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Lab Tribune Italian Edition

12 Lab Tribune Italian Edition - Settembre 2013Clinica & Tecnica Ripristino estetico con tecnica press on paint nella pratica quotidiana Nicolino Angeloni*, Damiano Cigni** *Odontotecnico, titolare di laboratorio in Teramo **Odontoiatra, libero professionista in Teramo Adina, di anni 25, si presenta all’at- tenzione del nostro team, per un’i- persensibilità e un inestetismo do- vuto alla frattura di una faccetta in ceramica sul 21 (Fig. 1). La paziente riferisce che, solo sette mesi prima, non contenta del suo sorriso per delle discromie e delle ricostruzioni in composito, aveva provveduto su consiglio del prece- dente dentista alla ricostruzione con faccette in ceramica dei due in- cisivi centrali superiori (11 e 21). Non affatto soddisfatta del risultato ottenuto, e demoralizzata dalla pre- coce frattura della faccetta, ci chie- deva espressamente di ripristinare il suo deficit su 11 e 21, cercando di contenere i costi il più possibile e di non protesizzare con corone gli ele- menti interessati. Adina riferisce buone condizioni di salute generale, di essere fumatrice (8-10 sigarette al dì); presenta un’i- giene orale appena sufficiente. L’esame obiettivo del sestante su- periore evidenzia delle precedenti terapie in composito sugli incisivi centrali dal lato palatale, un pro- babile accesso endodontico sull’11 chiuso in composito e la faccetta ceramica fratturata sul 21. Sul 22 è presente un brillantino. Si eviden- ziano delle piccole rotazioni degli incisivi laterali superiori e un’usura del margine incisale mesiale del 22. Le viene proposta la rimozione dei manufatti e il ripristino dell’esteti- ca con due faccette pitturate in di- silicato di litio (E.max, Ivoclar) per contenere i costi. Accettato il piano di trattamento, la paziente viene sottoposta a una se- duta di ablazione tartaro, motivata e istruita all’igiene orale domiciliare. Il professionista, rilevate le impron- te delle arcate, le invia al laboratorio per la realizzazione dei modelli in gesso e del mockup in cera, valutan- do attentamente forme e volumi, anche in relazione a foto, richieste ed esigenze della paziente (Figg. 2, 3). Il mockup viene provato nel cavo orale della paziente per previsua- lizzare il possibile risultato finale e analizzare così le nuove forme, l’e- stetica, la fonetica e la funzione ed effettuare eventuali modifiche su sua richiesta, soprattutto per avere una sua consapevole approvazione prima di iniziare il lavoro definitivo (Fig. 4). Quindi, previa anestesia, viene ef- fettuato un sondaggio della profon- dità del solco dell’area interessata per inserire i fili di retrazione idonei a valutare i confini delle precedenti preparazioni e rimuovere le prece- denti faccette. Con l’ausilio di siste- mi di ingrandimento, utilizzando frese di diverse granulometrie, ven- gono rimossi i precedenti manufat- ti e ripreparati gli elementi dentali in modo più conservativo possibile, grazie anche all’uso di indici in sili- cone realizzati in laboratorio per un controllo misurato degli spessori. Per una buona adesione è necessa- rio mantenere più smalto possibile (Fig. 5). Viene quindi effettuata una scrupo- losa rifinitura mediante scalpelli a mano dei margini delle preparazio- ni e con strisce abrasive degli spa- zi interprossimali. Si procede alla detersione e disinfezione dei denti preparati con gel di clorexidina e alla loro bondizzazione con sistema adesivo per ottimizzare l’adesione sulla dentina e ridurre la sensibili- tà post operatoria, vista la notevole esposizione di tessuto dentinale per le precedenti preparazioni poco ri- spettose dei tessuti dentali. Le impronte definitive vengono ri- levate con cucchiaio individuale e polietere, registrando poi la posizio- ne del mascellare con arco facciale. Vengono realizzati i provvisori con la tecnica a ristampo, utilizzando resina autopolimerizzante, misce- lando tra loro delle masse smalto. Tali provvisori sono rifiniti e ce- mentati con cemento provvisorio foto indurente. In laboratorio si rea- lizzano i modelli master in gesso di IV classe, e vengono rifiniti, seziona- ti e montati su articolatore a valore medio (Fig. 6). Valutando la foto dei provvisori si procede alla ceratura definitiva delle faccette, tenendo presente i movimenti funzionali sull’articolatore (Fig. 7). In laboratorio si procede alla chiu- sura marginale sui monconi in ges- so e alla preparazione per la termo- pressatura, utilizzando un grezzo di ceramica di disilicato di litio prece- dentemente scelto in base al colore rilevato con l’ausilio dello Spectro- Shade (Fig. 8). I denti della ragazza si presentano discromici; si è deciso, pertanto, con l’accordo della paziente, di mediare con il colore dei denti vicini. Dopo aver effettuato la fusione e pulito con liquido Invest le faccette per eliminare lo strato di reazione del disilicato, si procede alla finitura delle stesse con un minuzioso lavo- ro di adattamento, rifinitura e tessi- tura superficiale, prima di procede- re alla colorazione e alla lucidatura (Figg. 9, 10). Nel nostro protocollo operativo, di solito, quando effettu- iamo ripristini estetici con faccette, cerchiamo di chiudere il caso entro 2-3 giorni dalla presa dell’impron- ta definitiva, previo controllo dello stato di salute dei tessuti gengivali: il professionista rimuove i restau- ri provvisori, deterge gli elementi dentari, prova le faccette nel cavo orale della paziente per una valuta- zione della nuova estetica, della pre- cisione, e per la scelta del colore del cemento da usare. Successivamente la superficie inter- na delle faccette viene mordenzata con acido fluoridrico, detersa e si- lanizzata, si procede quindi alla ce- mentazione con cemento resinoso a polimerizzazione duale. Sulla pa- ziente, la procedura di cementazio- ne viene effettuata con diga di gom- ma, posizionando una faccetta per volta, vengono eliminati gli eccessi di cemento con strumenti idonei in pre-polimerizzazione e, infine, completata la polimerizzazione con la lampada (Figg. 11, 12). > pagina 13 Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 6 Fig. 5 Fig. 7