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Dental Tribune Italian Edition

7Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2013 Trends < pagina 6 I pazienti che non trovano rimedio in precedenti indagini e trattamen- ti specialistici, otorinolaringoiatrici, ortopedici, neurologici e reumatolo- gici e che hanno quindi escluso pato- logie specifiche, ma continuano ad avere cefalee, tensioni sub-occipitali e al cingolo scapolare, dolori al ra- chide, dolore agli arti, formicolii alle dita della mano, pubalgie, vertigini, disturbi all’orecchio, reflusso gastro- esofageo, possono trovare rimedi e soluzioni dall’odontoiatra. Ferretti parla poi di risonanza magnetica: il relatore illustra in modo chiaro e didattico come utilizzare al meglio l’esame e soprattutto come interpre- tarne le immagini. Ferretti dimostra grande esperienza supportata da una casistica unica per ricchezza e qualità delle immagini. Dalla diagnosi si passa poi alla ria- bilitazione. Vanini propone come alternativa alla placca occlusale uno splint o doccia in resina acetalica di bilanciamento occlusale messa a punto da lui stesso e dall’odt. Magen- ta, meno fastidiosa per il paziente e più stabile. Completano il piano di trattamento interventi odontoiatrici multidisciplinari quali ortodonzia, conservativa, protesi su denti natu- rali o su impianti per curare e sosti- tuire gli elementi mancanti e, dove occorre, interventi di altri specialisti e operatori sanitari (chiropratico, fi- sioterapista, osteopata, agopuntore e ortottista) ai fini della riabilitazione totale. Vanini presenta dunque un dentista medico-diagnostico a 360°. Ultima tra le varie operazioni sarà il restauro, trattato nel brillante in- tervento conclusivo di Camillo D’Ar- cangelo, focalizzando oltre l’aspetto estetico, quello occlusale e funzio- nale. Dovendo scegliere tra materiali cementati e adesivi, il gruppo di ri- cerca a Chieti, guidato dal relatore, preferisce i secondi perché funzio- nano meglio da un punto di vista occlusale e funzionale. Infatti, le tecniche cementate implicano l’uso di un terzo materiale per unirsi. L’a- desione invece crea tra due materiali che si uniscono un legame chimico- fisico: entrambe, a differenza del cemento, lavorano contemporane- amente. «Se utilizziamo materiale più adatto per il restauro – sostiene D’Arcangelo – possiamo influenza- re la funzionalità biomeccanica del dente. Questa è una rivoluzione, e certamente rispetterà anche la po- stura». Diverso è trattare i posteriori e gli anteriori non per l’estetica, ma per la funzione. Il dente posteriore deve sopportare compressione, quel- lo anteriore deve sopportare, da un punto di vista della funzione, movi- menti e archi di flessione e non com- pressione. Per la stabilità occlusale il fattore più importante è l’usura: in più o in meno non va bene. «Nessuna casa produttrice parla della capacità di usura: potrebbero anche non sa- perlo», dice D’Arcangelo. In termini di prestazioni occlusali, l’oro è stato il materiale migliore e le ricerche di D’Arcangelo e Vanini hanno portato allo sviluppo di nuovi smalti compo- siti (Enamel Plus Function) con ca- ratteristiche di resistenza e di usura molto vicine a quelle dello smalto naturale e dell’oro fuso. Dal punto di vista dell’abrasione e della stabilità occlusale nella scelta del materiale da restauro, bisogna sempre consi- derare l’antagonista: se l’antagonista è un elemento naturale nelle cavità piccole e medie, il composito risulta essere la soluzione migliore; mentre nel trattamento delle cavità grandi o con margini cervicali in dentina, è preferibile la tecnica indiretta (in- tarsi fatti in laboratorio), poiché la post-polimerizzazione migliora no- tevolmente le caratteristiche fisiche del materiale. Per il mantenimen- to, inoltre, il composito lavorabile a mano presenta enormi vantaggi, in quanto modulabile nel tempo, e quindi offre la possibilità di aggiu- stamenti e incrementi di forma e occlusali. Pubblico sempre attento in sala mentre in un’altra aula si svol- geva la sezione delle igieniste a cura di Stefano Mastroberardino, Marisa Roncati e Laura Strohmenger, e un intervento speciale di Francesco Ca- rinci su temi che tratteremo in un prossimo articolo. Patrizia Gatto