Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

23SpecialeLaser Tribune Italian Edition - Settembre 2013 Fig. 4 - Esempio di cavità nello smalto dentale, fatte con il manipolo a controllo digitale X-RunnerTM , impostato su una forma quadrata di 3 x 3 mm. Sono state effettuate cinque scansioni in modalità QSP, a 150 mJ. < pagina 22 L’energia totale emessa in ogni ca- vità rappresenta l’energia di un impulso singolo, moltiplicato per il numero di impulsi all’interno di ogni scansione (o passaggio del laser sulla superficie trattata) e il numero di scansioni consecutive effettuate nella cavità. La Fig. 6 mostra l’efficacia di ablazione otte- nuta (in mm3 /J) sullo smalto, nelle modalità QSP e SSP. Sono state con- dotte delle misurazioni anche con le modalità QSP e MAX, a energie di impulso più elevate. In entrambe le modalità si sono ottenute cavi- tà di circa 1,5 mm. La Fig. 7 mostra l’efficacia di ablazione ottenuta per cavità profonde. Fig. 5a - Tipiche cavità 2 x 2 mm ottenute su tessuti dentali duri con bassa energia di impulso (cavità esclusivamente nello smalto). Fig. 5b - Tipiche cavità 2 x 2 mm ottenute su tessuti dentali duri con alta energia di impulso (la cavità si estende attraver- so lo smalto, all’interno della dentina). Fig. 6 - Efficacia di ablazione ottenuta (in mm3 /J) sullo smalto, nelle modalità QSP e SSP. Fig. 7 - Efficacia di ablazione misurata per le modalità QSP e MAX, in cavità profonde di circa 1,5 mm. L’efficacia di ablazione in QSP mode è maggiore di 1,5 volte, rispetto all’efficacia in MAX mode. Discussione Le nostre misurazioni dell’ablazio- ne hanno evidenziato che l’effica- cia di ablazione sullo smalto è di 1,4 volte maggiore in modalità QSP, rispetto alla modalità SSP. In maniera simile, nelle cavità più profonde, l’efficacia di ablazione del QSP mode si è dimostrata 1,5 volte maggiore rispetto al MAX mode. È opportuno osservare che l’efficacia di ablazione ottenuta a energie più elevate rappresenta una combinazione dell’efficacia di ablazione sullo smalto e sulla dentina. > pagina 24