata delle metodologie Rhein e della componentistica ad esse correlata. Ad allietare ulteriormente la piace- vole giornata, una sorpresa: la visita del fondatore dell’Azienda, il signor Ezio Nardi, che ha reso i presenti partecipi di alcuni passaggi impor- tanti della sua lunga carriera di im- prenditore di sicuro successo. Simpaticamente ha poi voluto po- sare con i partecipanti per una foto ricordo. Poco più tardi il gruppo è stato raggiunto anche dalla pia- cevole presenza della presidente Claudia Nardi, che ha ag- giunto a questa già bella compagnia tutta la sua cordialità. A conclusione dei lavori, salutati cordialmente da tutto il team Rhein’83, la delegazione è stata accom- pagnata in centro città, in un locale esclusivo, per un break conviviale. Alcuni dirigenti, approfittando della vicinanza con il cen- tro storico felsineo, sono stati accompagnati in un breve giro turistico. Al gruppo si è poi unito anche il signor Nicolò Sca- glia, responsabile marke- ting estero Rhein, e tutti insieme sono stati accompagnati a cena in un noto ristorante bologne- se, famoso per la sua cucina tipica. Che dire… piacevolmente coccolati da Rhein! Il messaggio che Antlo ha messo da parte la parola “sponsor” e che oggi lavora gomito a gomito con i suoi “partner commerciali”, iniziando dalla reciproca compren- sione nella fase progettuale, cre- diamo che venga colto con sempre maggior frequenza. Siamo sicuri che Rhein’83 sia e sarà in prima fila con noi per il raggiun- gimento degli obiettivi che premo- no alla nostra categoria. Obiettivi che non possono prescindere dalla forte difesa dell’esclusività del la- voro odontotecnico. Questa partita passa attraverso la visione condivi- sa della filiera cui apparteniamo, in cui dobbiamo riconoscere con forza