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Dental Tribune Italian Edition

8 Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2013Gestione dello Studio Nello studio l’informatica va di pari passo con l’innovazione scientifica Non esiste un’installazione informatica in cui vi sia una per- fetta ergonomia. Ciascuno, più o meno, utilizza l’“utensile” informatico, che bisogna adattare alla nostra morfologia, al tempo che si passa davanti allo schermo, ottimizzando la let- tura delle notizie in condizioni di luce soddisfacenti. Il numero di stazioni informatiche e la loro area sono condizionati diret- tamente dal tipo di esercizio effettuato dal medico. Si lavora da soli o con un assistente? Il computer fa parte a pieno titolo degli strumenti di comunicazione? Quesiti da porsi per trarre pieno vantaggio dalla tecnologia. Come lavorate al computer? Quiz in dieci domande-risposte. Quando lavorate davanti al computer, a quale distanza dallo schermo vi ponete? La distanza è un dato caratteristico specifico: dipende dall’età e dai proble- mi di vista di ciascuno. Il corpo deve trovarsi a circa 50-60 cm, un po’ più della lunghezza dell’avambraccio. L’uso frequentediunoschermodigrandedi- mensione (17 pollici) comporta un au- mento della distanza fino a 90-100 cm. In posizione seduta davanti al computer, come si colloca il tronco rispetto alle cosce? Bisognaessereapiùdi90°,dunquever- so l’indietro. Come si pianifica la zona di lavoro? Bisogna ridurre le torsioni e le occasio- ni per chinarsi. Come si trovano gli occhi rispetto allo schermo? Laposizioneagevoledegliocchièsitua- ta a un angolo di 20° verso il basso: si trovano dunque al livello dello scher- mo. Per chi porta occhiali da vista, lo schermo deve essere collocato più basso. Per assicurare una buona posi- zione della nuca, il capo deve domina- re leggermente lo schermo affinché i movimenti dello sguardo avvengano naturalmente: dall’alto in basso, come durante la lettura di un documento cartaceo. Se si lavora leggendo docu- menti direttamente sul pc, occorre po- sizionarlo preferibilmente sul centro dello schermo. Ricercare una posizione neutra a livello del collo, che deve esse- re diritto a prolungamento della colon- na vertebrale. In che posizione si trovano gli avambracci? Bisogna tenerli ampi e non costringere i polsi. Le parti anteriori delle braccia devono fluttuare nell’aria all’altezza dell’inizio della tastiera: il polso deve essere posto in modo da evitare l’ele- vazione delle spalle. In compenso l’uti- lizzazione del mouse, che implica mo- vimenti circolari, comporta anche la conseguenza che l’avambraccio venga sostenuto dal piano della scrivania per appoggiarsi. Qual è la posizione della schiena quando si è seduti? È appoggiata continuamente contro lo schienale della sedia. Dotarsi di una sedia regolabile che sostenga il basso della schiena e permetta la tenuta delle cosce a 110° rispetto al tronco. Sempre stando in posizione seduta, come sono posati i piedi? Sul suolo e sufficientemente aperti per permettereun’agevoleinclinazionedel busto in avanti. Lo schermo del computer ha riflessi? Il riflesso sullo schermo è causa di sfor- zo e di stanchezza per gli occhi. Non devono essercene. Occorre girare lo schermo e installare in ufficio una luce supplementare per evitare l’insidia. Pensare anche ai parametri del moni- tor: le regolazioni troppo scure o bril- lanti stancano gli occhi. Cosa si guarda quando si lavora? Lo sguardo fisso sullo schermo ac- centua la stanchezza e può provocare occhi rossi. Una soluzione è guardare alternativamente lo schermo e poi in lontananza. Quanto tempo si passa davanti al computer? Durante il lavoro dinanzi allo schermo le palpebre sono contratte. Sbattete regolarmente le palpebre e pensate a umidificare gli occhi. La scrivania deve essere pianificata in modo da ridurre le torsioni e le opportunità di chinarsi. Com’è organizzato il lavoro in ufficio? In assoluto, si possono creare quattro stazioni informatiche: • a livello segreteria; • in ufficio; • a livello stazione di lavoro; • in sala di attesa. Ciascuno adatterà queste stazioni in funzione delle proprie necessità. L’ide- ale è che tutte queste postazioni siano collegate in rete. Un medico che eserci- ta da solo non avrà gli stessi bisogni di chi è assistito da collaboratori. Come si imposta la comunicazione con il paziente (esigenza essenziale) all’interno dello studio Occorre trovare un compromesso per conservare il contatto visivo con il pa- ziente, pur mantenendo la possibilità di mostrargli lo schermo. Bisogna de- centrarlo verso destra o sinistra, una scelta in funzione delle preferenze per- sonali. Evitare di posizionare lo scher- mo ad angolo retto in rapporto all’in- terlocutore per limitare i movimenti al livello del collo. La stazione di lavoro Vicino ai riuniti, la posizione ideale del- lo schermo dovrebbe trovarsi a portata di mano del medico, per permettere il controllo e la comunicazione con il pa- ziente. Per la maggior parte del tempo e per ragioni di comodità, gli schermi si trovano al disopra della sputacchie- ra. In questa sistemazione, si rivela ne- cessario un secondo schermo situato dietro, tra il medico e l’assistente. Deve essere collocato in modo tale che il pa- ziente non abbia una visione costante del retro del pc. Alcuni accessori infor- matici possono favorire questa confi- gurazione. Si può scegliere tra schermi tattili o classici. Ogni soluzione deve potersi configurare secondo i bisogni di ognuno. Oggi esiste una tecnologia senza fili che permette di liberarsi da una connessione fisica tra il mouse, la tastiera e i computer, passando da un collegamento a infrarossi o radio a corta distanza. Il sistema Bluetooth, standardizzato per ogni tipo di perife- rica, evita la profusione di emittenti/ riceventi. Il mouse ricoperto da pelli- cola trasparente (quella usata per gli alimenti) permette di rispettare le indispensabili regole di igiene. Fanno ora la loro comparsa anche delle nuo- ve tastiere. Saratoga ne ha brevettata una in Corian® tutta liscia, totalmente igienica, che si disinfetta senza altera- re la superficie. Può essere integrata nel mobile o nel piano di lavoro sotto un ripiano apposito. OPSYSE propone a sua volta una tastiera con un mouse che si pulisce in modo facile ed effica- ce, prima e importante tappa verso un ambiente più idoneo alla cura dei pa- zienti. Anche i software vengono adat- tati. Per guadagnare tempo si possono utilizzare le “scorciatoie da tastiera”. Ad ogni atto, corrisponde un tasto o una combinazione di tasti. La conservazio- ne di comandi numerici in memoria permette visualizzazioni automatiche sullo schermo. La tecnologia odierna delle poltrone permette di integrare direttamenteilpcalloschermo,raccor- dandolo alla rete tramite un “RJ45”. L’informatica fa oggi parte integrante dell’esercizio professionale quotidiano. Formalità amministrative sempre più pesanti e una comunicazione sempre più intensa con i pazienti, portano a considerare fin dal primo avvio dello studio un’integrazione massima tra i bisogni e la tecnologia, divenuta ormai indispensabile. Dental Tribune France WEB ARTICLE WWW.DENTAL-TRIBUNE.COM