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implants - international magazine of oral implantology

2_201316 fit dei monconi provvisori. Utilizzando la tecnica piezoelettrica si ha la possibilità di togliere tutte le interferenze ossee che ostacolano il perfetto adattamento del moncone nell’impianto (Figg. 10-12). Un’analoga procedura va utilizzata nel- la presa dell’impronta anche quando si usano i transfer piuttosto che i monconi provvisori (Fig. 13). A questo punto si avvicinano provvisoria- mente i lembi con una sutura e si prende l’im- pronta di precisione con un polietere che servirà per la costruzione del manufatto provvisorio av- vitato (Fig. 14). È stato dimostrato che il carico immediato non influenza negativamente il pro- cesso di osteointegrazione: al contrario, la den- sità dell’osso neoformato peri-implantare appare maggiore in questi siti rispetto a siti con impianti non caricati13 . Si esegue tecnica rigenerativa de- gli alveoli di 3.1 e 4.1 a fini esclusivamente esteti- ci e si sutura con un filo riassorbibile in modo da non dover più rimuovere il provvisorio fino alla presa dell’impronta definitiva almeno due mesi più tardi (Fig. 15). In attesa della consegna della protesi si avvitano due monconi di guarigione di altezza adeguata (Fig. 16). Fig. 15_Impronta. Fig. 16_Sutura riassorbibile. Fig. 17_Provvisorio avvitato. Fig. 18_Provvisorio avvitato. Fig. 19_Preservazione papille al momento dell’impronta definitiva (2 mesi). Fig. 20_Preservazione papille al momento dell’impronta definitiva (2 mesi). Fig. 15 Fig. 17 Fig. 19 Fig. 16 Fig. 18 Fig. 20 expert article _ piezochirurgia