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Dental Tribune Italian Edition

Dental Tribune Italian Edition - Settembre 2013 7Fatti & Opinioni 17% 68% 6% 25% 63% 6%4% 79% 7% 4% 68% 14% dopo 2-3 giorni dopo 1 se mana dopo 2 se mane arrossamento gonfiore dolore sanguinamento Riduce i problemi gengivali in 2 settimane* Riduzione sintomi problemi gengivali Colgate® Total® Pro-Gengive Sane riduce la formazione di placca sopragengivale e il sanguinamento gengivale in maniera significativa. *Fonte: Dati elaborati da Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali - Università Sapienza di Roma 2012-2013 Garcia-Godoy F et al. (1990) AmJ Dent 3 (Spec Issue): S15-S26 avvertono una riduzione dei sintomi di problemi gengivali in due settimane* Studio effettuato su 1.711 pazienti che hanno utilizzato Colgate® Total® Pro-Gengive Sane quotidianamente ADV CTPGH_consumer_210x297_12:Layout 1 29-07-2013 12:34 Pagina 1 << pagina 6 rispetto al metodo contributivo Inps, grazie anche all’utilizzo del rendimen- to del patrimonio Enpam in aumento negli anni. Un patrimonio che Inps non ha. Il “Salva Italia” – per me – è stato una sorta di stress test obbliga- torio. Una volta superato, si torna al passato, cioè a 30 anni di sostenibilità e utilizzo del patrimonio per pagare le pensioni, garantendo una riserva di patrimonio di 5 anni e rimodulando le regole. Sarà giusto farne avvantag- giare i giovani. Lei ha detto: «Non c’erano alternative altrimenti si sarebbe passati all’Inps». Se le riforme non avessero raggiunto lo scopo, il “Salva Italia” prevedeva il passaggio alle regole del sistema con- tributivo applicato nel pubblico, lega- to al Pil, all’inflazione ecc., e retto da leggi e non dall’autonoma della cate- goria. Rischio sventato. Questo per la previdenza. E l’assistenza? Ho già esposto le prestazioni già fru- ibili, ma vogliamo fortemente cam- biare da “assistenza” a “welfare al- largato”. Non bastano più interventi di sostegno al reddito (ad esempio in malattia o per gravi infortuni). Biso- gnerebbe avere risorse e norme per un intervento delle Casse quando il non reddito è dovuto a mancanza di lavoro, non solo a “incapacità a pro- durlo”. I dipendenti hanno varie for- me di aiuto, i liberi professionisti no e l’esigenza è divenuta evidente con la crisi. Per i liberi professionisti non era stata prevista una diminuzione di reddito come negli ultimi 5 anni. Ce ne vogliamo fare carico! Occorre soste- nere i giovani nell’accesso al lavoro, dare spazio al credito agevolato nelle start up e nel rinnovo delle attrezzatu- re, senza abbandonare quel che si fa oggi: oltre alla pensione per invalidità assoluta e permanente o per premo- rienza ai superstiti, aiuti per calamità naturali, bisogni per interventi chirur- gici o sostegno per spese improvvise e improcrastinabili o addirittura di sopravvivenza. Quali sono i rapporti con l’Adepp europea, recentemente intervenuta nella programmazione degli investimenti dei prossimi sette anni della UE? L’Adepp (Associazione delle Casse di previdenza dei professionisti, presie- duta da Andrea Camporese, di cui sono vicario) ha proposto un’azione tempestiva e intelligente all’Associa- zione europea, grazie anche all’atten- zione dimostrata dal Commissario europeo Tajani, in modo da inserire anche i liberi professionisti nel “Piano d’azione per lo sviluppo delle impre- se”, perché non solo le piccole e medie imprese (pmi) ma anche le libere pro- fessioni sono «un motore di sviluppo UE». Per entrambi saranno definiti di criteri di finanziamento. Toccherà allo Stato, Regioni e sindacati usare al me- glio le risorse. In che modo lo Statuto darà più autonomia agli odontoiatri? E cosa significa nell’ottica del welfare? Noi odontoiatri (ma anche la parte più illuminata del mondo medico) siamo d’accordo che possiamo determinare autonomamente la nostra rappresen- tanza nella Fondazione, in spirito di collaborazione nel governo dell’ente e nel rispetto delle proporzioni nume- rico-patrimoniali. Tutto questo è reso più semplice dal contributo che oggi gli odontoiatri in cda (Pippo Renzo, Pa- squalePracellaeme)etuttalaconsulta della quota B stanno dando e dalla col- laborazioneeunitàcreatesinelmondo odontoiatrico. Nell’ottica welfare forse non ci saranno grandi cambiamenti, ma già ora il cda, con la presenza degli odontoiatri, è molto attento ai proble- mi della libera professione. Dental