Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

11Dental Tribune Italian Edition - Giugno 2013 Clinica & Ricerca << pagina 10 Effetti positivi della vibrazione sul corpo umano Gli effetti della vibrazione sul sistema ormonale L’applicazione di vibrazioni mec- caniche al corpo umano è in grado di produrre una risposta ormo- nale di tipo adattivo, producendo un aumento della concentrazione plasmatica di testosterone e dell’or- mone della crescita GH, riconduci- bile all’azione dei metabo-recettori muscolari, contestualmente a una diminuzione della concentrazione di cortisolo. Anche la secrezione di serotonina e endorfine viene forte- mente stimolata dalle vibrazione meccaniche. Gli effetti della vibrazione sul sistema muscolo-scheletrico Si è dimostrato che l’applicazione di vibrazioni meccaniche di elevata intensità di breve durata producano effetti positivi sulla struttura mu- scolare e articolare, tanto che sia la massa che la forza dei tessuti sono mantenuti a un elevato livello, con conseguente riduzione della perdita muscolare. Gli effetti della vibrazione sul tessuto osseo L’azione delle vibrazioni meccani- che nei confronti dei meccanismi di rimodellamento osseo è riportata in molti studi clinici effettuati su pazienti affetti da fratture ossee o osteoporosi. In entrambi i casi, i soggetti trattati con terapia vibratoria dimostrano un’accentuazione vera e propria dell’attività osteogenica, favorendo un aumento della BMD. La terapia vibrazionale può rappre- sentare una strategia sicura, non invasiva e non farmacologia, atta a prevenire l’osteoporosi. Gli effetti della vibrazione nella tera- pia del dolore L’effetto analgesico delle vibrazioni si basa sulla teoria del “gate control”, già enunciata da Melzack e Wall nel 1965, sui cui si fonda il raziona- le scientifico delle correnti di tipo TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation). Le vibrazioni, l’utilizzo del caldo e del freddo e le correnti elettriche sono in letteratura i metodi mag- giormente citati come mezzi di stimolazione periferica a scopo an- talgico. In bibliografia è possibile riscontrare l’utilizzo delle vibrazio- ni, a scopo antalgico, per il dolore di origine cefalica, nei dolori muscolo- scheletrici, e nel low back pain. Gli effetti della vibrazione sulla circo- lazione sanguigna L’applicazione di vibrazioni mecca- niche sul corpo produce un aumen- to della circolazione sanguigna, con un incremento della velocità media del flusso sanguigno e un considere- vole abbassamento dell’indice di re- sistenza, misurato attraverso esami Doppler. Questo aumento della cir- colazione sanguigna produce effetti benefici sul metabolismo, sull’ap- porto di ossigeno ai tessuti e favori- sce la diminuzione della pressione arteriosa con possibili indicazioni nei casi di disturbi circolatori, quali l’arteriosclerosi e lo scarso drenag- gio linfatico. ottengono dopo 13-15 minuti di trat- tamento, a seconda del programma scelto. I cardini della forza di queste appli- cazioni consistono in: 1. una struttura ergonomica po- sturale, che pone il corpo in completo scarico funzionale e in decoaptazione articolare; 2. una stimolazione propriocetti- va, che attraverso l’effetto di au- torisonanza, a seconda dei mec- canocettori stimolati, produce un risultato terapeutico imme- diato; 3. ascolti sonori, creati per elimi- nare i pensieri circolari, attivare visioni creative e sincronizzare suoni ed eventi fisiologici. Tutto questo attiva in senso siner- gico l’esterocezione, l’immagino- cezione e l’interocezione, rendendo un evento unico la terapia mente- copro. Postura La postura corretta è l’anima del be- nessere. Intervenendo sulla postura possiamo migliorare gli equilibri psicofisici dell’uomo e ritrovare una condizione di armonia. Nella sua evoluzione, l’uomo ha modificato la postura ponendosi in posizione eretta, con notevole cam- biamento della struttura dello sche- letro e in particolare della colonna. I muscoli gravitari, quelli addetti all’equilibrio, che sono più coinvolti in questa evoluzione, sono ancora oggi in via di sviluppo e denunciano difficoltà a sostenere per lungo tem- po la nostra postura verticale. Que- sto è uno dei motivi per cui il mal di schiena non è considerato solo una patologia, ma uno stato naturale della permanenza in postura verti- cale. La postura ideale dove possia- mo ritrovare le condizioni di equi- librio scheletrico è la stessa dove il nostro corpo si è sviluppato senza subire particolari forzature mecca- niche: la postura del feto materno nel suo alveo del primo sviluppo. La particolare struttura ergonomica di Keope ci consente di assumere la stessa posizione fetale: riduce le contratture, le articolazioni tendo- no a decoaptare, il corpo si abban- dona in completo scarico funziona- le e i punti di appoggio sono ridotti all’essenziale, così da evitare com- pressioni e favorire la circolazione venosa, arteriosa e linfatica. Stimolazione propriocettiva La propriocezione è la percezione di sé nello spazio. Il senso dell’esisten- za consiste nella consapevolezza che occupiamo uno spazio, e quel- lo spazio non può essere occupato nello stesso istante da nessun altro. La consapevolezza propriocettiva è un’interazione di tre fattori: l’estero- cezione, ossia la percezione di tutto ciò che è esterno alla nostra pelle, attraverso i nostri cinque sensi (“il fuori”); l’interocezione, ovvero la percezione del nostro interno attra- verso i propriocettori interiori (“il dentro”); e infine l’immaginocezio- ne, che ci distingue dagli animali e che influenza tutto ciò che percepia- mo con i sensi (l’immaginazione). La scienza ha scoperto che i meccano- cettori sono sensibili alla vibrazione meccanica e sono presenti in tutto il nostro corpo. Con le frequenze ap- propriate, la vibrazione di Keope è in grado di attivare i vari meccano- cettori che, per un effetto chiamato “driving”, pongono in risonanza il sistema neuromuscolare. Ascolti sonori Poiché tutto quello che percepiamo dall’esterno prima di arrivare alla nostra mente passa attraverso l’im- maginazione, il nostro stato d’animo influenza la nostra propriocezione; per questo motivo le frequenze ar- moniche sincrone alle vibrazioni meccaniche e la voce guida che ac- cende l’immaginazione sono il sup- porto indispensabile per la massima predisposizione propriocettiva al risultato della vibrazione meccanica multifocale. Un pensiero circolare, infatti, attraverso l’immaginocezio- ne attiva la stimolazione muscolare, la quale, veicolata da meccanocettori che arrivano alle fibre e interagisco- no con l’acetilcolina, determinano cronicità alla depolarizzazione; in questo modo, anche in condizione di apparente rilassamento e inattività, i nostri muscoli mantengono una contrattura significativa registrabi- le dagli elettromiografi. Gli eventi sonori che accompagnano il trat- tamento su Keope sono creati per eliminare questi pensieri circolari e sincronizzare ogni sensore proprio- cettivo al trattamento. La vibrazione meccanica come for- ma di stimolazione propriocettiva La percezione vibratoria costituisce di fatto una sensibilità di tipo mec- canico e coinvolge delle strutture recettoriali sensibili allo stimolo meccanico, ossia i meccanorecet- tori, microstrutture con varie fun- zioni atte a ricevere segnali di tipo vibratorio, presenti in concentrazio- ni diverse in tutto il corpo a livello del derma. Il corpo umano ne ha quattro, in diverse profondità del derma, due dei quali sono partico- larmente sensibili alla terapia della risonanza vibrazionale: i corpuscoli di Meissner e corpuscoli di Pacini. Questi meccanorecettori sono loca- lizzati in concentrazione maggiore nelle zone del corpo dove non sono presenti peli, come ad esempio i pal- mi delle mani, i calcagni, i cavi popli- tei, i glutei e la zona dorso lombare: punti di contatto attraverso i quali Keope somministra la vibrazione. Tensione neuromuscolare dei muscoli masticatori: studio sperimentale su maestri di sci L’obiettivo di questo studio è quello di verificare e documentare la cor- relazione tra la risposta del sistema neuromuscolare e l’utilizzo di una struttura ergonomica a stimolazio- ne propriocettiva globale che favo- risca una ripolarizzazione muscola- re e psicofisica. Materiali e metodi Il nostro studio preliminare si è svolto presso la Scuola di sci e snow- board Courmayeur nelle seguenti modalità: sono stati selezionati 21 maestri di sci, 6 femmine e 15 ma- schi, di età compresa tra 20 e 32 anni, che avessero avuto una gior- nata lavorativa definita impegnati- va (7 ore di lezione), e che si prestas- sero a più sedute di Keope GPR. <> pagina 12 Keope: struttura ergonomica a risonanza propriocettiva globale È una struttura a risonanza propri- ocettiva globale che veicola al corpo umano la vibrazione meccanica in sinergia con quella sonora. È un si- stema innovativo che si basa sulla concezione olistica della proprio- cezione: propriocezione esterosen- soriale, psicosensoriale e intero- sensoriale. Opera esclusivamente sul tessuto cutaneo e, essendo di- stribuita nei punti più sensibili alla propriocezione, si qualifica come un attivatore globale dei meccano- cettori della cute. La struttura ergo- nomica Keope, attraverso i suoi op- positori gravitari, consente al corpo umano di assumere una postura in completo scarico funzionale e riduce al minimo il contatto con il corpo, eliminando compressioni inutili e migliorando la circolazione ematica, la ventilazione polmonare, riducendo così il lavoro cardiaco. Sostiene il corpo attraverso undici punti di contatto che corrispon- dono a precise giunture articolari, precisamente in zona nucale, dor- sale, glutea, publitea, dei calcagni e delle mani (Figg. 1a, 1b). I principali effetti della struttura ergonomica Keope sono la ripolarizzazione mu- scolare con effetto defaticamento, la stimolazione dei muscoli gravitari e il potenziamento esplosivo dei mu- scoli scheletrici, tutti effetti che si Fig. 2a - Istogramma POC prima della seduta con Keope. Fig. 2b - Istogramma POC dopo la seduta con Keope. Fig. 2c - Aerogramma POC prima della seduta con Keope. Fig. 2d - Aerogramma POC dopo la seduta con Keope.