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Dental Tribune Italian Edition

6 Dental Tribune Italian Edition - Maggio 2013Trends “Piacere, Dental Tribune, l’aggiornamento continuo su carta e su web” Tabloid, Magazine, DTStudyClub Per informazioni e abbonamenti chiamare 011 0463350 - www.tueor.it pack abbonamento + corso ECM online da 22 crediti 134,00 euro dental pack 50,00 euro Dental Tribune, Laser Tribune, Endo Tribune, Hygiene Tribune, Ortho Tribune implant pack 50,00 euro Implant Tribune + Implants magazine pack 70,00 euro Cosmetic Dentistry + Implants + Cad/Cam Ad Assago, dal restauro estetico a una visione medica interdisciplinare con Lorenzo Vanini Le strade di Assago, alle 8.30 di sa- bato 13 aprile, sono una processione umana entusiasta: le persone non vanno al Forum per qualche spetta- colo musicale, come spesso accade da queste parti, ma a seguire il cor- so di Lorenzo Vanini, un maestro dell’odontoiatria, il quale presenta un’inedita visione dell’odontoia- tria dal titolo “Estetica, funzione e postura”. Oltre 800 partecipanti entrano nella sala allestita secondo i nuovi criteri della comunicazione: nessun palco per moderatori, ma un piccolo podio che i relatori, tre in tutto per 8 ore di corso, lasceranno in uso ai loro presentatori, predili- gendo di muoversi liberamente nel- la sala e di fronte allo schermo. Presentano il corso Fabio Toffenetti e Beppe Cozzani, maestri in gioven- tù di Vanini. Il primo ricorda come colui che un tempo fu suo “discepo- lo” in conservativa, abbia sviluppa- to una metodica precisa in odonto- la nella quale i segmenti corporei sono equilibrati nella posizione di minimo impegno e massima stabi- lità. E questo è un fatto individuale». Vanini, insieme a Fabio Ferretti, esperto di risonanza magnetica dell’ATM e relatore del corso, pubbli- cherà nel 2013 un articolo che pre- senta un protocollo, supportato da ricerca e molta casistica clinica, che mette in relazione occlusione, cin- golo scapolare e bacino. Nella prima parte della giornata illustra i pre- supposti da cui ha preso le mosse, presentando numerosi case report in cui si evidenzia come intervenire sulla riabilitazione dentale potreb- be essere inutile senza considerare altre problematiche del paziente, quali la scapola, il bacino o l’ATM. I denti sono dei recettori nervosi e la testa è collegata al resto del corpo. Non tutto parte dalla bocca: ci sono patogenesi ascendenti e discenden- ti, e queste ultime arrivano dalla bocca. La mandibola ha un ruolo fondamentale sulla testa e sul suo bilanciamento. La deviazione man- dibolare causata da un’occlusione sbilanciata (malocclusione) fa cam- biare posizione alla testa, incidendo sull’equilibrio posturale con tutte le conseguenze del caso, quali tensio- ne dei muscoli elevatori e abbassa- tori della mandibola, diminuzione dello spazio sub-occipitale e aumen- to dello spazio cervico-toracico con conseguenti mal di testa, dolori oro-facciali e tensioni muscolari al collo e al cingolo scapolare. Vani- ni definisce “sindrome posturale” quella malattia caratterizzata da segni e sintomi che possono inte- ressare distretti diversi. Sintetizzan- do il procedimento seguito, si parte dall’analisi della bocca, ma prima di procedere alla riabilitazione, che sarà l’ultimo degli interventi, si farà seguire (e qui è la novità) una riso- nanza magnetica dell’ATM, oltre a un checkup posturale, proprio per- ché la testa è collegata al resto del corpo. La risonanza magnetica è preferibile, secondo gli autori, alla pedana stabilometrica, che secon- do studi recenti non è in grado di investigare chiaramente i problemi posturali, è operatore dipendente e dà risultati non ripetibili. Con la ri- sonanza oltre all’ATM si studieran- no i più importanti muscoli delegati alla postura (massetere, pterigoideo esterno, temporale anteriore, trape- zio, elevatore della scapola, psoas, grande gluteo), seguendo il proto- collo messo a punto nel 2005 da Vanini-Schmidt e rivisto da Vanini- Ferretti nel 2007, cercando la corre- lazione tra problemi mandibolari e postura. Con le immagini del check- up posturale è possibile valutare e misurare il grado di sbilanciamento muscolare in relazione al disordine articolare e rendersi conto della gra- vità del disordine posturale. Nell’illustrare numerosi casi clinici, si evidenzia come, non intervenen- do su altre problematiche quali la scapola, il bacino o ATM, la riabi- litazione dentale potrebbe essere inutile. Vanini cita il prof. Mongini secondo cui «il medico deve ricer- care i segni e non solo osservare i sintomi». > pagina 7 iatria estetica, studiando a fondo la natura, la composizione e l’estetica del dente naturale per poterlo imi- tare con il restauro estetico. A tale metodica si ispirano oggi molte scuole. Poi ha perfezionato i mate- riali, in particolare i compositi, che lui ha sempre amato e preferito. Due le matrici della ricerca: da un lato, le caratteristiche estetiche e, dall’altro, quelle della resistenza, ovvero le forze relative all’occlu- sione (tema del corso), l’erosione e l’abrasione. Cozzani ricorda come i suoi studi traggano spunto dal- le neuroscienze, in particolare da Giorgio Strata (neurofisiologo): la masticazione, tutte le funzioni del- la bocca e le funzioni odontoiatri- che sono regolate dal cervello come nessuna altra funzione del corpo umano. Di qui l’idea di un nuovo odontoiatra medico (e non un tappa buchi) che torna a visitare le perso- ne, guardando intorno a una bocca, non scollegata dal resto del corpo. La nuova metodica presentata da Vanini risponde alla domanda se esista un rapporto occlusione-po- stura. Per questo è presente in sala anche Cesare Guidotti, un pioniere nel campo della postura. Tra tan- te definizioni Vanini riporta la se- guente: «La postura migliore è quel- Prossimo appuntamento Gli obiettivi del corso sono molteplici: presentare uno smalto composito nanocaricato con un indice di rifrazione uguale a quello dello smalto naturale e illustrare protocolli operativi ripetibili da applicare nelle diverse situazioni ricostruttive, dalle più semplici a quelle con elevate esigenze estetiche, fornire al clinico una metodica step by step di diagnosi occlusale e posturale sfruttan- do i più moderni esami strumentali, illustrare come programmare un piano di trattamento corretto tenen- do conto dell’occlusione del paziente, dare dei criteri di scelta dei materiali e delle tecniche restaurative e pro- tesiche in base alle proprie- tà meccanico-fisiche che meglio si adattano all’occlu- sione del paziente, spiegare come mantenere nel tempo i risultati ottenuti.