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today Amici di Brugg

10 56° Amici di Brugg • Rimini MADE IN ITALY info@mesaitalia.it www.mesaitalia.it Production of special alloys Via dell’Artigianato, 35/37/39 25039 Travagliato (BS) ITALIA Tel. +39 030 6863251 Fax +39 030 6863252 C.F. / Partita IVA IT00623390176 N° Intra CEE IT00623390176 N° R.E.A. BS 205429 N° Mecc. BS 014727 MESA di Sala Giacomo & C. S.N.C. La gamma di leghe Cromo-Cobalto per lavorazioni CadCam della Mesa si è ampliata con la nuova arrivata: Magnum Splendidum. La lega è caratterizzata da una buona lavorabilità e di conseguenza una minore usura delle frese con notevole risparmio per l’utilizzatore. Composizione standard: Co= 60%, Cr= 28%, W=9% Altri: Si, Mn Mesa’s range of Co-Cr alloys for CadCam machines has been updated with a new entry: Magnum Splendidum. The alloy has a good workability. This permits a reduced drill consumption and remarkable saving advantages for the final users. Standard composition: Co= 60%, Cr= 28%, W=9% Others: Si, Mn Applicazioni della diagnostica molecolare in odontostomatologia In campo medico sono state sviluppate due aree per la definizio- ne della diagnosi e per monitorare la terapia: l’imaging (comprendente non solo la radiologia, ma anche ecografia e risonanza magnetica) e gli esami di laboratorio. Mentre la radiologia è da tempo entrata nella pratica odontoia- trica, la diagnostica di laboratorio non ha ancora trovato un’applicazione rou- tinaria. Questa mancanza verrà inevi- tabilmente colmata in un prossimo futuro per una serie di motivazioni. La saliva è uno dei liquidi corporei, ma diversamente da altri (sangue, liquido cefalo rachidiano) può essere raccolto in modo non invasivo e questo facilita la collaborazione del paziente. È il liquido a cui gli operatori del settore hanno accesso “obbligato” e permette non solo di fare diagnosi per la pato- logia odontostomatologica (per esem- pio malattia parodontale) ma anche per altri distretti corporei o patologie sistemiche. Sotto questo profilo l’o- perato dell’odontoiatra/igienista può essere visto come servizio al pari di un medico di medicina generale che poi, ricevuto il referto, indirizza il paziente allo specialista. Questo scenario nasce dalla conver- genza di scienza e tecnologia, cioè dal- le scoperte nel settore della genetica unite all’enormi potenzialità di elabora- zione dei dati propria dell’informatica. La biologia molecolare consente non solo di ottenere elementi per la dia- gnostica di patologia specifica in atto, ma anche per individuare i soggetti a rischio di patologia in assenza di segni e sintomi (prevenzione primaria). Ed è proprio questo settore che avrà un grande sviluppo nel prossimo futuro a livello di politiche comunitarie. La prevenzione primaria infatti mira a conservare lo stato di salute del sog- getto (con beneficio per il singolo) e ad abbattere i costi delle terapie (con beneficio per la collettività). Esempi di applicazione specifica in odontoiatria sono la verifica della tipo- logia e carica batterica in parodontolo- gia, implantologia, ortodonzia e protesi nonché il profilo di rischio genetico nei pazienti con familiarità positiva per patologia parodontale. In prevenzione primaria stanno emergendo indicazioni anche in campo oncologico. In un momento di crisi come quel- lo attuale, la diagnostica molecolare non deve essere vista come un costo ulteriore per il professionista ma come un supporto imprescindibile alla prati- ca clinica (definizione e monitoraggio della malattia, verifica della efficacia del trattamento terapeutico) e come opportunità per aprirsi ad altri settori della medicina creando una alleanza fra odontoiatri/igienisti e specialisti medici. Va sottolineato comunque che, come in campo medico, così per l’odontoia- tria gli esami di laboratorio aiutano a definire meglio la diagnosi ma non si sostituiscono al professionista, essen- do in ogni caso la diagnosi somma dei dati clinici e strumentali. Per questo occorrerà una crescita culturale comu- ne nella quale la componente biologica dovrà spiegare vantaggi e limiti della diagnostica agli odontoiatri/igienisti per le problematiche cliniche cui cer- cano soluzione. Last but not least, in un momento in cui i contenziosi medico legali sono purtroppo frequenti, l’oggettivazione di una corretta pratica clinica attraverso la certificazione dei parametri è uno strumento insostituibile per dimostrare al paziente (e a terzi) l’efficacia della terapia e il monitoraggio appropriato. Ci attende quindi un comune sforzo culturale ma le potenzialità cliniche e di mercato sono notevoli. Francesco Carinci, Cattedra di Chirurgia maxillofacciale, Università di Ferrara BIBLIOGRAFIA 1. Carinci F. et al. LAB-Test 1: peri-implantitis and bacteriological analysis. Eur J Infl Vol. 10, n. 1 (S2), 91-93 (2012). 2. Carinci F. et al: LAB-Test 2: microflora and periodontal disease. Eur J Infl Vol. 10, n. 1 (S2), 95-98 (2012). 3. Palmieri A. et al: La genetica nella pratica clinica dell’igienista dentale: IL6 e IL10 quali fat- tori di predisposizione genetica alla malattia parodontale. Rivista Italiana di Igiene Dentale. Vol 9, 1, 19-24 (2013). 4. Carinci F. et al: Oral microflora and periodontal disease: new technology for diagnosis in dentistry. Annali di Stomatologia (in press). 5. Carinci F. et al: Peri-implantitis and periodontitis: use of bacteriological test in dental prac- tice. Forensic Medicine and Anatomy Research (in press). Ne L’albero delle giuggiole cinquant’anni di odontoiatria Viene presentato sabato 25 alle 11:00 nella saletta Rossa dal direttore di Dental Tribune S’incontrano spesso persone che dicono: «Sulla mia vita bisogne- rebbe scrivere un libro». Se da un lato può essere vero perché ognuno di noi è un mondo irripetibile (e non solo al momento della scomparsa), è anche vero, però, che c’è vita e vita. Esistenze come quella di Giulio Preti, cresciuto in un paese strazia- to come Boves, dal quale prese le mosse per assurgere alla cattedra e alla fama accademica, lo meritano di più. Nella sua biografia, intitolata L’albero delle giuggiole, il professo- re esula tuttavia dalla sua vicenda personale per soffermarsi anche sullo sviluppo dell’odontomatostologia in Italia, che – uscita con le ossa rotte dalla guerra – è costretta a guardar oltre confine per ricostruirsi. Anche a Brugg, centro di riferimento medico-culturale da cui scaturiscono “gli Ami- ci”, al quale Preti dedica passi importanti del suo libro. Il volume esercita un forte appeal sugli addetti ai lavori, schiudendo ampi scenari e frugando dietro le quinte, ma non lascia indifferente il “lettore non odontoiatrico”, che nella storia di un ragazzo di famiglia modesta, compreso nel suo sogno di medico, trova brillanti affermazioni. Un’esperienza esem- plare quella di Preti, in un’epoca in cui crisi e disoccupazione divengono occasione di sfida al destino arcigno, proprio come fece l’estrema povertà conseguente alla furia bellica. Lasciata la cattedra per la pensione, nel met- tere insieme i frammenti di una vita intensa, l’Autore è tentato dal bilancio di anni d’insegnamento appassionato, generosamente condiviso: circa 1.500 allievi, una decina dei quali oggi in cattedra, le tracce più preziose che il Maestro lascia dietro di sé, oltre a quell’altra, ineguagliabile, di aver dato vita alla Dental School, “dono per l’Italia”, come ebbe a definirla un auto- revole studioso americano. Basterebbero queste eredità di Giulio Preti, per giustificare quel che tanti dicono: «Sulla mia vita bisognerebbe scrivere un libro». Il volume che si trova in in vendita nello stand di Tueor, editrice di Dental Tribune, viene presentato sabato 25 alle ore 11 nella saletta Rossa dal direttore Massimo Boccaletti, autore della prefazione. Giulio Preti