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implants - international magazine of oral implantology

2_201334 sorbimento della dimensione vestibolo-palatale, purché sia un innesto eterologo, l’unico che ha mostrato risultati positivi. Ronald E. Jung (Sviz- zera) ha discusso i vantaggi e gli svantaggi delle diverse opzioni di posizionamento implantare: impianto immediato, impianto ritardato in com- binazione con una preservazione della cresta o guarigione spontanea. Se l’impianto non può essere inserito entro tre mesi dall’estrazione, l’al- veolo dovrebbe essere riempito con biomateriale e coperto con una membrana. Per migliorare la qualità dei tessuti molli l’alveolo può essere sigil- lato con un innesto di tessuto molle dal palato o con una matrice in collagene. Anche Dietmar Weng (Germania) ha discusso i vantaggi della preservazione della cresta dopo l’estrazione dentaria. La necessità di attuare successivamente rialzi importanti è cinque volte maggiore, se non viene eseguita una preserva- zione della cresta. Il biomateriale utilizzato do- vrebbe riassorbirsi molto lentamente, in modo che il volume rimanga stabile e l’osso abbia tem- po sufficiente per guarire prima del posiziona- mento dell’impianto. Per contrastare l’inevitabile riassorbimento, nel caso di impianto immediato è consigliato il riempimento con biomateriale dello spazio tra l’impianto e la parete ossea vestibolare. _Linee guida chiare per i rialzi impegnativi Oltre alla “rigenerazione precoce” attuata immediatamente dopo l’estrazione di un dente, anche la rigenerazione ossea classica è stata oggetto di discussione, in particolare sono sta- ti ripercorsi i cambiamenti delle tecniche di GBR nel corso del tempo. Daniel Buser (Svizzera) ha sottolineato il grande contributo rappresentato dalle membrane riassorbibili in combinazione con i sostituti ossei. Il protocollo più documentato è l’inserimento precoce dell’impianto (dopo 4-8 settimane) in- sieme al contestuale aumento del profilo cresta- le, per il quale si usano biomateriale e frammenti di osso autologo. I biomateriali scientificamente documentati costituiscono secondo Daniel Buser un fattore chiave per il successo della terapia. Massimo Simion (Italia) ha descritto lo sviluppo nel corso degli anni delle tecniche di aumento orizzontale e verticale della cresta. Secondo quanto esposto dal relatore, l’o- biettivo ora è la semplificazione delle procedure consolidate. Ha sottolineato però che i rialzi tec- nicamente impegnativi dovrebbero continuare a essere eseguiti solamente da specialisti esperti. _Gestione dei tessuti molli: sempre più importanza per estetica e funzionalità Non sono soltanto le aumentate esigenze estetiche dei pazienti a rendere la gestione dei tessuti molli un tema così importante: una mu- cosa perimplantare sufficientemente cheratiniz- zata sembra anche in grado di diminuire il rischio di perimplantite. Per questo i relatori hanno pre- sentato al Simposio Osteology di Monte Carlo diversi metodi per l’aumento dei tessuti molli. Un momento interessante ha riguardato i casi in cui si possono usare i biomateriali al posto degli innesti di tessuto connettivo o di gengiva libera. Il tessuto molle “pronto all’uso” riduce sia i tempi operatori che il dolore del paziente, perché eventi _ Osteology Research