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Dental Tribune Italian Edition

20 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2013 Effetto barriera dei sigillanti G.M. Nardi, RUC, Dipartimento di Scienze odontoiatriche e maxillofacciali, Sapienza Università di Roma Introduzione L’effetto barriera dei sigillanti è opportuno per isolare i tessuti dentali dall’ambiente orale, inter- rompendo la catena batteri-car- boidrati-terreno ricettivo, agente eziologico della carie, nei solchi e nelle fessure dei molari che, per la loro conformazione anatomica, non sono soggetti ad autodetersio- ne e non permettono un’efficace controllo di placca batterica. Case report Si presenta alla nostra attenzione una paziente di anni 45, non fu- matrice, che lamentava problemi di sensibilità sulle superfici den- tali. Riferiva di avere una corret- ta igiene domiciliare, poiché era stata seguita e motivata all’igiene orale corretta in uno studio odon- toiatrico durante una terapia pa- rodontale non chirurgica, conclu- sasi in 2 sedute (Fig. 1). Alla nostra visita di controllo, dopo aver usato il rivelatore fluo- rescente (Plaque Test Ivoclar), evi- denziamo la placca con l’uso della lampada per polimerizzazione (Blue Phase Style) e mostriamo alla paziente che il controllo del bio- film batterico è inefficiente (Fig. 2) in diverse zone del cavo orale, in special modo nelle zone inter- prossimali e nelle zone dei retro molari. Motiviamo la paziente all’uso di Fig. 1 - Il sorriso iniziale della paziente. Fig. 3 - Filo interdentale GUM ORTHO. Fig. 5 - Evidenza della lesione cariosa attraverso la videocamera. Fig. 7 - Decontaminazione del cavo orale con illuminazione del Multipiezo pro Mectron. Fig. 8 - Decontaminazione sulla superficie occlusale con polvere di bicarbonato (Mectron Prophylexis powder). Fig. 6 - Ablatore touchscreen (Multipiezo pro Mectron). Fig. 4 - Radiografia della situazione iniziale. Fig. 2 - Il sorriso con il rilevatore alla fluorescina (Plaque Test Ivoclar Vivadent). scovolini di diverse misure, perso- nalizzando la scelta degli stessi in base all’ampiezza degli spazi inter- prossimali da pulire. Indichiamo l’uso di un filo di ulti- ma generazione GUM ORTHO (Fig. 3) che ha il vantaggio di avere due parti rigide, che aiuteranno a in- filare il filo con delicatezza negli spazi, e una parte centrale spugno- sa morbida che può essere imbibi- ta di gel al fluoro. Invitiamo la paziente a usare uno spazzolino monociuffo per arriva- re meglio nelle zone dei retromo- lari e di pulire ogni sera la lingua con delicatezza. > pagina 21 WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM