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Dental Tribune Italian Edition

10 Dental Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2013Vita Associativa “Alle origini e ritorno” con la Saco Intervista al presidente Salvatore Gabriele Salvatore Gabriele è l’autorevole presidente della Società di anatomia chirurgica odontostomatologica (Saco) con sede a Parigi. Di seguito alcune domande riguardanti la Società di cui è a capo. Quando è nata la SACO? Saco nasce dall’esperienza venten- nale di corsi su preparati anatomici all’università Paris-Descartes. Nel 1992 eravamo un pugno di colleghi seguaci del professor Gaudy e dei suoi insegnamenti teorico-pratici su cada- veri. Capimmo subito l’importanza di un simile insegnamento e le sue ripercussioni positive nella pratica quotidiana. Era l’inizio dell’implan- tologia ed eravamo consapevoli dei nostri limiti nell’applicazione pratica dell’anatomia chirurgica, nonostante la materia venisse già insegnata in maniera solo teorica alla Facoltà di Odontoiatria. Quasi tutti seguimmo quell’insegnamento, attraverso se- minari mensili che durarono circa 2 anni, completato da un master uni- versitario di anatomia cranio-cervico- facciale che consolidò la nostra for- mazione. Una full immersion, quindi, che cambiò completamente la nostra visione delle cose e l’approccio chirur- gico sul paziente. Cosa avvenne in seguito? All’epoca, solo i colleghi francesi era- no formati su questo insegnamento. Successivamente, per ragioni legate alla età di Gaudy, furono costituite delle società il cui ruolo era trasmet- tere l’insegnamen- to ricevuto e il suo perfezionamento in questa branca. Essendo io di citta- dinanza italiana, ma avendo fatto tutti i miei studi sino alla laurea a Parigi, fu naturale che mi occupasi della formazione dei miei connazio- nali, creando la Sia- po (Società italiana di patologia oro-facciale), diventata dieci anni dopo la Saco. Qual è il suo scopo? Lo scopo della Società è individuabile nel suo claim: “Learn and Progress”. La Saco si prefigge di organizzare corsi monotematici su argomenti di chirur- gia odontostomatologica per medici dentisti e odontoiatri, per me- glio correlare le astratte nozioni anatomiche universitarie, spes- so non convalidate da obiettivi- tà dissettiva, con realtà cliniche incon- trate dagli operatori, finalizzandole a una miglior gestione, in termini di sicurezza e operatività, dei casi chi- rurgici che si incontrano nella realtà quotidiana. I corsi sono brevi (2 giorni e ½) con una parte teorica densa ma limitata, concisa e immediatamente applicabile già dal giorno successivo. I corsisti vivono una full immersion di chirurgia durante le due giornate pra- tiche, e possono applicare le tecniche che desiderano e fare tutte le doman- de necessarie per crescere professio- nalmente. L’anno scorso si è deciso di organizzare corsi pratici su pazienti sia in Italia (per operare i propri pa- zienti o quelli del Centro odontoiatri- co della Riviera) sia all’estero. Si è reso possibile un tutoraggio “one to one” nello stesso studio del corsista, per permettergli di applicare le tecniche apprese qualora richiedesse di essere affiancato per i primi casi chirurgici o più complessi. La Saco vuole offrire un servizio a 360 gradi e creare una dina- mica condivisa tra coloro che deside- rino continuare a crescere nel settore dell’anatomia chirurgica. Quali sono gli avvenimenti avvenuti finora? Ad essere sincero, la Saco non è nata per far notizia nel mondo odontoia- trico, già pieno di eventi e corsi im- portanti e meno. Vuole – e lo ripeto – continuare a diffondere conoscenze nel mondo dell’anatomia maxillo- facciale per coloro che sono desiderosi di convincersi, più o meno tardi, che è una materia fondamentale da cui non si può prescindere per diventare un ottimo chirurgo odontoiatrico. Come presidente della Società e do- cente di Anatomia, sono stato rela- tore in varie università e congressi in Italia e all’estero. La Saco collabora inoltre con aziende del mercato per l’organizzazione di eventi formativi teorico-pratici all’Istituto di Anato- mia dell’Università Paris-Descartes ed è stata incaricata dell’insegnamento anatomico dei piani superficiali della testa e del collo dalla Scuola interna- zionale di Medicina estetica di Parma e di Parigi. Un traguardo importante di cui vado fiero. Quali saranno gli eventi futuri? Si orientano su tre strade diverse, ma complementari. La prima è l’orga- nizzazione dell’Anatomy Graduating Day (a Parigi, il 6 dicembre prossimo): una giornata dedicata a varie disse- zioni “live” per far scoprire le strutture anatomiche del cavo orale e dei piani superficiali,instrettacorrelazionecon la pratica quotidiana, e spiegare l’im- portanza di ogni struttura nelle deci- sioni riguardanti le tecniche di aneste- sia, la gestione dei lembi e delle suture, le vie di diffusione delle infezioni, i siti implantari e vari altri argomenti. La seconda è la prossima creazione dello Study club di anatomia per i colleghi interessati a proseguire un percorso didattico e formativo. Si discuterà di casi clinici e verranno pubblicati vari articoli di interesse anatomo-chirugi- co, filmati di dissezioni e/o interventi, per creare un database multimediale e con la possibilità di ricordare le cose più importanti prima di intervenire su una zona anatomica del paziente. L’ultima strada è l’apertura di un cen- tro di Continuing education in Svizze- ra per i colleghi della Confederazione elvetica, in collaborazione con l’Uni- versità di Losanna. Non teme che il panorama sia già fin troppo inflazionato dalla presenza di società scientifiche? L’inflazione è sempre il frutto del suc- cesso di chi ha iniziato per primo! Ricordiamo cosa era l’implantologia negli anni ’90 e cosa è diventata oggi. Da meno di dieci sistemi implantari, siamo passati nel nostro paese a più di 350. Tanti hanno tentato e fallito. Altri hanno resistito. Se poi la sua domanda si riferisce alle società scientifiche in anatomia, la mia risposta è no, non vi è inflazione perché non esistono molte società con convenzioni universitarie. Vero, invece, che molti sono i corsi or- ganizzati in Europa o in America da professionisti non specializzati in ana- tomia che cercano di diffondere questo insegnamento. L’Università di Paris- Descartes è senza dubbio uno dei più prestigiosi poli universitari al mondo per l’anatomia e la chirurgia, essendo sede della Scuola europea di chirurgia. Ospita ogni settimana gruppi di medi- ci da tutto il mondo per gli eccellenti corsi di perfezionamento in chirurgia. Non è pensabile che un’università di questo prestigio non si preoccupi del contenuto e della valenza dei corsi che si svolgono nel suo istituto. La Saco ha formato sinora oltre 700 colleghi, nu- mero importante, ma appositamente limitato per consentire a tutti di essere perfettamente seguiti durante i wor- kshop e permettere una specifica eser- citazione nelle tecniche chirurgiche. Qual è la caratteristica che la identifica? Ho risposto in gran parte a questa domanda attraverso le spiegazio- ni e le risposte alle altre interessanti questioni precedenti da voi sollevate. Riassumendo: le caratteristiche che identificano la Saco sono l’esperienza quasi ventennale nella formazione, l’evoluzione dell’insegnamento corre- lato alla domanda generale dei corsi- sti e il sostegno costante dell’universi- tà che la convenziona. Per informazioni sulla Saco www.saco-surgery.com “Piacere, Dental Tribune, l’aggiornamento continuo su carta e su web” Tabloid, Magazine, DTStudyClub Per informazioni e abbonamenti chiamare 011 0463350 - www.tueor.it pack abbonamento + corso ECM online da 22 crediti 134,00 euro dental pack 50,00 euro Dental Tribune, Laser Tribune, Endo Tribune, Hygiene Tribune, Ortho Tribune implant pack 50,00 euro Implant Tribune + Implants magazine pack 70,00 euro Cosmetic Dentistry + Implants + Cad/Cam